« Terrorismo o terrorismi? Alcune considerazioni epistemologiche » : différence entre les versions

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  | cours = [[Terrorisme et relations internationales]]
  | cours = [[Terrorismo e relazioni internazionali]]
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*[[Le terrorisme ou les terrorismes ? De quelques considérations épistémologiques]]
* [[Terrorismo o terrorismi? Alcune considerazioni epistemologiche]]
*[[Sécurité nationale et lutte antiterroriste : l’exemple de l’Amérique latine]]
* [[Sicurezza nazionale e antiterrorismo: l'esempio dell'America latina]]
*[[Internationalisation des luttes et émergence du terrorisme international]]
* [[Internazionalizzazione delle lotte e sviluppo del terrorismo internazionale]]
*[[Relations internationales et lutte contre le terrorisme international]]
* [[Relazioni internazionali e lotta contro il terrorismo internazionale]]
*[[Les États-Unis et le nouvel ordre international]]
* [[Gli Stati Uniti e il Nuovo Ordine Internazionale]]
*[[Géopolitique du Moyen-Orient]]
* [[Geopolitica del Medio Oriente]]
*[[Les ruptures du 11 septembre 2001]]
* [[Le rotture dell' 11 settembre 2001]]
*[[Al-Qaida ou la « géopolitique du terrorisme radical »]]
* [[Al-Qaeda o la "geopolitica del terrorismo radicale"]]
*[[Lutte antiterroriste et refondation des relations transatlantiques]]
* [[Lotta al terrorismo e ricostruzione delle relazioni transatlantiche]]
*[[Le Printemps arabe contre le terrorisme : enjeux et perspectives]]
* [[La Primavera araba contro il terrorismo: questioni e prospettive]]
*[[Le « homegrown jihadism » : comment prévenir la catastrophe terroriste ?]]
* [[Homegrown jihadismo: Come prevenire la catastrofe terroristica?]]
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Le grandi potenze hanno fatto della lotta contro il terrorismo una priorità politica e combatteranno sempre più il terrorismo al di fuori dei confini dello stesso Stato nazionale nel tentativo di sradicarlo alla fonte.
Le grandi potenze hanno fatto della lotta contro il terrorismo una priorità politica e combatteranno sempre più il terrorismo al di fuori dei confini dello stesso Stato nazionale nel tentativo di sradicarlo alla fonte.


La riflessione da intraprendere è sulla questione del plurale. Se parliamo di "terrorismo", stiamo parlando di un' altra logica, di un sistema molto più complesso, ci sono diverse forme di terrorismo. Dicendo questo plurale, intendiamo dire che esistono forme molto diverse di atti di violenza l' una dall' altra, dobbiamo capire la natura di queste forme per comprendere la natura delle azioni. Come stanno evolvendo le forme di terrorismo con la struttura dello Stato nazionale?
La riflessione da intraprendere è sulla questione del plurale. Se parliamo di "terrorismi", stiamo parlando di un' altra logica, di un sistema molto più complesso, ci sono diverse forme di terrorismo. Dicendo questo plurale, intendiamo dire che esistono forme molto diverse di atti di violenza l' una dall' altra, dobbiamo capire la natura di queste forme per comprendere la natura delle azioni. Come stanno evolvendo le forme di terrorismo con la struttura dello Stato nazionale?


Ci interroghiamo sulle definizioni, perché la definizione di "terrorismo" è molto negativa. Il termine "combattente della resistenza" dà credito alla legittimità; sono persone che difendono una causa, resistono. Il terrorismo è una parola di svalutazione, riconosciamo solo la produzione e la provocazione della violenza. L' uso della qualificazione è un freno.
Ci interroghiamo sulle definizioni, perché la definizione di "terrorismo" è molto negativa. Il termine "combattente della resistenza" dà credito alla legittimità; sono persone che difendono una causa, resistono. Il terrorismo è una parola di svalutazione, riconosciamo solo la produzione e la provocazione della violenza. L' uso della qualificazione è un freno.
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Durante la seconda guerra mondiale, combattenti di resistenza che combattevano contro i tedeschi si chiamavano "combattenti di resistenza", difendendo un ideale di resistenza contro un potere illegittimo. Il discorso del terrorismo è usato dal potere tedesco, perché funziona con la violenza per impedire il funzionamento del sistema.
Durante la seconda guerra mondiale, combattenti di resistenza che combattevano contro i tedeschi si chiamavano "combattenti di resistenza", difendendo un ideale di resistenza contro un potere illegittimo. Il discorso del terrorismo è usato dal potere tedesco, perché funziona con la violenza per impedire il funzionamento del sistema.


C' è una questione di qualificazione. La posta in gioco è il potere stesso delle parole, che denigrano e valorizzano.{{Translations
C' è una questione di qualificazione. La posta in gioco è il potere stesso delle parole, che denigrano e valorizzano.
 
{{Translations
| en = Terrorism or terrorisms? Some epistemological considerations
| en = Terrorism or terrorisms? Some epistemological considerations
| es = ¿El Terrorismo o los terrorismo? Algunas consideraciones epistemológicas
| es = ¿El Terrorismo o los terrorismo? Algunas consideraciones epistemológicas
| fr = Le terrorisme ou les terrorismes ? De quelques considérations épistémologiques
| fr = Le terrorisme ou les terrorismes ? De quelques considérations épistémologiques
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Lo storico fa parte della storia della violenza umana, lo scienziato politico appartiene esclusivamente al campo della politica, il filosofo si impegna in una riflessione sull' uso del bene e del male che porta ad una questione morale contro il male radicale come Hannah Arendt, psicologo e psicoanalista che colloca il terrorismo sul versante degli impulsi che si riferiscono ad un processo psicologico e all' impatto del male nella natura umana, per l' essere umano.
Lo storico fa parte della storia della violenza umana, lo scienziato politico appartiene esclusivamente al campo della politica, il filosofo si impegna in una riflessione sull' uso del bene e del male che porta ad una questione morale contro il male radicale come Hannah Arendt, psicologo e psicoanalista che colloca il terrorismo sul versante degli impulsi che si riferiscono ad un processo psicologico e all' impatto del male nella natura umana, per l' essere umano.


==Des définitions infinies==
==Definizioni infinite==
Il n’y a pas un champ social structuré sur ces questions. Si on est dans un champ de définition infinie il y a deux types d’approches :
Non esiste un campo sociale strutturato su questi temi. Se ci troviamo in un campo infinito di definizione, ci sono due tipi di approcci:
*'''l’intentionnalité''' [l’amont] : nous allons qualifier l’acte terroriste par l’intention de l’acte en lui-même. C’est l’un des premiers courants qui apparaît, on peut qualifier de terrorisme ce qui est pensé intentionnellement.
* intenzionalità (a monte): qualificheremo l' atto terroristico in base all' intenzione dell' atto stesso. E' una delle prime correnti che appare, quella che intenzionalmente viene considerata terrorismo.
*'''l’impact des actes''' [l’aval] : nous nous interrogeons non pas sur la nature de l’intention, mais sur la nature des faits produits. C’est une définition de l’efficacité, on va techniciser la définition dans le cadre d’une de politisation de l’acte.
* l' impatto degli atti (a valle): non mettiamo in discussione la natura dell' intenzione, ma la natura dei fatti prodotti. Si tratta di una definizione di efficacia, noi tecnicizzeremo la definizione nel quadro di una politicizzazione dell' atto.
L' infinita tavolozza di intenzioni e forme d' azione porta inevitabilmente a definizioni plurali.
La palette infinie des intentions et des formes d’actions conduit inévitablement à des définitions plurielles.


== Du côté de l’amont [l’intentionatlité] ==
== Sul lato a monte (intenzionalità) ==


[[Fichier:Baudrillard + vaneigem + aron + krigel.png|100px|vignette|droite|Jean Baudrillard, Raoul Vaneigem, Raymond Aron et Annie Kriegel]]
[[Fichier:Baudrillard + vaneigem + aron + krigel.png|100px|vignette|droite|Jean Baudrillard, Raoul Vaneigem, Raymond Aron e Annie Kriegel]]


{{citation bloc|La terreur est l'étape ultime du système qui élimine la mort accidentelle pour la remplacer par la mort systématique et organisée.|Jean Baudrillard}}
{{citation bloc|Il terrore è la fase finale del sistema che elimina la morte accidentale e la sostituisce con la morte sistematica e organizzata.|Jean Baudrillard}}


{{citation bloc|Les règles du terrorisme ce sont les flics, les juges, les patrons, les chefs, les défenseurs de la marchandise et de son système de mort qui les imposent et en multiplient la présentation.|Raoul Vaneigem, Vaneigem idéologise la définition du terrorisme, c’est ce que l’État organise en termes de violence.}}
{{citation bloc|Le regole del terrorismo sono imposte loro dai poliziotti, giudici, capi, capi, capi, difensori della merce e del suo sistema di morte e moltiplicano la loro presentazione.|Raoul Vaneigem}}Vaneigem ideologizza la definizione di terrorismo, che è ciò che lo Stato organizza in termini di violenza.{{citation bloc|Un atto terroristico è considerato un atto violento di violenza, generalmente perpetrato da un individuo o da un gruppo non statale, per uno scopo quasi sempre politico, contro obiettivi non discriminatori, con mezzi limitati e la cui particolarità è quella di produrre un clima di terrore o i cui effetti psicologici sono sproporzionati rispetto ai risultati fisici che ne derivano.|Raymond Aron}}
{{citation bloc|Est considérée comme acte terroriste, une action violente entreprise généralement par un individu ou un groupuscule non­ étatique, dans un but presque toujours politique, contre des cibles non discriminées, avec des moyens limités et dont la particularité est de produire un climat de terreur ou les effets psychologiques sont hors de proportion avec les résultats physiques qui découlent d'un tel acte.|Raymond Aron}}.


Aron élimine dans sa définition la définition du terrorisme étant comme un phénomène d’État. Dans le cas du régime de la Terreur, c’est un terrorisme d’État qui au nom de la défense de certaines formes de libertés va terroriser une petite portion de sa population et la Russie pour conserver le pouvoir. Aron élimine cette approche. Dans le cas du 11 septembre d’un côté Aron à raison, c’est un attentat terroriste « fait avec des cutteurs », mais en réalité, si on calcule le coût de la préparation du 11 septembre, le coût devient plus élevé, si à la fin on regarde les effets du 11 septembre, cela devient une crise mondiale.
La definizione di Aron elimina la definizione di terrorismo come fenomeno statale. Nel caso del regime terroristico, è un terrorismo di Stato che, in nome della difesa di certe forme di libertà, terrorizzerà una piccola parte della sua popolazione e la Russia per mantenere il potere. Aron elimina questo approccio. Nel caso del 9/11 da un lato Aron giustamente, è un attentato terroristico "fatto con i coltelli", ma in realtà, se si calcola il costo della preparazione per l' 11/9, il costo diventa più elevato, se si considerano gli effetti dell' 11/9, diventa una crisi globale.
   
