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La scienza politica è un campo di ricerca in costante evoluzione, con una varietà di teorie e approcci proposti da pensatori importanti come Durkheim e Bourdieu. In questo articolo esamineremo gli approcci alla scienza politica di queste due importanti figure della sociologia e il loro impatto sulla nostra comprensione della politica come fenomeno sociale complesso e dinamico. Inizieremo con un'analisi dell'approccio olistico di Durkheim, che sottolinea l'importanza delle istituzioni e delle norme sociali nella vita politica, prima di esaminare la critica più radicale di Bourdieu, che sottolinea l'influenza del capitale sociale e culturale sulla politica.  
La scienza politica è un campo di ricerca in continua evoluzione, con una varietà di teorie e approcci proposti da pensatori importanti come Durkheim e Bourdieu. In questo articolo esamineremo gli approcci alla scienza politica di queste due importanti figure della sociologia e il loro impatto sulla nostra comprensione della politica come fenomeno sociale complesso e dinamico. Inizieremo con un'analisi dell'approccio olistico di Durkheim, che sottolinea l'importanza delle istituzioni e delle norme sociali nella vita politica, prima di esaminare la critica più radicale di Bourdieu, che sottolinea l'influenza del capitale sociale e culturale sulla politica.  


Durkheim, considerato il padre fondatore della sociologia, propose un approccio olistico alla politica che sottolineava l'importanza delle istituzioni e delle norme sociali nella vita politica. Secondo Durkheim, la politica è un meccanismo per mantenere la coesione sociale garantendo l'armonia tra individui e gruppi sociali. Egli vedeva la divisione del lavoro politico come una manifestazione della divisione del lavoro sociale e vedeva lo Stato come un simbolo di solidarietà organica. Pierre Bourdieu, invece, ha proposto un approccio più critico alla politica, sottolineando l'influenza del capitale sociale e culturale sulla vita politica. Secondo Bourdieu, la politica è una lotta per il potere che si svolge in un campo politico caratterizzato da disuguaglianze sociali e culturali. Egli ritiene che gli attori politici, come i partiti e gli elettori, siano soggetti a regole e pratiche.
Durkheim, considerato il padre fondatore della sociologia, propose un approccio olistico alla politica che sottolineava l'importanza delle istituzioni e delle norme sociali nella vita politica. Secondo Durkheim, la politica è un meccanismo per mantenere la coesione sociale garantendo l'armonia tra individui e gruppi sociali. Egli vedeva la divisione del lavoro politico come una manifestazione della divisione del lavoro sociale e vedeva lo Stato come un simbolo di solidarietà organica. Pierre Bourdieu, invece, ha proposto un approccio più critico alla politica, sottolineando l'influenza del capitale sociale e culturale sulla vita politica. Secondo Bourdieu, la politica è una lotta per il potere che si svolge in un campo politico caratterizzato da disuguaglianze sociali e culturali. Egli ritiene che gli attori politici, come i partiti e gli elettori, siano soggetti a regole e pratiche.
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== Le forme di solidarietà sociale ==
== Le forme di solidarietà sociale ==
Ce qui est fondamental est de travailler sur l’organisation de la collectivité. Qu’est-ce qui se joue dans nos sociétés modernes ? Dans les sociétés modernes, il y a une division du travail plus marquée, avec une spécialisation et une différenciation accrues des rôles et des tâches. Cela conduit à une plus grande indépendance individuelle dans le sens où chaque personne a son propre rôle spécifique et distinct. Cette indépendance se traduit également par une plus grande liberté individuelle et une plus grande variété de façons de vivre sa vie. Cependant, en même temps, cette spécialisation signifie que les individus dépendent plus fortement les uns des autres. Par exemple, un individu peut être un excellent médecin, mais il dépend d'autres personnes pour produire sa nourriture, construire sa maison, gérer les infrastructures de sa ville, et ainsi de suite. En d'autres termes, bien que chaque individu puisse avoir un rôle plus indépendant, la société dans son ensemble fonctionne grâce à une forte interdépendance entre ses membres. C'est ce paradoxe qui est au cœur de la solidarité organique : alors que chaque individu devient plus distinct et indépendant, la société dans son ensemble devient plus intégrée et interconnectée.
La cosa fondamentale è lavorare sull'organizzazione della comunità. Qual è la posta in gioco nelle nostre società moderne? Nelle società moderne c'è una divisione del lavoro più marcata, con una maggiore specializzazione e differenziazione dei ruoli e dei compiti. Questo porta a una maggiore indipendenza individuale, nel senso che ogni persona ha un ruolo specifico e distinto. Questa indipendenza si traduce anche in una maggiore libertà individuale e in una maggiore varietà di modi di vivere la propria vita. Allo stesso tempo, però, questa specializzazione comporta una maggiore dipendenza tra gli individui. Ad esempio, un individuo può essere un medico eccellente, ma dipende da altre persone per la produzione di cibo, la costruzione di case, la gestione delle infrastrutture della città e così via. In altre parole, sebbene ogni individuo possa avere un ruolo più indipendente, la società nel suo complesso funziona grazie a una forte interdipendenza tra i suoi membri. È questo paradosso che sta alla base della solidarietà organica: mentre ogni individuo diventa più distinto e indipendente, la società nel suo complesso diventa più integrata e interconnessa.


Durkheim a développé le concept d'anomie pour décrire une condition sociale il y a un effondrement ou une diminution des normes et des valeurs qui régissent le comportement des individus dans une société. L'anomie survient souvent pendant des périodes de changement social rapide ou de crise, lorsque les anciennes normes sont perturbées et que de nouvelles normes n'ont pas encore été établies. Cela peut entraîner une confusion, un sentiment d'insécurité et une augmentation de comportements tels que la criminalité et le suicide. L'anomie peut être vue comme un symptôme de la transition entre la solidarité mécanique et la solidarité organique dans une société. Lorsque la solidarité mécanique, basée sur la similitude et la conformité à un ensemble commun de normes et de valeurs, commence à s'effriter, les individus peuvent se sentir perdus et désorientés. La solidarité organique, basée sur l'interdépendance et la spécialisation des rôles, n'est pas encore pleinement établie, laissant un vide normatif. Cela peut être particulièrement le cas dans les sociétés modernes, où les changements sociaux sont souvent rapides et perturbateurs. Par exemple, la montée de l'industrialisation et du capitalisme au 19ème et 20ème siècles a créé des conditions d'anomie alors que les sociétés luttent pour adapter leurs normes et leurs valeurs à ces nouveaux systèmes économiques. L'anomie est donc un concept clé pour comprendre comment les sociétés gèrent le changement et la transition, et comment elles peuvent échouer à le faire. C'est une indication de la tension entre l'individu et la société, et de la nécessité d'un équilibre entre la liberté individuelle et la cohésion sociale.
Durkheim ha sviluppato il concetto di anomia per descrivere una condizione sociale in cui si verifica una rottura o una diminuzione delle norme e dei valori che regolano il comportamento degli individui in una società. L'anomia si verifica spesso in periodi di rapido cambiamento sociale o di crisi, quando le vecchie norme vengono stravolte e le nuove non sono ancora state stabilite. Questo può portare a confusione, sentimenti di insicurezza e un aumento di comportamenti come la criminalità e il suicidio. L'anomia può essere vista come un sintomo della transizione da una solidarietà meccanica a una organica in una società. Quando la solidarietà meccanica, basata sulla somiglianza e sulla conformità a un insieme comune di norme e valori, inizia a rompersi, gli individui possono sentirsi persi e disorientati. La solidarietà organica, basata sull'interdipendenza e sulla specializzazione dei ruoli, non è ancora pienamente consolidata e lascia un vuoto normativo. Questo può accadere soprattutto nelle società moderne, dove i cambiamenti sociali sono spesso rapidi e dirompenti. Ad esempio, l'ascesa dell'industrializzazione e del capitalismo nel XIX e XX secolo ha creato condizioni di anomia, poiché le società hanno lottato per adattare le loro norme e i loro valori a questi nuovi sistemi economici. L'anomia è quindi un concetto chiave per capire come le società gestiscono il cambiamento e la transizione e come possono fallire nel farlo. È un'indicazione della tensione tra individuo e società e della necessità di un equilibrio tra libertà individuale e coesione sociale.


La distinction entre solidarité mécanique et solidarité organique est centrale dans le travail d'Émile Durkheim. Ces deux formes de solidarité reflètent des types de sociétés différents, avec des structures sociales, des normes et des valeurs distinctes.
La distinzione tra solidarietà meccanica e organica è centrale nel lavoro di Émile Durkheim. Queste due forme di solidarietà riflettono diversi tipi di società, con strutture sociali, norme e valori distinti.


La solidarité mécanique caractérise généralement les sociétés traditionnelles ou prémodernes, comme les sociétés agricoles ou tribales, où il y a une grande similarité entre les individus en termes de valeurs, de croyances et de styles de vie. Dans ces sociétés, la cohésion sociale est maintenue par le partage d'une conscience collective - un ensemble commun de croyances et de valeurs morales qui sont profondément intériorisées par chaque individu.
La solidarietà meccanica caratterizza in genere le società tradizionali o premoderne, come quelle agricole o tribali, dove esiste una grande somiglianza tra gli individui in termini di valori, credenze e stili di vita. In queste società, la coesione sociale è mantenuta dalla condivisione di una coscienza collettiva - un insieme comune di credenze e valori morali che sono profondamente interiorizzati da ogni individuo.