   
{{citation bloc|Même s'ils se complètent souvent et sont également répréhensibles, assassinats politiques et terrorisme sont deux choses différentes: le terrorisme est par nature aveugle et frappe des innocents pris en otage. L'assassinat politique abat des adversaires.|Annie Kriegel}}
{{citation bloc|Anche se spesso si completano a vicenda e sono anche riprovevoli, gli assassinii politici e il terrorismo sono due cose diverse: il terrorismo è per sua natura indiscriminato e colpisce persone innocenti prese in ostaggio. L' assassinio politico uccide gli avversari.|Annie Kriegel}}
   
   
Le filtre d’une définition cerne et cherche à qualifier l’acte en fonction de cette définition.
Il filtro di una definizione identifica e cerca di qualificare l' atto secondo questa definizione.
 
== Sul lato a valle [l' impatto degli atti]. ==
 
E' impossibile evitare la trappola della depoliticizzazione, che fa parte dell' uso molto comune della parola. Per Jean-Luc Marret,"Terrorismo" può essere pensato "come una pratica, o anche come una professione". Prendendo una posizione a valle, depoliticizzerà il terrorismo. Il terrorismo può essere una professione, proprio come Carlos ha venduto la sua competenza.


== Du côté de l’aval [l’impact des actes] ==
Appaiono inoltre discutibili alcune definizioni:


Il est impossible de déjouer le piège de la dépolitisation inscrite dans l'usage courant même du mot. Pour Jean-Luc Marret, « Le terrorisme » peut être pensé « comme une pratique, voire comme un métier ». En prenant une position aval, il va dépolitiser le terrorisme. Le terrorisme peut être un métier comme ce fut le cas de Carlos qui vendait sa compétence.
{{citation|terrorismo politico}}
<div>Ci può essere terrorismo che non è politico? Dove tracciamo la linea di demarcazione tra le due cose? Un gangster non pensa al mondo, ha un' ideologia criminale.
Apparaissent des sommes de définitions autant sujettes à caution :
{{citation|Terrorisme politique}}
<div>Peut-il exister un terrorisme qui ne soit pas politique ? Où met-on la limite entre les deux ? Un mafieux ne pense pas le monde, il a une idéologie criminelle.
   
   
{{citation|Terrorisme du faible}}
{{citation|Terrorismo de' debole }}
<div>Peut-il exister un terrorisme du fort ?
<div>Ci può essere un forte terrorismo?
   
   
{{citation|Terrorisme idéologique}}
{{citation|Terrorismo ideologico}}
<div>Peut-il exister un terrorisme non idéologique ?
<div>Ci può essere terrorismo non ideologico?
   
   
{{citation|Terrorisme aveugle}}
{{citation|Terrorismo cieco}}
<div>Comment caractériser le terrorisme non aveugle ?
<div>Come caratterizzare il terrorismo non cieco?


[[File:Chomsky.jpg|thumb|150px|Noam Chomsky]]
[[File:Chomsky.jpg|thumb|150px|Noam Chomsky]]


Toutes ces analyses typologiques faites notamment par Isabelle Sommier montrent l’émergence de typologies situées tant du côté des origines que des buts ou encore des moyens.
Tutte queste analisi tipologiche, effettuate in particolare da Isabelle Sommier, mostrano l' emergere di tipologie in termini di origini, finalità e mezzi.
 
Una conclusione è in ordine. Il termine "terrorismo" si oppone a qualsiasi tentativo di semplificazione concettuale. Il terrorismo non è una realtà esterna a nessuna società umana.
 
Dopo l' 11 settembre 2001, Noam Chomsky dice:"Il terrorismo è quello che i leader lo chiamano. Per Chomsky, non guardiamo al terrorismo, ma a ciò che usa. Si tratta di una critica molto forte all' amministrazione Bush.
 
= Panoramica storica della storia del terrorismo =
 
La storia del terrorismo non può che essere radicata in una visione onnicomprensiva e minimalista del terrorismo che definisce il terrorismo sulla base del minimo comune denominatore: l' atto di violenza in quanto tale.
 
[[Fichier:Karl Theodor von Piloty Murder of Caesar 1865.jpg|thumb|300px|La morte di Cesare di Karl von Piloty
"Metello scoprì la parte superiore della spalla, cioè il segnale. Casca lo colpì per primo con la sua spada "(Plutarca)
]]
   
   
Une conclusion s’impose. Le mot « terrorisme » résiste à tout effort de simplification conceptuelle. Le terrorisme n’est pas une réalité extérieure à toute société humaine.
Un elenco possibile ma non esaustivo:
* Forma iniziale: l' antico tirannicidio dichiarato da Platone e Aristotele per il quale il tirannicidio è un dovere e considerato normale.
Après le 11 septembre 2001, Noam Chomsky dit {{citation|le terrorisme est ce que les dirigeants appellent ainsi}}. Pour Chomsky, ne regardons pas le terrorisme, mais ce qu’il emploie. C’est une critique très forte de l’administration Bush.
* Omicidio di Giulio Cesare.
* Gli zeloti ebrei: Sicario, che uccide con un pugnale.
* La setta Haschishin[Assassini] tra il 1090-1272: Al-Qaeda è considerata sullo stesso modello.
* L' Inquisizione spagnola dal XIII al XVI secolo.
* Guerre di religione.
* Guerra dei Trent' anni, 1618 - 1648.
* La Rivoluzione francese e la nascita del terrore rivoluzionario istituito da Robespierre.
* È necessario governare con il ferro coloro che non possono essere governati dalla giustizia: è necessario opprimere i tiranni "Saint-Just".
* Tentato assassinio di Napoleone nel dicembre 1800, che fu il primo atto terroristico descritto a posteriori.
* Il "terrore bianco" dei reali in Francia, 1815-1916.
 
* La lotta rivoluzionaria sostenuta da Michel Bakounine (1814-1876).
* Anarchismo spagnolo, 1878-1893.
* Anarchismo in Europa (Italia, Francia,...).
* Omicidio dell' imperatrice Elisabetta d' Austria sulle banchine di Ginevra da parte di Luigi Lucheni il 10 settembre 1898.
* Teorie del comunismo anarchico e la teoria della "propaganda dei fatti".
* Ravachol in Francia.
* La Russia pre-rivoluzionaria di Pierre Kropotkin.
* Catechismo rivoluzionario.
* L' assassinio degli zar.
* La rivoluzione russa del 1917 e il "nuovo terrorismo".
La propaganda fattuale è l' atto stesso di uccisione o violenza che agisce come propaganda. La violenza terroristica esiste solo a causa della pubblicità. C' è nella dimensione terroristica solo perché ciò che è in gioco è la pubblicità dell' atto, il che spiega molto bene perché il terrorismo è nella città perché è il luogo dove si produce valore e ricchezza. Non vi è alcun atto terroristico in cui non vi sia pubblicità per l' atto.
 
Dal XIX secolo in poi sono emersi atti di terrorismo individuale o collettivo. Nella Russia zarista, la lotta unisce anarchici che ritengono che vi sia legittimità della lotta rivoluzionaria attraverso la violenza. Cercheranno felicemente di uccidere e tutto l' anarchismo in Europa si costruirà su di esso, dove l' assassinio politico diventa una normale parte della resistenza politica.
 
L' ondata più importante del terrorismo è la Russia pre-rivoluzionaria. Spesso la violenza è qualcosa di estremo, questo giustifica la costruzione di un discorso e di una retorica, non c' è movimento terrorista senza produrre un discorso ideologico con la produzione di molti documenti che giustificano l' azione. La lotta contro il terrorismo si basa sull' analisi di un discorso. In Russia c' era un catechismo rivoluzionario.
 
== Intorno alla prima guerra mondiale: 1914-1918 ==
 
Appaiono forme un po' più contemporanee distaccate da tutti i riferimenti religiosi e/o puramente spirituali. Tutto ciò che è rivoluzionario è legato alla creazione di un sentimento nazionale con la creazione di Stati nazionali e nazioni oppresse che si impegnano in una lotta rivoluzionaria contro l' oppressore.
 
La Fratellanza della Repubblica Irlandese[IRB] è stata creata nel 1858, e nel 1918 sono stati fondati l' Esercito Cittadino Irlandese[ICA] e l' Esercito Repubblicano Irlandese[IRA]. Anche la Federazione rivoluzionaria armena[FRA] fu creata nel 1890. L' Organizzazione rivoluzionaria per l' indipendenza della Macedonia è stata fondata[ORI] nel 1893. Nel 1919 furono i Fasci di combattimento italiani, nel 1922 i Freikorps un sistema di intimidazioni e violenze che portò Hitler al potere, nel 1927 fu fondata la Società dei Fratelli Musulmani per combattere l' oppressione inglese, e nel 1934 ebbe luogo la Marcia Lunga di Mao, che può essere considerata un movimento rivoluzionario.
 
Il 21 maggio 1941 Alfons Moser, un soldato tedesco scelto a caso e ucciso da due proiettili nella testa alla stazione della metropolitana di Barbés a Parigi, fu assassinato il 21 maggio 1941. Le posizioni devono essere radicalizzate per creare un movimento di resistenza all' oppressione. Il 24 dicembre, l' ammiraglio Darlan è stato assassinato ad Algeri dalla Resistenza, che ha moltiplicato il numero dei comandi e degli attacchi alle infrastrutture strategiche tedesche nella Francia occupata.
 
Il terrorismo continuò dopo il 1945 nelle lotte di decolonizzazione come quella di Ho Chi Minh con la lotta rivoluzionaria in Indocina o il 1° novembre 1954 con i bombardamenti di Algeri e la creazione del Front de Libération Nationale[FLN]. La "Battaglia di Algeri" è il momento in cui è stata creata l' Organizzazione dell' Esercito Segreto[ASO].
 
==Gli anni Sessanta e Settanta==
 
Occorre distinguere tra "terrorismo internazionale" e "terrorismo globale". Il terrorismo internazionale è il terrorismo degli anni Sessanta e 1979 che inizierà ad internazionalizzarsi. Tuttavia, anche se le richieste cominciano ad internazionalizzarsi, rimangono confinate agli Stati nazionali. Si tratta di una dimensione internazionale del terrorismo in cui le richieste sono internazionaliste, ma possono rimanere anche nello Stato nazionale, mentre per Al-Qaeda stiamo parlando di terrorismo globalizzato.
 
L' OLP si inserisce nel contesto di un terrorismo internazionale che cerca la creazione di uno Stato palestinese. Per guadagnare potere, l' OLP ha deciso di esportare la lotta a livello internazionale, in particolare con i dirottamenti aerei. L' ETA ha sempre lottato per liberare i Paesi Baschi dal controllo spagnolo.
 
== Tensioni in Medio Oriente ==
 
[[Fichier:National Park Service 9-11 Statue of Liberty and WTC fire.jpg|thumb|left|Il World Trade Center torri sul fuoco dopo l' impatto dei voli AA11 e UA175.]]
 
Dal 1972 in poi è la polveriera del Medio Oriente. Le motivazioni e la logica di questi attacchi sono molto diverse l' una dall' altra. Gli attacchi ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera sono diversi dalla motivazione di Al-Qaeda dell' 11 settembre.
 
Non c' è quindi motivo di immaginare che il terrorismo possa essere sradicato e scomparire dal pianeta. Gli abitanti di questo nuovo secolo dovranno convivere con lui nell' insicurezza che le sue nuove minacce lasciano appesi su tutti noi.
 
Ci troviamo in una forma di insicurezza, ma che oggi può essere direttamente sospesa su di noi, mentre 30 o 40 anni fa, quando eravamo in una forma mirata di terrorismo, non era direttamente sospesa su di noi. I civili non sono stati toccati perché si riteneva che mettesse la popolazione in disaccordo perché erano necessari nella lotta.
 
L' 11 settembre è un cambiamento di paradigma. Con la fatwa di bin Laden non esistono persone innocenti. Non esiste uno status innocente nel discorso di Al-Qaeda. Al contrario, vi sono solo i responsabili. Quando pensano di mettere più bombe negli Stati Uniti, chiedono ai musulmani di lasciare gli Stati Uniti.
 
= Definizioni istituzionali =
 
Non esiste una definizione consensuale, ma non esiste neppure una definizione istituzionale del terrorismo. Esiste l' impossibilità immediata di giungere a una definizione universale del terrorismo. L' unica definizione della parola è negativa.
 
Il terrorismo di alcuni e la resistenza ad altri. C' è un problema semantico perché cerca di squalificare la lotta di colui che lo conduce perché siamo in un conflitto molto forte. Cioè, c' è un' ambivalenza di sentimenti possibili con rifiuto, antipatia, empatia, simpatia o addirittura indulgenza.
 
Il diritto di cercare una definizione universale e onnicomprensiva nel diritto positivo cerca di qualificarsi secondo un principio di razionalità giuridica. La legge è anche solo la produzione di un equilibrio di potere in un dato momento. La legge è obbligata ad adattarsi all' evoluzione della società, a volte è male adattata, ma regola. La legge cerca sempre di costruire una razionalità generale e universale per risolvere tutte le situazioni.


= Aperçu historique de l’histoire du terrorisme =
A partire dagli anni Trenta e dalla Terza Confederazione per l' unificazione del diritto penale, si è tentato di definire il terrorismo come "l' uso intenzionale di tutti i mezzi in grado di provocare un pericolo comune".


L’histoire du terrorisme ne peut que reposer sur une vision englobante et minimaliste du terrorisme qui définit le terrorisme sur la base du plus petit dénominateur commun soit l'acte de violence en tant que tel.
L' estensione del diritto si estenderà anche alla Lega delle Nazioni, che sta cercando una definizione comune dopo l' assassinio di Alessandro I di Serbia a Marsiglia nel 1934. Successivamente, due definizioni tratte da due convenzioni internazionali furono ratificate da 25 Stati, ad eccezione degli Stati Uniti e dell' Italia nel 1937:
* "Atti criminosi commessi contro uno Stato aventi lo scopo o la natura di provocare il terrorismo, in particolare contro personalità, gruppi di persone o il pubblico". Solo lo Stato nazionale è responsabile della lotta contro il terrorismo.
* "Fatti diretti contro la vita dei capi di Stato, nonché la distruzione di beni pubblici o di beni destinati ad uso pubblico ".
Non esiste una definizione precisa, il terrorismo pone un problema chiaro: non possiamo accontentarci di una definizione di terrorismo perché non è abbastanza preciso, gli Stati nazionali non vogliono rinunciare alla loro sovranità. E' responsabilità dello Stato nazionale in materia di sicurezza.


[[Fichier:Karl Theodor von Piloty Murder of Caesar 1865.jpg|thumb|300px|''La Mort de César'' par Karl von Piloty<br />« Métellus lui découvrit le haut de l’épaule ; c’était le signal. Casca le frappa le premier de son épée » (Plutarque)]]
Qualunque definizione precisa potrebbe rendere alcuni paesi a disagio nella loro politica interna ed estera. Qualsiasi sistema di scambio di informazioni si scontra con la logica di uno Stato nazionale, il sistema di sicurezza dello Stato stesso è custodito dallo Stato nazionale.
Une liste possible, mais non exhaustive :
* Forme initiale : le tyrannicide antique énoncé par Platon et Aristote pour qui le tyrannicide est un devoir et considéré normal.
*Meurtre de Jules César.
*Les Zélotes juifs : Sicarius, qui tue avec une dague.
*La secte des Haschishins [Assassins] entre 1090-1272 : Al-Qaeda est considérée comme étant sur le même modèle.
*L'Inquisition espagnole du XIII au XVIème siècle.
*Les guerres de religion.
*La guerre de Trente Ans, 1618 – 1648.
*La Révolution Française et la naissance de la Terreur révolutionnaire instaurée par Robespierre.
*« II faut gouverner par le fer ceux qui ne peuvent l'être par la justice : il faut opprimer les tyrans » Saint-Just.
*Tentative d'assassinat de Napoléon en décembre 1800 qui est le premier acte terroriste décrit ainsi a posteriori.
*La « Terreur blanche » des royalistes en France, 1815-1916.
*La lutte révolutionnaire prônée par Michel Bakounine (1814-1876).
*L'anarchisme espagnol, 1878-1893.
*L'anarchisme en Europe (Italie, France, ...).
*Assassinat de l'Impératrice Élisabeth d'Autriche sur les quais de Genève par Luigi Lucheni le 10 septembre 1898.
*Les théories du communisme anarchiste et la théorie de la « propagande par les faits»
*Ravachol en France.
*La Russie prérévolutionnaire de Pierre Kropotkin.
*Le catéchisme révolutionnaire.
*L'Assassinat des Tsars.
*La Révolution russe de 1917 et le « nouveau terrorisme».
La propagande par le fait est le fait même de tuer ou de faire acte de violence qui fait fonction de propagande. La violence terroriste n’existe que par le fait parce qu’il y a publicité. Il y a dans la dimension terroriste que parce que ce qui se joue est la publicité de l’acte, ce qui explique très bien pourquoi le terrorisme est en ville parce qu’e c’est le lieu où il y a la production de la valeur et de la richesse. Il n’y a pas d’acte terroriste là où il n’y a pas de publicisation de l’acte.
À partir du XIXème siècle émergent des actes individuels ou collectifs qualifiés de « terroriste ». Dans la Russie tsariste, la lutte mêle des anarchistes qui considèrent qu’il y a une légitimité de la lutte révolutionnaire par la violence. Ils vont allègrement essayer de tuer et tout l’anarchisme en Europe va se construire dessus où l’assassinat politique devient un élément normal de la résistance politique.
La vague la plus importante de terrorisme est la Russie prérévolutionnaire. Souvent la violence étant quelque chose d’extrême, cela justifie la construction d’un discours et d’une rhétorique, il n’y a pas de mouvement terroriste sans production d’un discours idéologique avec la production de beaucoup de papiers qui justifient l’action. La lutte antiterroriste s’appuie sur l’analyse d’un discours. En Russie, il y avait notamment un catéchisme révolutionnaire.
== Autour de la Première guerre mondiale : 1914 - 1918 ==


Apparaissent des formes un peu plus contemporaines détachées de toutes références religieuses et/ou purement spirituelles. Tout ce qui est révolutionnaire est lié à la création d’un sentiment national avec la création des États-Nations et les nations opprimées qui s’engagent dans la lutte révolutionnaire pour lutter contre l’oppresseur.
Già sotto la Lega delle Nazioni non esiste una definizione universale. La Società delle Nazioni abbandonerà qualsiasi ricerca di una definizione, le Nazioni Unite non si impegneranno in tale riflessione.
Dans le cas de la lutte irlandaise contre l’occupation anglaise est créé en 1858 l’Irish Republic Brotherhood [IRB] puis en 1918 L’Irish Citizen Army [ICA] ainsi que la l’Irish Republican Army [IRA]. En 1890 est aussi créée la Fédération Révolutionnaire Arménienne [FRA]. L’Organisation révolutionnaire pour l’Indépendance de la Macédoine est fondée [ORI] est fondée en 1893. En 1919 ce sont les Fasci italiani di combattimento, en 1922 les Freikorps qui est un système d’intimidation et de violence qui va porter Hitler au pouvoir, en 1927 est fondé la Société des Frères Musulmans afin de lutter contre l’oppression anglaise, enfin en 1934 a lieu la Longue Marche de Mao qui peut être considérée comme un mouvement révolutionnaire.
Le 21 mai 1941 est assassiné Alfons Moser qui est un soldat allemand choisi au hasard, tué par deux balles dans la tête à la station de métro Barbés à Paris. Il faut radicaliser les positions pour créer un mouvement de résistance à l’oppression. Le 24 décembre est assassiné l’Amiral Darlan à Alger par la Résistance qui multiplie les commandos et attaques des infrastructures stratégiques allemandes en France occupée.
Le terrorisme se poursuit après 1945 dans les luttes de la décolonisation comme à Hô-Chi Minh avec la lutte révolutionnaire en Indochine ou encore le 1er novembre 1954 avec les attentats d'Alger et la création du Front de Libération Nationale [FLN]. La « bataille d'Alger» est le moment ou fut créée l'Organisation de l'Armée Secrète [OAS].