À l'opposé, la solidarité organique est typique des sociétés modernes ou postmodernes, qui sont caractérisées par une grande diversité et une spécialisation des rôles. Dans ces sociétés, la cohésion sociale repose sur l'interdépendance économique et sociale des individus. Les individus sont liés les uns aux autres non pas par des similitudes, mais par des différences - ils dépendent les uns des autres pour des services et des compétences spécialisés qu'ils ne peuvent pas fournir eux-mêmes.
La solidarietà organica è invece tipica delle società moderne o postmoderne, caratterizzate da una grande diversità e specializzazione dei ruoli. In queste società, la coesione sociale si basa sull'interdipendenza economica e sociale degli individui. Gli individui sono legati tra loro non da somiglianze, ma da differenze: dipendono l'uno dall'altro per servizi e competenze specializzate che non possono fornire da soli.


Ainsi, la transition d'une solidarité mécanique à une solidarité organique représente le passage d'une société traditionnelle à une société moderne. C'est un processus qui peut être perturbateur et conflictuel, car il implique un changement radical dans la structure sociale et dans la manière dont les individus se perçoivent eux-mêmes et leurs relations avec les autres. Cependant, selon Durkheim, ce processus est également nécessaire pour l'adaptation et la survie des sociétés dans un monde en constante évolution.
Il passaggio dalla solidarietà meccanica a quella organica rappresenta quindi la transizione da una società tradizionale a una moderna. È un processo che può essere dirompente e conflittuale, poiché comporta un cambiamento radicale nella struttura sociale e nel modo in cui gli individui percepiscono se stessi e le loro relazioni con gli altri. Tuttavia, secondo Durkheim, questo processo è anche necessario per l'adattamento e la sopravvivenza delle società in un mondo in costante cambiamento.


== La place du fait religieux ==  
== Il posto della religione ==  
Pour Émile Durkheim, la religion joue un rôle fondamental dans la société. Il a étudié la religion comme un phénomène social dans son livre "Les formes élémentaires de la vie religieuse" publié en 1912. Pour lui, la religion est un fait social en ce qu'elle est pratiquée par un groupe de personnes et exerce une contrainte sur l'individu. Durkheim a soutenu que la religion était essentielle pour fournir une cohésion sociale, une solidarité et une harmonie dans la société en créant un ensemble commun de croyances et de pratiques. La religion contribue à la formation de la conscience collective, qui est une force unificatrice au sein de la société. Durkheim a également suggéré que la religion fonctionne comme une source de signification et d'orientation pour les individus, en fournissant une structure pour comprendre le monde et leur place en son sein. Concernant la sécularisation, Durkheim a vécu à une époque où la société occidentale connaissait une baisse de l'influence de la religion sur la vie publique, un processus souvent appelé sécularisation. Toutefois, même si la religion perd de son influence institutionnelle, Durkheim reconnaît que les êtres humains ont toujours besoin de rituels et de croyances pour donner un sens à leur vie. Par conséquent, même dans une société sécularisée, les fonctions sociologiques de la religion (cohésion sociale, signification, orientation) peuvent être remplies par d'autres formes de croyances et de pratiques, telles que les idéologies politiques, le nationalisme, l'humanitarisme, la science, etc.
Per Émile Durkheim, la religione svolge un ruolo fondamentale nella società. Ha studiato la religione come fenomeno sociale nel suo libro "Les formes élémentaires de la vie religieuse", pubblicato nel 1912. Per Durkheim, la religione è un fatto sociale in quanto è praticata da un gruppo di persone ed esercita un vincolo sull'individuo. Durkheim sosteneva che la religione fosse essenziale per garantire la coesione sociale, la solidarietà e l'armonia nella società, creando un insieme comune di credenze e pratiche. La religione contribuisce alla formazione della coscienza collettiva, che è una forza unificante all'interno della società. Durkheim suggerisce anche che la religione funziona come fonte di significato e di orientamento per gli individui, fornendo una struttura per comprendere il mondo e il loro posto in esso. Per quanto riguarda la secolarizzazione, Durkheim visse in un periodo in cui la società occidentale stava sperimentando un declino dell'influenza della religione sulla vita pubblica, un processo spesso definito secolarizzazione. Tuttavia, anche se la religione stava perdendo la sua influenza istituzionale, Durkheim riconosceva che gli esseri umani avevano ancora bisogno di rituali e credenze per dare un senso alla loro vita. Di conseguenza, anche in una società secolarizzata, le funzioni sociologiche della religione (coesione sociale, significato, orientamento) possono essere soddisfatte da altre forme di credenze e pratiche, come le ideologie politiche, il nazionalismo, l'umanitarismo, la scienza, ecc.