==Les années 1960 et les années 1970==
== Come viene definito il terrorismo nelle convenzioni internazionali tra gli anni' 60 e' 80? ==


Il faut distinguer « terrorisme international » de « terrorisme global ». Le terrorisme international est le terrorisme des années 1960 et 1979 qui va commencer à s‘internationaliser. Toutefois, même si les revendications commencent à s’internationaliser, elles restent circonscrites aux États-Nations. C’est une dimension internationale du terrorisme où les revendications sont internationalistes, mais peuvent rester aussi dans l’État-Nations alors que pour Al-Qaeda on parle de terrorisme globalisé.
Le convenzioni internazionali di natura universale possono prendere in considerazione il terrorismo solo nell' atto e non nella rivendicazione. Vediamo riemergere la parola "terrorismo", che descrive le situazioni, in particolare per prevenire gli atti contro gli aerei che si sono verificati negli anni Settanta. Tra il 1963 e il 1979 sono state ratificate 12 convenzioni.
L’OLP est dans le cadre d’un terrorisme international souhaitant la création d’un État palestinien. Afin d’avoir de la puissance, l’OLP décide d’exporter la lutte sur le plan international notamment avec des détournements d’avions. L’ETA a toujours combattu pour libérer le Pays basque de la tutelle espagnole.


== La poudrière du Moyen-Orient ==
Nel 1987, le Nazioni Unite prevedono di organizzare senza successo una conferenza sulla definizione di terrorismo internazionale. Rifiuto di molti paesi. Ciononostante, la parola terrorismo è emersa nel diritto dei trattati all' inizio degli anni Novanta. Il termine "terrorismo" compare nella Convenzione per la repressione degli attentati terroristici del 1997.


[[Fichier:National Park Service 9-11 Statue of Liberty and WTC fire.jpg|thumb|left|Les tours du World Trade Center en feu après les impacts des vols AA11 et UA175.]]
Le Nazioni Unite cominciano a organizzarsi sulla natura dei termini, ma solo nel 1999 è stata elaborata una convenzione internazionale sul finanziamento del terrorismo.


À partir des années 1972 est la poudrière du Moyen-Orient. Les motivations et les logiques de ces attentats sont très différentes les unes des autres. Les attentats aux Jeux Olympique de Munich sont différents de la motivation d’Al-Qaeda du 11 septembre.
Le convenzioni riguardano la distinzione tra "terrorismo" e "conflitto militare". Il terrorismo non è un atto militare, ma un atto militare tra Stati nazionali. Tutte le convenzioni internazionali precedenti all' 11 settembre distinguono la guerra dal terrorismo.{{citation bloc|Qualsiasi atto inteso a provocare la morte o un grave danno fisico a qualsiasi persona civile o di altro tipo che non partecipi direttamente alle ostilità in una situazione di conflitto armato, quando, per sua natura o contesto, è inteso ad intimidire una popolazione o a costringere un governo o un' organizzazione internazionale a compiere o ad astenersi dal compiere un atto.}}
   
   
Rien ne permet donc d'imaginer que le terrorisme puisse être éradiqué et disparaître de la planète.
Si pone quindi l' accento sulla differenza tra terrorismo e conflitto armato militare come conflitto legale. Con la risoluzione 1368 del 12 settembre 2001, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condanna all' unanimità gli attentati dell' 11 settembre 2001 senza cercare di qualificare e definire il concetto di "terrorismo globale". Seguirà la risoluzione 1373 del 28 settembre.
Les habitants de ce nouveau siècle devront vivre avec lui dans l'insécurité que ses nouvelles menaces laissent planer sur chacun d'entre nous.
 
== Le stesse difficoltà di definizione emergono negli approcci adottati dalla legislazione nazionale ==
Nous sommes dans une forme d’insécurité, mais qui peut être aujourd’hui plane directement sur nous alors qu’elle ne planait pas directement sur nous il y a 30 ou 40 ans, période dans laquelle on était dans une forme de terrorisme ciblé. On ne touchait pas aux civils parce que l’on considérait que c’était se mettre la population à dos parce qu’on a besoin d’eux dans la lutte.
Le 11 septembre est un changement de paradigme. Avec la fatwa de Ben Laden, les innocents n’existent pas. Le statut d’innocent n’existe pas dans le discours d’Al-Qaeda. Au contraire, il n’y a que des responsables. Lorsqu’ils envisagent de mettre plus de bombes aux États-Unis, ils demandent aux musulmans de sortir des États-Unis.


= Les définitions institutionnelles =
Con l' 11 settembre 2001 c' è una rottura fondamentale con George W. Bush, per il quale il terrorismo è guerra (« war against terrorism »). Tutto ciò che era stato pensato esplode.


Il n’y a pas de définition consensuelle mas il n’y a pas non plus de définition institutionnelle du terrorisme. Il y a y une impossibilité immédiate de parvenir à une définition universelle du terrorisme. La seule définition du mot est par la négative.
Qualsiasi definizione di terrorismo dipende da come viene percepita la minaccia. In Francia, secondo la legge del 9 novembre 1986, il terrorismo è "un' impresa individuale o collettiva il cui scopo è quello di turbare gravemente l' ordine pubblico mediante intimidazione o terrore". Negli Stati Uniti si tratta di "attività volte ad organizzare, incoraggiare o partecipare a qualsiasi atto di violenza gratuita o indiscriminata, con un' estrema differenza rispetto al rischio di provocare la morte o gravi danni fisici a persone che non partecipano alle ostilità"[USA, Public Law, 22 dicembre 1987]. In Germania si tratta di un'"associazione finalizzata alla commissione di vari reati, che sono mirati e definiti terroristici". La Convenzione tedesca non dice che cos' è il terrorismo, ma che cosa si può definire terrorismo.
Le terrorisme des uns et les résistances pour les autres. Il y a un problème sémantique parce que cherche à disqualifier la lutte de celui qui la mène puisqu’on est dans du conflictuel très fort. C’est-à-dire qu’i y a une ambivalence des sentiments possibles avec du rejet, de l’antipathie, de l’empathie, de la sympathie ou encore de l’indulgence.
Le droit à la recherche d’une définition englobante universelle selon le droit positif cherche à qualifier selon un principe de rationalité juridique. Le droit n’est aussi que la production d’un rapport de force dans un temps donné. Le droit est obligé de s’adapter à l’évolution de la société, parfois il s’adapte mal, mais il régule. Le droit cherche toujours à fabriquer une rationalité générale et universelle pour résoudre toutes les situations.
À partir des années 1930 et de la troisième Confédération pour l’Unification du droit pénal, on cherche à définir le terrorisme qui sera défini comme {{citation|l’emploi intentionnel de tous les moyens capables de faire courir un danger commun}}.
L’extension du droit va même aller jusqu’à la Société des Nations qui recherche une définition commune suite à l’assassinat d’Alexandre Ier de Serbie à Marseille en 1934. À la suite, deux définitions issues de deux conventions internationales sont ratifiées par 25 États sauf les États-Unis et l’Italie en 1937 :
*{{citation|Faits criminels dirigés contre un État et dont le but ou la nature est de provoquer la terreur chez des personnalités déterminées, des groupes de personnes ou dans le public}}. Seul donc l'État-nation est responsable de la lutte contre le terrorisme
*{{citation|Faits dirigés tant contre la vie de chefs d'États, que la destruction de biens publics ou destinés à une utilisation publique}}.
Il n’y a pas de définition précise, le terrorisme pose un problème manifeste qui est qu’on ne peut se satisfaire d’une définition du terrorisme puisqu’elle n’est pas suffisamment précise, les États-Nations ne veulent pas se dessaisir de leur souveraineté. C’est la responsabilité de l’État-nation sur la question de sécurité.
Toute définition précise pourrait indisposer certains pays dans leur politique intérieure et extérieure. Tout système d’échange d’information se heurte à la logique d’État-Nations, la sécurisé propre de l’État est gardée par l’État-nation.
Déjà sous la Société des Nations on ne peut arriver à une définition universelle. La Société des Nations abandonnera toute recherche de définition, l’ONU ne s’engagera pas dans une telle réflexion.


== Comment se définit le terrorisme dans les conventions internationales entre les années 1960 et les années 1980 ? ==
== Per giungere ad una definizione giuridica internazionale ==


Les conventions internationales à caractère universel ne peuvent prendre en considération que le terrorisme dans l’acte et non pas dans la revendication. On voit réapparaitre le mot « terrorisme » qui décrit des situations notamment pour prévenir les actes contre les aéronefs qui eurent lieu dans les années 1970. Entre 1963 et 1979, 12 conventions furent ratifiées.
Per arrivare a una definizione internazionale, possiamo solo trovarci su un minimo comune denominatore. Qualsiasi definizione minima potrà dar luogo a divergenze che possono essere fatte solo sulla depoliticizzazione dell' atto terroristico stesso. Da questo punto di vista, l' 11 settembre non sembra aver cambiato questo pensiero.
En 1987, l’ONU prévoit sans succès d’organiser une conférence sur la définition du terrorisme international. Refus de nombreux pays. Le mot terrorisme surgit néanmoins dans le droit conventionnel au début des années 1990. Le mot « terrorisme » apparait dans la convention de 1997 pour la répression des attentats à l’explosif.
L’ONU commence à s’organiser sur la nature des termes, mais il faut attendre 1999 pour produire une convention internationale sur le financement du terrorisme.
Les conventions sont sur la distinction entre « terrorisme » est « conflit militaire ». Le terrorisme n’est pas un acte militaire, un acte militaire est entre États-Nations. Toutes les conventions internationales avant le 11 septembre distinguent la guerre du terrorisme.
 
{{citation bloc|Tout acte destiné à causer la mort ou des dommages corporels graves à toute personne civile ou à toute autre personne qui ne participe pas directement aux hostilités dans une situation de conflit armé, lorsque par sa nature ou son contexte, cet acte est destiné à intimider une population ou à contraindre un gouvernement ou une organisation internationale à accomplir ou à s’abstenir d’accomplir un acte quelconque.}}
L’accent est donc mis sur la différence entre terrorisme et le conflit armé militaire comme conflit légal. Par sa résolution 1368 en date du 12 septembre 2001, le Conseil de Sécuristé des Nations-Unies condamne unanimement les attentats du 11 septembre sans chercher néanmoins à qualifier et définir le concept utilisé de « terrorisme planétaire ». La résolution 1373 du 28 septembre va suivre.


== Les mêmes difficultés de définition apparaissent dans les approches par les législations nationales ==
Dopo l' 11 settembre si sta studiando una convenzione globale sul terrorismo senza che i partner possano concordare sulla necessità di qualificarla.