Dans la perspective de Durkheim, la religion joue un rôle crucial dans le façonnement des valeurs morales d'une société et dans le maintien de la cohésion sociale. Pour Durkheim, la religion est un système de croyances et de pratiques qui unissent les individus en une seule communauté morale, ce qu'il appelait une Église. La religion crée un ensemble commun de normes et de valeurs qui guident le comportement des individus et aident à réguler la vie sociale. Ces normes et valeurs partagées deviennent une partie de la conscience collective, un ensemble d'idées et de sentiments communs à tous les membres d'une société qui agissent comme une force unificatrice. La religion fournit également un cadre pour les rituels et les cérémonies qui renforcent le sentiment de communauté et d'appartenance. Ces rituels religieux réunissent les individus, leur permettant d'exprimer collectivement leurs croyances et leurs sentiments, et de renforcer leur solidarité et leur cohésion.
Dal punto di vista di Durkheim, la religione svolge un ruolo cruciale nella formazione dei valori morali di una società e nel mantenimento della coesione sociale. Per Durkheim, la religione è un sistema di credenze e pratiche che uniscono gli individui in un'unica comunità morale, quella che lui chiama Chiesa. La religione crea un insieme condiviso di norme e valori che guidano il comportamento individuale e aiutano a regolare la vita sociale. Queste norme e valori condivisi diventano parte della coscienza collettiva, un insieme di idee e sentimenti comuni a tutti i membri di una società che agiscono come forza unificante. La religione fornisce anche un quadro per rituali e cerimonie che rafforzano il senso di comunità e di appartenenza. Questi rituali religiosi uniscono le persone, permettendo loro di esprimere collettivamente le proprie credenze e i propri sentimenti e di rafforzare la solidarietà e la coesione.


Durkheim a souligné l'importance persistante du religieux dans la société, même dans des contextes apparemment sécularisés. Il a fait valoir que bien que les institutions religieuses traditionnelles puissent perdre de leur importance ou de leur influence, les aspects fondamentaux du religieux continuent à structurer nos sociétés. En d'autres termes, même si les formes explicites de religion peuvent décliner dans certaines sociétés, les principes et les valeurs qui étaient autrefois encapsulés dans les croyances religieuses peuvent continuer à influencer la culture, les normes et les comportements sociaux. Ces principes et valeurs peuvent être incorporés dans d'autres institutions sociales, comme le droit, l'éducation, la politique, ou même dans les normes et les valeurs de la société en général. De plus, le concept de "sacré" de Durkheim ne se limite pas à la religion au sens traditionnel du terme. Pour Durkheim, le sacré se réfère à tout ce qui est mis à part, vénéré ou considéré comme inviolable dans une société. Cela peut inclure des symboles, des idées ou des valeurs qui sont considérés comme essentiels à l'identité collective d'une société. Ainsi, même en l'absence de religion traditionnelle, il peut y avoir d'autres formes de sacré dans une société.
Durkheim ha sottolineato la continua importanza della religione nella società, anche in contesti apparentemente secolarizzati. Egli sosteneva che, sebbene le istituzioni religiose tradizionali possano perdere importanza o influenza, gli aspetti fondamentali della religione continuano a strutturare le nostre società. In altre parole, mentre le forme esplicite di religione possono diminuire in alcune società, i principi e i valori che un tempo erano racchiusi nelle credenze religiose possono continuare a influenzare la cultura sociale, le norme e i comportamenti. Questi principi e valori possono essere incorporati in altre istituzioni sociali, come la legge, l'istruzione, la politica, o anche nelle norme e nei valori della società in generale. Inoltre, il concetto di "sacro" di Durkheim non si limita alla religione in senso tradizionale. Per Durkheim, il sacro si riferisce a tutto ciò che viene messo da parte, venerato o considerato inviolabile in una società. Può includere simboli, idee o valori considerati essenziali per l'identità collettiva di una società. Quindi, anche quando non esiste una religione tradizionale, possono esistere altre forme di sacralità in una società.


En ce qui concerne le "crime religieux", Durkheim le voyait comme une violation du sacré, une transgression des normes et des valeurs considérées comme essentielles à l'ordre moral d'une société. Cela peut inclure non seulement les crimes contre la religion, mais aussi toute action qui viole les principes moraux fondamentaux d'une société. Selon Durkheim, le traitement des crimes dans une société - leur détection, leur condamnation et leur punition - est un moyen important par lequel une société réaffirme ses normes morales et renforce la cohésion sociale.
Per quanto riguarda il "crimine religioso", Durkheim lo considera una violazione del sacro, una trasgressione delle norme e dei valori considerati essenziali per l'ordine morale di una società. Questo può includere non solo i crimini contro la religione, ma anche qualsiasi azione che violi i principi morali fondamentali di una società. Secondo Durkheim, il trattamento del crimine in una società - la sua individuazione, la condanna e la punizione - è un mezzo importante attraverso il quale una società riafferma i suoi standard morali e rafforza la coesione sociale.


La « criminalité religieuse » est le crime contre les choses collectives (l’autorité publique, les mœurs, les traditions, la religion). Le crime religieux est la première forme de crime dans une société en développement. Pour Durkheim, la "criminalité religieuse" peut être considérée comme une atteinte au sacré, une violation des normes collectives partagées par la société, qu'il s'agisse de l'autorité publique, des mœurs, des traditions ou de la religion elle-même. Dans une société traditionnelle ou en développement, les normes et les valeurs sont souvent solidement ancrées dans la religion, et donc, toute transgression de ces normes est considérée comme un crime religieux. C'est-à-dire que le crime n'est pas seulement une infraction à une loi séculière, mais aussi une infraction à une loi divine ou à une norme morale sacrée. Cela dit, il est important de noter que même si la société devient plus sécularisée, les normes et les valeurs d'origine religieuse peuvent continuer à exercer une influence, même si elles sont maintenant intégrées dans des institutions séculières comme le droit ou l'éducation. Ainsi, même en l'absence d'une croyance religieuse explicite, les actions qui violent ces normes et ces valeurs peuvent toujours être considérées comme des transgressions morales graves, voire des "crimes", au sens large du terme.
Il "crimine religioso" è un crimine contro le cose collettive (autorità pubblica, morale, tradizioni, religione). Il crimine religioso è la forma principale di crimine in una società in via di sviluppo. Per Durkheim, il "crimine religioso" può essere visto come un attacco al sacro, una violazione delle norme collettive condivise dalla società, siano esse l'autorità pubblica, la morale, le tradizioni o la religione stessa. In una società tradizionale o in via di sviluppo, le norme e i valori sono spesso saldamente ancorati alla religione, e quindi qualsiasi trasgressione di queste norme è considerata un crimine religioso. In altre parole, il reato non è solo una violazione di una legge secolare, ma anche di una legge divina o di una norma morale sacra. Detto questo, è importante notare che anche quando la società diventa più secolarizzata, le norme e i valori di origine religiosa possono continuare a esercitare un'influenza, anche se ora sono incorporati in istituzioni secolari come la legge o l'istruzione. Pertanto, anche in assenza di un esplicito credo religioso, le azioni che violano tali norme e valori possono ancora essere considerate gravi trasgressioni morali, o addirittura "crimini", nel senso più ampio del termine.


== La théorie de la socialisation ==
== La teoria della socializzazione ==
Émile Durkheim, en tant que l'un des pères fondateurs de la sociologie, a fait des contributions significatives à notre compréhension de la socialisation. Il a distingué deux processus majeurs de socialisation : l'intégration sociale et la régulation sociale.
Émile Durkheim, uno dei padri fondatori della sociologia, ha dato un contributo significativo alla comprensione della socializzazione. Egli ha distinto due processi principali di socializzazione: l'integrazione sociale e la regolazione sociale.


L'intégration sociale est le processus par lequel les individus s'associent, se connectent et collaborent pour former une société. C'est le processus par lequel les individus ou les groupes sont acceptés dans la société et comment ils s'adaptent et adoptent ses valeurs, ses normes et ses coutumes.
L'integrazione sociale è il processo attraverso il quale gli individui si associano, si connettono e collaborano per formare una società. È il processo attraverso il quale gli individui o i gruppi vengono accettati nella società e come si adattano e adottano i suoi valori, le sue norme e i suoi costumi.