Avec le 11 septembre 2001, il y a une rupture fondamentale avec George W. Bush pour qui le terrorisme est la guerre [« war against terrorism »]. Tout ce qui avait été pensé explose.
== E' necessario definire e qualificare il terrorismo come azione? ==
Toute définition du terrorisme est fonction de la manière dont la menace est perçue. En France selon la loi du 9 novembre 1986 le terrorisme est une {{citation|entreprises individuelles ou collectives ayant pour but de troubler gravement l’ordre public par l’intimidation ou la terreur}}. Au États-Unis ce sont les {{citation|activités ayant pour but d’organiser, encourager ou participer à tout acte de violence gratuit ou indiscriminé́ avec une différence extrême au risque résultant de causer la mort ou des dommages corporels graves à des personnes ne prenant pas part aux hostilités}} [USA, Public Law, 22 décembre 1987]. En Allemagne c’est une {{citation|associations ayant pour but de perpétrer diverses infractions qui sont visées et qualifiées de terroristes}}. La convention allemande ne dit pas ce qu’est le terrorisme, mais ce que l’on peut qualifier de terrorisme.


== Pour parvenir à une définition juridique internationale ==
Le implicazioni sono importanti, considerando il conflitto israelo-palestinese nel suo complesso, sono i terroristi palestinesi o i combattenti di resistenza? Secondo il campo, diverse posizioni saranno difese. La Lega araba non può accettare che gli atti di violenza perpetrati nella Striscia di Gaza siano atti terroristici.


Pour parvenir à une définition internationale, on ne peut se retrouver que sur un plus petit dénominateur commun. Toute définition minimale va pouvoir se faire marquant des divergences ne pouvant se faire que sur une dépolitisation de l’acte terroriste lui-même. Le 11 septembre ne parait pas de ce point de vue avoir fait évoluer cette réflexion.
Il paradosso in cui ci troviamo è che è perché il terrorismo non è qualificato che gli Stati saranno in grado di affrontarlo. Se lo chiamiamo così, rischiamo di non agire. Non definendola, è più facile essere reattivi e non dipendere da altri Stati per affrontare il problema.
Après le 11 septembre, une convention générale relative au terrorisme est mise à l’étude sans que les partenaires puissent s’accorder sur la nécessité de le qualifier.


== Est-il nécessaire de définir et qualifier le terrorisme pour agir ? ==
== Quali sono gli svantaggi di non poterlo definire a livello internazionale? ==


Les implications sont importantes, en prenant le conflit israélo-palestinien, est-ce que les palestiniens sont des terroristes ou des résistants. Selon le camp, des positions différentes vont être défendues. La Ligue Arabe ne peut accepter que les actes de violence perpétrés dans la bande de Gaza sont des actes terroristes.
Spetta innanzi tutto e soprattutto a ciascuno Stato, in nome della propria sicurezza, affrontare il problema. Nondimeno, c' è cooperazione, ma nessuno vuole rispondere sui modi di operare e agire ai limiti dello Stato nazionale.
Le paradoxe dans lequel on se retrouve est le fait que c’est parce que le terrorisme n’est pas qualifié que les États vont pouvoir le traiter. Si on le qualifie, on risque d’être empêché d’agir. En ne le définissant pas, il est plus aisé d'être réactif et de ne pas dépendre des autres États pour traiter le problème.


== Quels sont les inconvénients de ne pas parvenir à le définir sur le plan international ? ==
Il terrorismo come semplice etichetta permette di affermare quelli che si chiamano i principi di applicazione della ragione sociale, ovvero l' autorizzazione ad adottare leggi eccezionali antidemocratiche per risolvere il problema del terrorismo. Guantánamo Bay è la situazione più incredibile dal punto di vista giuridico internazionale.


C’est d’abord à chaque État au nom de sa sécurité de traiter le problème. Néanmoins il y a de la coopération, mais personne ne veut répondre sur les façons d’opérer, d’agir sur les limites de l’État-nation.
Il terrorismo è un fenomeno eterno, un fenomeno che si è evoluto secondo le fasi, la natura dei dibattiti politici. Questo è qualcosa che si evolve nella natura dei mezzi, ma è un oggetto che gli Stati nazionali mantengono la prerogativa della gestione. Va notato che c' è una forma di flessibilità che permette agli Stati nazione di gestire secondo il proprio disegno senza essere responsabili nei confronti di nessuno.
Le terrorisme comme simple label permet aux États ce qu’on appelle les principes d’application de la raison d’État qui est l’autorisation de se doter de lois d’exception qui sont antidémocratiques pour régler le problème du terrorisme. Guantanamo est la situation la plus incroyable du point de vue juridique international.
Le terrorisme est un phénomène éternel, un phénomène qui évolua selon des phases, la nature des débats politiques. C’est quelque chose qui évolue dans la nature des moyens, mais c’est un objet dont les États-Nations gardent la prérogative d’une gestion. Il faut noter une forme de souplesse qui permet aux États-Nations de gérer selon sa propre conception sans rendre de compte à personne.


= Annexes =
= Appendici =
* Bauer Alain, Bruguière Jean-Louis, « Terrorisme, terrorismes ? », dans Les 100 mots du terrorisme. Paris, Presses Universitaires de France, « Que sais-je ? », 2010, p. 3-4. URL : https://www.cairn.info/les-100-mots-du-terrorisme--9782130579502-page-3.htm
* Tschantret, Joshua. “The Old Terrorism: a Dataset, 1860 – 1969.” International Interactions, vol. 45, no. 5, 2019, pp. 933–948., doi:10.1080/03050629.2019.1649259.


== Bibliographie ==
== Bibliografia ==
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{{colonnes|taille= 18|
*Rémi Baudouï, Les défis du terrorisme, Paris, Ellipses, février 2007 ;  
*Rémi Baudouï, Les défis du terrorisme, Paris, Ellipses, février 2007 ;  
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= Références =
= Riferimenti =
<references />
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Version actuelle datée du 13 novembre 2019 à 01:11


Rifletteremo sul luogo e sull' evoluzione del terrorismo in una prospettiva lunga e piuttosto storica, il cui scopo è cercare di spiegare il rapporto tra terrorismo e relazioni internazionali. Il corso esplora gli impatti, le influenze e i rapporti tra terrorismo e relazioni internazionali partendo dal presupposto che ogni azione violenta da un punto di vista storico influenza l' evoluzione delle relazioni internazionali, c' è una interrelazione.

La sfida è mettere in discussione come il terrorismo cambierà le relazioni internazionali.

L' 11 settembre 2001 ha aperto un vaso di Pandora. George Bush, con la guerra al terrorismo, ha fatto un salto concettuale in avanti collocando il ruolo degli Stati come attori nella lotta al terrorismo non solo ai loro confini, ma anche a livello globale come si presentava Al-Qaeda.

Questo corso presenta l' evoluzione del terrorismo e poi esamina il suo impatto sul campo delle relazioni internazionali. Il terrorismo degli anni' 60 non ha nulla a che fare con il terrorismo odierno, mentre quello odierno non ha nulla a che vedere con il terrorismo di Al-Qaeda dell' 11 settembre 2001.

Le grandi potenze hanno fatto della lotta contro il terrorismo una priorità politica e combatteranno sempre più il terrorismo al di fuori dei confini dello stesso Stato nazionale nel tentativo di sradicarlo alla fonte.

La riflessione da intraprendere è sulla questione del plurale. Se parliamo di "terrorismi", stiamo parlando di un' altra logica, di un sistema molto più complesso, ci sono diverse forme di terrorismo. Dicendo questo plurale, intendiamo dire che esistono forme molto diverse di atti di violenza l' una dall' altra, dobbiamo capire la natura di queste forme per comprendere la natura delle azioni. Come stanno evolvendo le forme di terrorismo con la struttura dello Stato nazionale?

Ci interroghiamo sulle definizioni, perché la definizione di "terrorismo" è molto negativa. Il termine "combattente della resistenza" dà credito alla legittimità; sono persone che difendono una causa, resistono. Il terrorismo è una parola di svalutazione, riconosciamo solo la produzione e la provocazione della violenza. L' uso della qualificazione è un freno.

Durante la seconda guerra mondiale, combattenti di resistenza che combattevano contro i tedeschi si chiamavano "combattenti di resistenza", difendendo un ideale di resistenza contro un potere illegittimo. Il discorso del terrorismo è usato dal potere tedesco, perché funziona con la violenza per impedire il funzionamento del sistema.

C' è una questione di qualificazione. La posta in gioco è il potere stesso delle parole, che denigrano e valorizzano.

Un problema di definizione[modifier | modifier le wikicode]

I primi autori danno l' impressione di una dimensione complicata:

« [Le]terrorisme est un concept fourre-tout »

— Alain Joxe

« Il terrorismo è un concetto di spazzatura »

— Régis Debray

« La parola è imprecisa »

— Ignacio Ramonet

Siamo in un uso molto complicato di quella parola. Fondamentalmente, la domanda da porsi riguarda una genealogia della parola. Se lavoriamo scientificamente, chiediamo sempre di spiegare la genealogia di una parola. Quando si descrive una situazione, è necessario descrivere l' uso della parola usata. E' infatti necessario tornare sui meriti del dibattito con la necessità di costruire una genealogia della parola.

Per quanto riguarda la parola Rivoluzione, Raymon Aron ha detto:"I litigi di parole ridotte a se stesse hanno solo un significato mediocre, ma molto spesso la discussione sulla parola rivela la sostanza del dibattito". Per comprendere la complessità è necessario ripercorrere la storia della parola.

L' ipotesi è che la parola "terrorismo" abbia una grande debolezza di concettualizzazione.

È una parola d' ordine, imprecisa è che non è stata concettualizzata. Se si dice che "il tempo va bene oggi" e nell' apprezzare un sentimento, ognuno sente qualcosa ed esprime i suoi sentimenti che sono emozionali. Il concetto significa che stiamo lavorando su un oggetto è che lo concettualizziamo da un punto di vista scientifico e non più emotivo come, per esempio, il concetto di stato-nazione.

La concettualizzazione è un lavoro molto importante svolto in diversi punti della storia per qualificare una situazione specifica. Se la parola terrorismo ha una grande debolezza di concettualizzazione, è perché non è un concetto, ma un apprezzamento.

L' emergere di una nuova parola o di un nuovo vocabolario non significa che il problema non l' abbia preceduto. C' è un dato momento storico in cui la parola terrorismo uscirà, ma la violenza di una caratterizzazione terroristica è un prerequisito per la definizione della parola. Vale a dire, stiamo esaminando alcuni fatti definiti con parole diverse dal terrorismo.