# Conscience et croyances communes : Dans une société, les individus partagent souvent des croyances, des valeurs et des perspectives communes qui façonnent leur conscience collective. Cette conscience collective sert de liant pour unir les individus et les aider à travailler ensemble vers des objectifs communs.
# Coscienza e credenze condivise: in una società, gli individui spesso condividono credenze, valori e prospettive comuni che danno forma alla loro coscienza collettiva. Questa coscienza collettiva funge da forza vincolante per unire gli individui e aiutarli a lavorare insieme verso obiettivi comuni.
# Interactions avec les autres : L'intégration sociale implique également la participation à des interactions sociales. Cela peut se produire dans divers contextes, tels que la famille, l'école, le lieu de travail, etc. Ces interactions permettent aux individus d'apprendre et d'adopter les normes sociales et les comportements attendus.
# Interazioni con gli altri: l'integrazione sociale implica anche la partecipazione a interazioni sociali. Ciò può avvenire in diversi contesti, come la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, ecc. Queste interazioni consentono agli individui di apprendere e adottare le norme sociali e i comportamenti attesi.
# Buts communs : Les sociétés ont souvent des buts et des objectifs communs qui servent à unir leurs membres. Ces buts peuvent varier en fonction du contexte, par exemple des buts politiques dans une société politique, ou des buts économiques dans une société commerciale.
# Obiettivi condivisi: Le società hanno spesso scopi e obiettivi comuni che servono a unire i loro membri. Questi obiettivi possono variare a seconda del contesto, ad esempio obiettivi politici in una società politica o economici in una società commerciale.


L'intégration sociale, en favorisant la cohésion et l'harmonie, joue un rôle crucial dans le maintien de la stabilité sociale et dans la promotion du bien-être de tous les membres de la société. Cependant, il est également important de noter que l'intégration sociale peut parfois entraver l'individualité et la liberté personnelle, car elle nécessite la conformité aux normes et aux valeurs du groupe.
L'integrazione sociale, favorendo la coesione e l'armonia, svolge un ruolo cruciale nel mantenere la stabilità sociale e nel promuovere il benessere di tutti i membri della società. Tuttavia, è anche importante notare che l'integrazione sociale può talvolta inibire l'individualità e la libertà personale, poiché richiede la conformità alle norme e ai valori del gruppo.


La régulation sociale joue un rôle essentiel dans le maintien de l'ordre et de la stabilité dans une société. Elle représente l'ensemble des mécanismes par lesquels la société exerce une sorte de contrôle sur ses membres, en établissant et en faisant respecter des normes de comportement. La régulation sociale fonctionne à plusieurs niveaux. Elle peut être imposée par des institutions formelles, telles que les lois et les règlements gouvernementaux, ou elle peut être le résultat de normes sociales informelles, telles que les attentes et les comportements acceptables dans une culture donnée. Ces mécanismes de régulation sociale aident à orienter le comportement des individus de manière à favoriser la cohésion et la coopération au sein de la société. Ils aident également à prévenir ou à gérer les conflits et à maintenir un certain degré d'équilibre social. En somme, l'intégration et la régulation sociales sont deux processus clés qui aident à définir la structure et le fonctionnement d'une société. Elles permettent de maintenir l'ordre, de favoriser la coopération et d'assurer la survie et le bien-être du groupe dans son ensemble.
La regolazione sociale svolge un ruolo essenziale nel mantenere l'ordine e la stabilità di una società. È l'insieme dei meccanismi con cui la società esercita una sorta di controllo sui suoi membri, stabilendo e facendo rispettare norme di comportamento. La regolazione sociale opera a diversi livelli. Può essere imposta da istituzioni formali, come leggi e regolamenti governativi, o può essere il risultato di norme sociali informali, come le aspettative e i comportamenti accettabili in una determinata cultura. Questi meccanismi di regolazione sociale aiutano a guidare il comportamento degli individui in modo da promuovere la coesione e la cooperazione all'interno della società. Inoltre, aiutano a prevenire o gestire i conflitti e a mantenere un certo equilibrio sociale. In breve, l'integrazione e la regolazione sociale sono due processi chiave che contribuiscono a definire la struttura e il funzionamento di una società. Contribuiscono a mantenere l'ordine, a promuovere la cooperazione e a garantire la sopravvivenza e il benessere del gruppo nel suo complesso.


Émile Durkheim a largement contribué à notre compréhension de la société et du changement social. Ses théories sur la solidarité sociale, l'intégration, la régulation, et le rôle des institutions sociales, entre autres, continuent d'influencer la sociologie contemporaine. Dans une société moderne, selon Durkheim, la solidarité est organique. Cela signifie que les membres de la société dépendent les uns des autres en raison de la complexité et de la division du travail. Chaque individu a un rôle spécialisé à jouer, et tous ces rôles sont interdépendants pour le bon fonctionnement de la société. En outre, Durkheim a souligné l'importance de buts communs, de principes de justice et de symboliques partagées pour la cohésion sociale. Les buts communs donnent un sens et un but à la vie en société, les principes de justice garantissent l'équité et l'égalité, et les symboles partagés facilitent la communication et l'identification commune. Enfin, Durkheim a également reconnu que le changement social est une partie inévitable de toute société. Il a soutenu que le changement social est généralement le résultat de changements dans la division du travail et dans la densité dynamique (c'est-à-dire le nombre d'individus et leur degré d'interaction). Ces changements peuvent conduire à de nouveaux types de solidarité sociale, à de nouvelles normes et valeurs, et à de nouvelles formes d'organisation sociale.
Émile Durkheim ha dato un contributo fondamentale alla comprensione della società e del cambiamento sociale. Le sue teorie sulla solidarietà sociale, l'integrazione, la regolamentazione e il ruolo delle istituzioni sociali, tra le altre, continuano a influenzare la sociologia contemporanea. Secondo Durkheim, nella società moderna la solidarietà è organica. Ciò significa che i membri della società dipendono gli uni dagli altri a causa della complessità e della divisione del lavoro. Ogni individuo ha un ruolo specializzato da svolgere e tutti questi ruoli sono interdipendenti se la società deve funzionare correttamente. Durkheim ha anche sottolineato l'importanza di obiettivi comuni, principi di giustizia e simbolismo condiviso per la coesione sociale. Gli obiettivi comuni danno significato e scopo alla vita in società, i principi di giustizia garantiscono equità e uguaglianza e i simboli condivisi facilitano la comunicazione e l'identificazione comune. Infine, Durkheim ha anche riconosciuto che il cambiamento sociale è una parte inevitabile di qualsiasi società. Egli sosteneva che il cambiamento sociale è generalmente il risultato di cambiamenti nella divisione del lavoro e nella densità dinamica (cioè il numero di individui e il loro grado di interazione). Questi cambiamenti possono portare a nuovi tipi di solidarietà sociale, a nuove norme e valori e a nuove forme di organizzazione sociale.


Dans son livre de 1897, "Le Suicide", Émile Durkheim a postulé que le suicide n'est pas simplement un acte individuel de désespoir résultant de problèmes personnels. Au lieu de cela, il soutenait que le suicide est un phénomène social, influencé par des facteurs sociaux et culturels.
Nel suo libro "Le Suicide" del 1897, Émile Durkheim ha postulato che il suicidio non è semplicemente un atto individuale di disperazione derivante da problemi personali. Egli sosteneva invece che il suicidio è un fenomeno sociale, influenzato da fattori sociali e culturali.


Durkheim a identifié quatre types de suicide, chacun étant le résultat de différents niveaux d'intégration sociale et de régulation sociale :
Durkheim identificò quattro tipi di suicidio, ognuno dei quali è il risultato di diversi livelli di integrazione e regolazione sociale:


# Le suicide égoïste : Il se produit lorsque les individus ne sont pas suffisamment intégrés dans la société. Ils peuvent se sentir isolés ou aliénés, ce qui peut les conduire au suicide.
# Suicidio egoistico: si verifica quando gli individui non sono sufficientemente integrati nella società. Può sentirsi isolato o alienato, il che può portare al suicidio.
# Le suicide altruiste : Il se produit lorsque les individus sont trop intégrés dans la société, au point où ils se sacrifient pour le bien du groupe. Cela est plus courant dans les sociétés traditionnelles où les obligations envers la famille ou la communauté sont primordiales.
# Suicidio altruistico: si verifica quando gli individui sono troppo integrati nella società, al punto da sacrificarsi per il bene del gruppo. È più comune nelle società tradizionali, dove gli obblighi verso la famiglia o la comunità sono fondamentali.
# Le suicide anomic : Il se produit lorsque les normes sociales sont faibles ou confuses, laissant les individus sans guidance ou soutien. Cela peut se produire lors de périodes de grand changement social ou économique.
# Suicidio anomico: si verifica quando le norme sociali sono deboli o confuse, lasciando gli individui senza guida o sostegno. Può verificarsi in periodi di grandi cambiamenti sociali o economici.
# Le suicide fataliste : Ce type est moins développé par Durkheim, mais il décrit des situations où l'individu est excessivement régulé, où les attentes envers lui sont si élevées et oppressantes qu'il se sent poussé au suicide.
# Suicidio fatalista: questa tipologia è meno sviluppata da Durkheim, ma descrive situazioni in cui l'individuo è sovra-regolato, in cui le aspettative nei suoi confronti sono così alte e opprimenti da spingerlo al suicidio.