La parola "terrorismo" può ora essere descritta come "terrorismo", che all' epoca non era chiamato "terrorismo".

Il terrorismo è antico come l' umanità.[modifier | modifier le wikicode]

Nel suo libro intitolato Storia Romana di Tite Live, Berquorio, che è un monaco benedettino, definisce il termine "terrere", che significa tremare. Siamo nell' ordine delle emozioni e delle sensazioni.

Ritratto di Maximilien de Robespierre, dipinto da Adelaide Labille-Guiard nel 1791.

In ogni atto terroristico c' è la volontà di produrre una commozione cerebrale, di produrre un fenomeno commovente. Scuotere significa spostare le basi e destabilizzarle, creando paura. L' 11 settembre 2001 è un momento di "terrere" per l' incapacità degli individui di capire cosa stanno attraversando.

Il tremore è sulla questione dell' intensità. A un certo punto del tempo, ci sarà una cristallizzazione di incidenti e problemi che esploderanno il quadro di riferimento. La questione del terremoto si trova nel terrore rivoluzionario.

« Il terrore non è altro che giustizia rapida e severa, inflessibile. È un' emanazione di virtù. »

— Maximilien Robespierre, Discorso alla Convenzione del 5 febbraio 1794.

Dal 1794 in poi, Robespierre, che sentiva che la repubblica correva il rischio di essere minacciata dai registi, coinvolta nel terrore. Dobbiamo produrre violenza, quasi una violenza terroristica sulla base del fatto che dobbiamo salvare la nazione istituendo tribunali di salvezza pubblica. E' la stessa cosa di Pol Pot in Cambogia, dove si entra nella follia furiosa per preservare la purezza dell' atto rivoluzionario.

D' ora in poi, la parola terrore è declinata[modifier | modifier le wikicode]

Ritratto di Emmanuel Kant.

La parola terrorismo deve essere dedotta dalla questione del terrorismo. In sostanza, il terrorismo sarà l' atto del terrore o del "terrere", è l' atto volontario che farà tremare un dispositivo o un edificio. Si trova questa riflessione soprattutto attraverso Kant, che ha una visione edonistica dell' umanità. Tuttavia, esiste un' altra concezione della storia che è la dimensione terroristica che è la dimensione dello scuotimento.

« Contrastare la concezione eudemonica della storia umana (la felicità) con la concezione terroristica della storia umana. »

— Emmanuel Kant, 1798.

Karl Marx.

Nel quadro di un progetto di pace perpetuo, Kant cercherà di costruire il suo progetto di pace perpetuo, ma per questo deve interrogarsi sul terrore che deve essere sciolto.

L' aggettivo "terrorista" comincia ad apparire in uso nelle grandi potenze come l' Inghilterra, la Germania nel mondo ispanico, ma anche in Francia con l' Accademia Francese che nel 1798 usa il termine "sistema del terrore".

È una dimensione ambivalente. Troviamo questa dimensione in Marx, per il quale l' atto del terrore è composto da due dimensioni:

  • azione rivoluzionaria.
  • repressione statale antirivoluzionaria.

Si tratta di due fasi che permettono ancora di non raggiungere il consenso. Così, la parola "terrorismo" si riferisce ad una sorta di Janis composta da due facce opposte.

Caso speciale dell' Islam[modifier | modifier le wikicode]

L' Islam è stato costruito intorno ad un vocabolario di guerra e di conflitto in cui la parola "terrorismo" non ha originariamente il suo posto, non esiste nell' arabo classico.

Il termine "terrorismo" non esiste in tutte le culture. L' Islam in lotta di Muhammad, per costruirsi nella penisola arabica poi sviluppare nell' area mediterranea sviluppato un vocabolario di combattimento. Queste sono parole per collocare situazioni di conflitto, ma non esiste un concetto di terrorismo:

  • Feda : la lotta per una causa sacra
  • Qiçâs [قصاص‎] : la legge di Talion
  • Gitâl : combattimento omicida
  • Harb : la guerre
  • Jihâd [جهاد] :tripla accettazione :
    • la nozione individuale di sforzo, trascendendo l' essere
    • ascensione spirituale
    • l' impresa guerriera legittima

L' Islam radicale legittima il ricorso alla violenza fisica sulla base dell' aggiornamento della jihâd.

  • Ghuluw: esagerazione, eccesso: descrive la violenza estrema
  • Irhab [terrorismo] integrato con le parole Tatarruf [estremismo] e ightiyâl [micidio colposo].

Le definizioni moderne di terrorismo[modifier | modifier le wikicode]

Boris Viktorovitch Savinkov.

Fino all' inizio del XX secolo, c' era un' ambivalenza intorno alla parola "terrorismo". La Russia stata segnata da un forte movimento anarchico, Boris Savinkov auto-proclamato "terrorista". Per usare il termine "terrorista", deve essere positivo.

A partire dagli anni Trenta in poi, la dimensione positiva scomparve e divenne puramente negativa. Colui che accusa qualcuno di terrorismo lo definisce privo della legittimità della sua lotta. Un terrorista fa terrore senza un progetto politico, non c' è legittimità dell' azione di violenza. È un' azione stigmatizzante del nemico interiore sospettato di servire con più o meno coscienza gli interessi del nemico interiore:"sono terroristi".

Chiunque possa essere considerato un "terrorista" non può più usarlo. Durante l' occupazione tedesca, i combattenti della resistenza erano terroristi. Se sono terroristi, nell' immagine sminuente, sfuggono a tutte le leggi e le regole. Il terrorista sarà qualificato come combattente illegale. Di solito il trattamento di un combattente illegale va molto veloce....

L' uso della parola viene offerto come mezzo per negare agli attori della violenza qualsiasi legittimità. L' uso della violenza è totalmente delegittimo, giustificando una repressione molto forte come quella della tortura. Per garantire la sicurezza dello Stato, la tortura deve essere consentita. La parola "terrorismo" diventa un discorso onnicomprensivo.

Necessità di costruire un altro vocabolario per gli attori della violenza[modifier | modifier le wikicode]

La macchia della Sierra de Jaén.

Dovremo creare un altro discorso per legittimare le azioni dei terroristi". siamo stati chiamati terroristi,"crea una sorta di distanza. Nei racconti di battaglia, colui che potenzialmente era un terrorista prenderà un discorso per dire che non è un terrorista.

Il termine "guerriglieri" apparve nei movimenti latinoamericani negli anni Settanta. In Italia, le Brigate Rosse nel 1973 usarono il termine combattente di resistenza.

Altre parole hanno lo stesso problema semantico. La storia della parola "terrorismo" e senza dubbio legata ad altre parole:

  • fondamentalismo: eresia protestante.
  • fondamentalismo: nel 18 ° secolo la Spagna cattolica.
  • fanatismo: il luogo romano dell' oracolo.

Sono parole sovradeterminate nel contenuto che dimenticano la storia, come il fondamentalismo.

Come vedere più chiaramente[modifier | modifier le wikicode]

Il terrorismo come concetto sarebbe una forma di impenetrazione delle scienze sociali. Un impenetrabile è l' opposto del pensiero, è un oggetto scientifico che non può essere concettualizzato. Il campo delle scienze sociali è costruito sia da oggetti del pensiero che da oggetti impenetrabili che prevengono.

Se non possiamo costruire, è perché ci sono diversi motivi. Questo non è stato costruito in una nobile concezione, le scienze sociali, i ricercatori non poteva cogliere come un oggetto scientifico. Storia strutturalista, sociologia, polemologia che è una scienza della guerra ha lavorato sulle guerre degli Stati nazione.

Il terrorismo non è stato pertanto studiato. Possiamo parlare di "ostracismo scientifico":

  • interrogatorio assente dalla Storia strutturalista negli anni Trenta e Cinquanta.
  • l' assenza di qualsiasi dubbio sulla sociologia, che riguarda solo la questione della violenza.
  • paradossale caso di polemologia che cerca di produrre una scienza della guerra e della violenza.

Il terrorismo[modifier | modifier le wikicode]

La questione del terrorismo è reinterpretata dalle scienze secondo una prospettiva analitica, ma non è mai stata considerata come tale.

Lo storico fa parte della storia della violenza umana, lo scienziato politico appartiene esclusivamente al campo della politica, il filosofo si impegna in una riflessione sull' uso del bene e del male che porta ad una questione morale contro il male radicale come Hannah Arendt, psicologo e psicoanalista che colloca il terrorismo sul versante degli impulsi che si riferiscono ad un processo psicologico e all' impatto del male nella natura umana, per l' essere umano.

Definizioni infinite[modifier | modifier le wikicode]

Non esiste un campo sociale strutturato su questi temi. Se ci troviamo in un campo infinito di definizione, ci sono due tipi di approcci:

  • intenzionalità (a monte): qualificheremo l' atto terroristico in base all' intenzione dell' atto stesso. E' una delle prime correnti che appare, quella che intenzionalmente viene considerata terrorismo.
  • l' impatto degli atti (a valle): non mettiamo in discussione la natura dell' intenzione, ma la natura dei fatti prodotti. Si tratta di una definizione di efficacia, noi tecnicizzeremo la definizione nel quadro di una politicizzazione dell' atto.

L' infinita tavolozza di intenzioni e forme d' azione porta inevitabilmente a definizioni plurali.

Sul lato a monte (intenzionalità)[modifier | modifier le wikicode]

Jean Baudrillard, Raoul Vaneigem, Raymond Aron e Annie Kriegel

« Il terrore è la fase finale del sistema che elimina la morte accidentale e la sostituisce con la morte sistematica e organizzata. »

— Jean Baudrillard

« Le regole del terrorismo sono imposte loro dai poliziotti, giudici, capi, capi, capi, difensori della merce e del suo sistema di morte e moltiplicano la loro presentazione. »

— Raoul Vaneigem

Vaneigem ideologizza la definizione di terrorismo, che è ciò che lo Stato organizza in termini di violenza.

« Un atto terroristico è considerato un atto violento di violenza, generalmente perpetrato da un individuo o da un gruppo non statale, per uno scopo quasi sempre politico, contro obiettivi non discriminatori, con mezzi limitati e la cui particolarità è quella di produrre un clima di terrore o i cui effetti psicologici sono sproporzionati rispetto ai risultati fisici che ne derivano. »

— Raymond Aron

La definizione di Aron elimina la definizione di terrorismo come fenomeno statale. Nel caso del regime terroristico, è un terrorismo di Stato che, in nome della difesa di certe forme di libertà, terrorizzerà una piccola parte della sua popolazione e la Russia per mantenere il potere. Aron elimina questo approccio. Nel caso del 9/11 da un lato Aron giustamente, è un attentato terroristico "fatto con i coltelli", ma in realtà, se si calcola il costo della preparazione per l' 11/9, il costo diventa più elevato, se si considerano gli effetti dell' 11/9, diventa una crisi globale.

« Anche se spesso si completano a vicenda e sono anche riprovevoli, gli assassinii politici e il terrorismo sono due cose diverse: il terrorismo è per sua natura indiscriminato e colpisce persone innocenti prese in ostaggio. L' assassinio politico uccide gli avversari. »

— Annie Kriegel

Il filtro di una definizione identifica e cerca di qualificare l' atto secondo questa definizione.

Sul lato a valle [l' impatto degli atti].[modifier | modifier le wikicode]

E' impossibile evitare la trappola della depoliticizzazione, che fa parte dell' uso molto comune della parola. Per Jean-Luc Marret,"Terrorismo" può essere pensato "come una pratica, o anche come una professione". Prendendo una posizione a valle, depoliticizzerà il terrorismo. Il terrorismo può essere una professione, proprio come Carlos ha venduto la sua competenza.

Appaiono inoltre discutibili alcune definizioni:

« terrorismo politico »

Ci può essere terrorismo che non è politico? Dove tracciamo la linea di demarcazione tra le due cose? Un gangster non pensa al mondo, ha un' ideologia criminale.

« Terrorismo de' debole »

Ci può essere un forte terrorismo?

« Terrorismo ideologico »

Ci può essere terrorismo non ideologico?

« Terrorismo cieco »

Come caratterizzare il terrorismo non cieco?
Noam Chomsky

Tutte queste analisi tipologiche, effettuate in particolare da Isabelle Sommier, mostrano l' emergere di tipologie in termini di origini, finalità e mezzi.

Una conclusione è in ordine. Il termine "terrorismo" si oppone a qualsiasi tentativo di semplificazione concettuale. Il terrorismo non è una realtà esterna a nessuna società umana.

Dopo l' 11 settembre 2001, Noam Chomsky dice:"Il terrorismo è quello che i leader lo chiamano. Per Chomsky, non guardiamo al terrorismo, ma a ciò che usa. Si tratta di una critica molto forte all' amministrazione Bush.

Panoramica storica della storia del terrorismo[modifier | modifier le wikicode]

La storia del terrorismo non può che essere radicata in una visione onnicomprensiva e minimalista del terrorismo che definisce il terrorismo sulla base del minimo comune denominatore: l' atto di violenza in quanto tale.

La morte di Cesare di Karl von Piloty "Metello scoprì la parte superiore della spalla, cioè il segnale. Casca lo colpì per primo con la sua spada "(Plutarca)

Un elenco possibile ma non esaustivo:

  • Forma iniziale: l' antico tirannicidio dichiarato da Platone e Aristotele per il quale il tirannicidio è un dovere e considerato normale.
  • Omicidio di Giulio Cesare.
  • Gli zeloti ebrei: Sicario, che uccide con un pugnale.
  • La setta Haschishin[Assassini] tra il 1090-1272: Al-Qaeda è considerata sullo stesso modello.
  • L' Inquisizione spagnola dal XIII al XVI secolo.
  • Guerre di religione.
  • Guerra dei Trent' anni, 1618 - 1648.
  • La Rivoluzione francese e la nascita del terrore rivoluzionario istituito da Robespierre.
  • È necessario governare con il ferro coloro che non possono essere governati dalla giustizia: è necessario opprimere i tiranni "Saint-Just".
  • Tentato assassinio di Napoleone nel dicembre 1800, che fu il primo atto terroristico descritto a posteriori.
  • Il "terrore bianco" dei reali in Francia, 1815-1916.
  • La lotta rivoluzionaria sostenuta da Michel Bakounine (1814-1876).
  • Anarchismo spagnolo, 1878-1893.
  • Anarchismo in Europa (Italia, Francia,...).
  • Omicidio dell' imperatrice Elisabetta d' Austria sulle banchine di Ginevra da parte di Luigi Lucheni il 10 settembre 1898.
  • Teorie del comunismo anarchico e la teoria della "propaganda dei fatti".
  • Ravachol in Francia.
  • La Russia pre-rivoluzionaria di Pierre Kropotkin.
  • Catechismo rivoluzionario.
  • L' assassinio degli zar.
  • La rivoluzione russa del 1917 e il "nuovo terrorismo".

La propaganda fattuale è l' atto stesso di uccisione o violenza che agisce come propaganda. La violenza terroristica esiste solo a causa della pubblicità. C' è nella dimensione terroristica solo perché ciò che è in gioco è la pubblicità dell' atto, il che spiega molto bene perché il terrorismo è nella città perché è il luogo dove si produce valore e ricchezza. Non vi è alcun atto terroristico in cui non vi sia pubblicità per l' atto.

Dal XIX secolo in poi sono emersi atti di terrorismo individuale o collettivo. Nella Russia zarista, la lotta unisce anarchici che ritengono che vi sia legittimità della lotta rivoluzionaria attraverso la violenza. Cercheranno felicemente di uccidere e tutto l' anarchismo in Europa si costruirà su di esso, dove l' assassinio politico diventa una normale parte della resistenza politica.

L' ondata più importante del terrorismo è la Russia pre-rivoluzionaria. Spesso la violenza è qualcosa di estremo, questo giustifica la costruzione di un discorso e di una retorica, non c' è movimento terrorista senza produrre un discorso ideologico con la produzione di molti documenti che giustificano l' azione. La lotta contro il terrorismo si basa sull' analisi di un discorso. In Russia c' era un catechismo rivoluzionario.

Intorno alla prima guerra mondiale: 1914-1918[modifier | modifier le wikicode]

Appaiono forme un po' più contemporanee distaccate da tutti i riferimenti religiosi e/o puramente spirituali. Tutto ciò che è rivoluzionario è legato alla creazione di un sentimento nazionale con la creazione di Stati nazionali e nazioni oppresse che si impegnano in una lotta rivoluzionaria contro l' oppressore.

La Fratellanza della Repubblica Irlandese[IRB] è stata creata nel 1858, e nel 1918 sono stati fondati l' Esercito Cittadino Irlandese[ICA] e l' Esercito Repubblicano Irlandese[IRA]. Anche la Federazione rivoluzionaria armena[FRA] fu creata nel 1890. L' Organizzazione rivoluzionaria per l' indipendenza della Macedonia è stata fondata[ORI] nel 1893. Nel 1919 furono i Fasci di combattimento italiani, nel 1922 i Freikorps un sistema di intimidazioni e violenze che portò Hitler al potere, nel 1927 fu fondata la Società dei Fratelli Musulmani per combattere l' oppressione inglese, e nel 1934 ebbe luogo la Marcia Lunga di Mao, che può essere considerata un movimento rivoluzionario.

Il 21 maggio 1941 Alfons Moser, un soldato tedesco scelto a caso e ucciso da due proiettili nella testa alla stazione della metropolitana di Barbés a Parigi, fu assassinato il 21 maggio 1941. Le posizioni devono essere radicalizzate per creare un movimento di resistenza all' oppressione. Il 24 dicembre, l' ammiraglio Darlan è stato assassinato ad Algeri dalla Resistenza, che ha moltiplicato il numero dei comandi e degli attacchi alle infrastrutture strategiche tedesche nella Francia occupata.

Il terrorismo continuò dopo il 1945 nelle lotte di decolonizzazione come quella di Ho Chi Minh con la lotta rivoluzionaria in Indocina o il 1° novembre 1954 con i bombardamenti di Algeri e la creazione del Front de Libération Nationale[FLN]. La "Battaglia di Algeri" è il momento in cui è stata creata l' Organizzazione dell' Esercito Segreto[ASO].

Gli anni Sessanta e Settanta[modifier | modifier le wikicode]

Occorre distinguere tra "terrorismo internazionale" e "terrorismo globale". Il terrorismo internazionale è il terrorismo degli anni Sessanta e 1979 che inizierà ad internazionalizzarsi. Tuttavia, anche se le richieste cominciano ad internazionalizzarsi, rimangono confinate agli Stati nazionali. Si tratta di una dimensione internazionale del terrorismo in cui le richieste sono internazionaliste, ma possono rimanere anche nello Stato nazionale, mentre per Al-Qaeda stiamo parlando di terrorismo globalizzato.

L' OLP si inserisce nel contesto di un terrorismo internazionale che cerca la creazione di uno Stato palestinese. Per guadagnare potere, l' OLP ha deciso di esportare la lotta a livello internazionale, in particolare con i dirottamenti aerei. L' ETA ha sempre lottato per liberare i Paesi Baschi dal controllo spagnolo.

Tensioni in Medio Oriente[modifier | modifier le wikicode]

Il World Trade Center torri sul fuoco dopo l' impatto dei voli AA11 e UA175.

Dal 1972 in poi è la polveriera del Medio Oriente. Le motivazioni e la logica di questi attacchi sono molto diverse l' una dall' altra. Gli attacchi ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera sono diversi dalla motivazione di Al-Qaeda dell' 11 settembre.

Non c' è quindi motivo di immaginare che il terrorismo possa essere sradicato e scomparire dal pianeta. Gli abitanti di questo nuovo secolo dovranno convivere con lui nell' insicurezza che le sue nuove minacce lasciano appesi su tutti noi.

Ci troviamo in una forma di insicurezza, ma che oggi può essere direttamente sospesa su di noi, mentre 30 o 40 anni fa, quando eravamo in una forma mirata di terrorismo, non era direttamente sospesa su di noi. I civili non sono stati toccati perché si riteneva che mettesse la popolazione in disaccordo perché erano necessari nella lotta.

L' 11 settembre è un cambiamento di paradigma. Con la fatwa di bin Laden non esistono persone innocenti. Non esiste uno status innocente nel discorso di Al-Qaeda. Al contrario, vi sono solo i responsabili. Quando pensano di mettere più bombe negli Stati Uniti, chiedono ai musulmani di lasciare gli Stati Uniti.

Definizioni istituzionali[modifier | modifier le wikicode]

Non esiste una definizione consensuale, ma non esiste neppure una definizione istituzionale del terrorismo. Esiste l' impossibilità immediata di giungere a una definizione universale del terrorismo. L' unica definizione della parola è negativa.

Il terrorismo di alcuni e la resistenza ad altri. C' è un problema semantico perché cerca di squalificare la lotta di colui che lo conduce perché siamo in un conflitto molto forte. Cioè, c' è un' ambivalenza di sentimenti possibili con rifiuto, antipatia, empatia, simpatia o addirittura indulgenza.

Il diritto di cercare una definizione universale e onnicomprensiva nel diritto positivo cerca di qualificarsi secondo un principio di razionalità giuridica. La legge è anche solo la produzione di un equilibrio di potere in un dato momento. La legge è obbligata ad adattarsi all' evoluzione della società, a volte è male adattata, ma regola. La legge cerca sempre di costruire una razionalità generale e universale per risolvere tutte le situazioni.

A partire dagli anni Trenta e dalla Terza Confederazione per l' unificazione del diritto penale, si è tentato di definire il terrorismo come "l' uso intenzionale di tutti i mezzi in grado di provocare un pericolo comune".

L' estensione del diritto si estenderà anche alla Lega delle Nazioni, che sta cercando una definizione comune dopo l' assassinio di Alessandro I di Serbia a Marsiglia nel 1934. Successivamente, due definizioni tratte da due convenzioni internazionali furono ratificate da 25 Stati, ad eccezione degli Stati Uniti e dell' Italia nel 1937:

  • "Atti criminosi commessi contro uno Stato aventi lo scopo o la natura di provocare il terrorismo, in particolare contro personalità, gruppi di persone o il pubblico". Solo lo Stato nazionale è responsabile della lotta contro il terrorismo.
  • "Fatti diretti contro la vita dei capi di Stato, nonché la distruzione di beni pubblici o di beni destinati ad uso pubblico ".

Non esiste una definizione precisa, il terrorismo pone un problema chiaro: non possiamo accontentarci di una definizione di terrorismo perché non è abbastanza preciso, gli Stati nazionali non vogliono rinunciare alla loro sovranità. E' responsabilità dello Stato nazionale in materia di sicurezza.

Qualunque definizione precisa potrebbe rendere alcuni paesi a disagio nella loro politica interna ed estera. Qualsiasi sistema di scambio di informazioni si scontra con la logica di uno Stato nazionale, il sistema di sicurezza dello Stato stesso è custodito dallo Stato nazionale.

Già sotto la Lega delle Nazioni non esiste una definizione universale. La Società delle Nazioni abbandonerà qualsiasi ricerca di una definizione, le Nazioni Unite non si impegneranno in tale riflessione.

Come viene definito il terrorismo nelle convenzioni internazionali tra gli anni' 60 e' 80?[modifier | modifier le wikicode]

Le convenzioni internazionali di natura universale possono prendere in considerazione il terrorismo solo nell' atto e non nella rivendicazione. Vediamo riemergere la parola "terrorismo", che descrive le situazioni, in particolare per prevenire gli atti contro gli aerei che si sono verificati negli anni Settanta. Tra il 1963 e il 1979 sono state ratificate 12 convenzioni.

Nel 1987, le Nazioni Unite prevedono di organizzare senza successo una conferenza sulla definizione di terrorismo internazionale. Rifiuto di molti paesi. Ciononostante, la parola terrorismo è emersa nel diritto dei trattati all' inizio degli anni Novanta. Il termine "terrorismo" compare nella Convenzione per la repressione degli attentati terroristici del 1997.

Le Nazioni Unite cominciano a organizzarsi sulla natura dei termini, ma solo nel 1999 è stata elaborata una convenzione internazionale sul finanziamento del terrorismo.

Le convenzioni riguardano la distinzione tra "terrorismo" e "conflitto militare". Il terrorismo non è un atto militare, ma un atto militare tra Stati nazionali. Tutte le convenzioni internazionali precedenti all' 11 settembre distinguono la guerra dal terrorismo.

« Qualsiasi atto inteso a provocare la morte o un grave danno fisico a qualsiasi persona civile o di altro tipo che non partecipi direttamente alle ostilità in una situazione di conflitto armato, quando, per sua natura o contesto, è inteso ad intimidire una popolazione o a costringere un governo o un' organizzazione internazionale a compiere o ad astenersi dal compiere un atto. »

Si pone quindi l' accento sulla differenza tra terrorismo e conflitto armato militare come conflitto legale. Con la risoluzione 1368 del 12 settembre 2001, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condanna all' unanimità gli attentati dell' 11 settembre 2001 senza cercare di qualificare e definire il concetto di "terrorismo globale". Seguirà la risoluzione 1373 del 28 settembre.

Le stesse difficoltà di definizione emergono negli approcci adottati dalla legislazione nazionale[modifier | modifier le wikicode]

Con l' 11 settembre 2001 c' è una rottura fondamentale con George W. Bush, per il quale il terrorismo è guerra (« war against terrorism »). Tutto ciò che era stato pensato esplode.

Qualsiasi definizione di terrorismo dipende da come viene percepita la minaccia. In Francia, secondo la legge del 9 novembre 1986, il terrorismo è "un' impresa individuale o collettiva il cui scopo è quello di turbare gravemente l' ordine pubblico mediante intimidazione o terrore". Negli Stati Uniti si tratta di "attività volte ad organizzare, incoraggiare o partecipare a qualsiasi atto di violenza gratuita o indiscriminata, con un' estrema differenza rispetto al rischio di provocare la morte o gravi danni fisici a persone che non partecipano alle ostilità"[USA, Public Law, 22 dicembre 1987]. In Germania si tratta di un'"associazione finalizzata alla commissione di vari reati, che sono mirati e definiti terroristici". La Convenzione tedesca non dice che cos' è il terrorismo, ma che cosa si può definire terrorismo.

Per giungere ad una definizione giuridica internazionale[modifier | modifier le wikicode]

Per arrivare a una definizione internazionale, possiamo solo trovarci su un minimo comune denominatore. Qualsiasi definizione minima potrà dar luogo a divergenze che possono essere fatte solo sulla depoliticizzazione dell' atto terroristico stesso. Da questo punto di vista, l' 11 settembre non sembra aver cambiato questo pensiero.

Dopo l' 11 settembre si sta studiando una convenzione globale sul terrorismo senza che i partner possano concordare sulla necessità di qualificarla.

E' necessario definire e qualificare il terrorismo come azione?[modifier | modifier le wikicode]

Le implicazioni sono importanti, considerando il conflitto israelo-palestinese nel suo complesso, sono i terroristi palestinesi o i combattenti di resistenza? Secondo il campo, diverse posizioni saranno difese. La Lega araba non può accettare che gli atti di violenza perpetrati nella Striscia di Gaza siano atti terroristici.

Il paradosso in cui ci troviamo è che è perché il terrorismo non è qualificato che gli Stati saranno in grado di affrontarlo. Se lo chiamiamo così, rischiamo di non agire. Non definendola, è più facile essere reattivi e non dipendere da altri Stati per affrontare il problema.

Quali sono gli svantaggi di non poterlo definire a livello internazionale?[modifier | modifier le wikicode]

Spetta innanzi tutto e soprattutto a ciascuno Stato, in nome della propria sicurezza, affrontare il problema. Nondimeno, c' è cooperazione, ma nessuno vuole rispondere sui modi di operare e agire ai limiti dello Stato nazionale.

Il terrorismo come semplice etichetta permette di affermare quelli che si chiamano i principi di applicazione della ragione sociale, ovvero l' autorizzazione ad adottare leggi eccezionali antidemocratiche per risolvere il problema del terrorismo. Guantánamo Bay è la situazione più incredibile dal punto di vista giuridico internazionale.

Il terrorismo è un fenomeno eterno, un fenomeno che si è evoluto secondo le fasi, la natura dei dibattiti politici. Questo è qualcosa che si evolve nella natura dei mezzi, ma è un oggetto che gli Stati nazionali mantengono la prerogativa della gestione. Va notato che c' è una forma di flessibilità che permette agli Stati nazione di gestire secondo il proprio disegno senza essere responsabili nei confronti di nessuno.

Appendici[modifier | modifier le wikicode]

  • Bauer Alain, Bruguière Jean-Louis, « Terrorisme, terrorismes ? », dans Les 100 mots du terrorisme. Paris, Presses Universitaires de France, « Que sais-je ? », 2010, p. 3-4. URL : https://www.cairn.info/les-100-mots-du-terrorisme--9782130579502-page-3.htm
  • Tschantret, Joshua. “The Old Terrorism: a Dataset, 1860 – 1969.” International Interactions, vol. 45, no. 5, 2019, pp. 933–948., doi:10.1080/03050629.2019.1649259.

Bibliografia[modifier | modifier le wikicode]

  • Rémi Baudouï, Les défis du terrorisme, Paris, Ellipses, février 2007 ;
  • Rémi Baudouï, Géopolitique du terrorisme, Paris, Armand Colin, 2009;
  • Gérard Chaliand, Arnaud Blin, Histoire du terrorisme, Paris, Bayard, 2004 ;
  • Laurent Dispot, La machine à terreur, Paris, Grasset, 1978 ;
  • Eric Cobast, La terreur une passion moderne, Paris, Sirey, 2004 ;
  • Jean-Claude Frère, L’Ordre des Assassins, Paris, Grasset, 1973 ; Roland Gaucher, Les terroristes, Albin Michel, 1965 ;
  • Jean- François Gayraud et David Sénat, Le terrorisme, Paris, Que sais-je ?, 2002 ;
  • Anna Geifman, La mort sera votre Dieu. Du nihilisme russe au terrorisme islamiste, Paris, La Table Ronde, 2005 ; Daniel Guérin, L’anarchisme, Paris, Idées-Gallimard, 1965 ;
  • J. de Hammer, Histoire de l’ordre des assassins, Paris, Le Club du Livre, 1961 ;
  • Karl Kautsky, Terrorisme et communisme. Contribution à l’histoire des révolutions, Paris, 1925 ;
  • Bernard Lewis, Les Assassins. Terrorisme et politique dans l’Islam médiéval, Paris, Berger-Levrault, 1982 ;
  • Isabelle Sommier, Le terrorisme, Paris Flammarion, 2000 ;
  • Charles Townshend, Terrorism, a very short Introduction, New York, Oxford University Press, 2002 ;
  • Jean Maitron, Ravachol et les anarchistes, Paris, Gallimard, 1964 ;
  • Karl Marx, La lutte des partisans, Paris, 10/18, 1973 ; André Salmon, La terreur noire, Paris, 10/18 ;
  • Léon Trostsky, Terrorisme et communisme, Paris, 1963.

Riferimenti[modifier | modifier le wikicode]