Ainsi, Durkheim a montré que le suicide n'est pas seulement un acte personnel, mais est également fortement influencé par des facteurs sociaux. Cela met en évidence l'importance de la cohésion sociale et de la régulation sociale pour prévenir le suicide.
In questo modo, Durkheim ha dimostrato che il suicidio non è solo un atto personale, ma è anche fortemente influenzato da fattori sociali. Ciò evidenzia l'importanza della coesione e della regolamentazione sociale nella prevenzione del suicidio.


Pour Durkheim, le suicide est un phénomène social qui découle d'un manque ou d'un excès de socialisation. Lorsqu'il y a un défaut de socialisation, l'individu peut se sentir isolé, déconnecté de la société, ce qui peut conduire à un sentiment d'anomie et finalement au suicide. C'est ce que Durkheim appelle le suicide égoïste ou anomic. D'un autre côté, un excès de socialisation peut également conduire au suicide. Dans ces cas, l'individu peut se sentir submergé par les normes et les attentes sociales, au point de se sacrifier pour le bien de la communauté. C'est ce que Durkheim appelle le suicide altruiste. La société moderne, selon Durkheim, a du mal à maintenir un équilibre entre l'intégration sociale (l'individu se sentant partie intégrante de la société) et la régulation sociale (l'individu respectant les normes et les règles de la société). L'équilibre entre ces deux facteurs est crucial pour prévenir le suicide et assurer la cohésion sociale. En somme, l'analyse du suicide par Durkheim souligne l'importance de la socialisation et de l'équilibre social dans la prévention des comportements autodestructeurs et le maintien de la cohésion sociale.
Per Durkheim, il suicidio è un fenomeno sociale che deriva da una mancanza o da un eccesso di socializzazione. Quando c'è una mancanza di socializzazione, l'individuo può sentirsi isolato, scollegato dalla società, il che può portare a un sentimento di anomia e infine al suicidio. Questo è ciò che Durkheim chiama suicidio egoistico o anomico. D'altra parte, anche un'eccessiva socializzazione può portare al suicidio. In questi casi, l'individuo può sentirsi sopraffatto dalle norme e dalle aspettative sociali, al punto da sacrificarsi per il bene della comunità. Questo è ciò che Durkheim chiama suicidio altruistico. La società moderna, secondo Durkheim, ha difficoltà a mantenere un equilibrio tra integrazione sociale (l'individuo si sente parte della società) e regolazione sociale (l'individuo rispetta le norme e le regole della società). L'equilibrio tra questi due fattori è fondamentale per prevenire il suicidio e garantire la coesione sociale. In breve, l'analisi di Durkheim sul suicidio mette in evidenza l'importanza della socializzazione e dell'equilibrio sociale per prevenire i comportamenti autodistruttivi e mantenere la coesione sociale.


= Pierre Bourdieu : pour une théorie politique du monde social =
= Pierre Bourdieu: per una teoria politica del mondo sociale =


== Pierre Bourdieu : 1930 - 2002 ==
== Pierre Bourdieu: 1930 - 2002 ==


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Pierre Bourdieu, sociologue français influent, a servi en Algérie pendant la guerre d'indépendance. Cette expérience a eu une influence significative sur son travail et ses idées. Bourdieu a été particulièrement frappé par les différences entre le discours officiel de la France sur la situation en Algérie et la réalité qu'il a observée sur le terrain. Il a constaté que le discours politique et médiatique français sur la guerre et la colonisation ne correspondait pas à l'expérience vécue par les Algériens. Cela l'a conduit à développer son concept de "champ", qui est un espace social structuré de positions (ou de postes) dont les propriétés dépendent de leur position dans ces espaces et qui peuvent être analysées indépendamment des caractéristiques de leur occupant (individuel ou collectif). Les champs sont des lieux de lutte pour le pouvoir, où les acteurs utilisent différentes formes de capital (économique, social, culturel) pour gagner en position. Cette expérience a également influencé sa théorie de la violence symbolique, il soutient que le pouvoir est souvent exercé dans la société non pas par la force physique, mais par des moyens plus subtils, comme la manipulation du discours, des idées et des symboles. Pour Bourdieu, le rôle du sociologue est de révéler ces structures de pouvoir souvent cachées et de dévoiler la réalité qui se cache derrière le discours dominant. Il soutient que les sociologues doivent toujours être conscients de l'écart entre le discours et la réalité et travailler à le combler.
Pierre Bourdieu, influente sociologo francese, ha prestato servizio in Algeria durante la guerra d'indipendenza. Questa esperienza ha avuto un'influenza significativa sul suo lavoro e sulle sue idee. Bourdieu fu particolarmente colpito dalle differenze tra il discorso ufficiale della Francia sulla situazione in Algeria e la realtà che osservò sul campo. Trovò che il discorso politico e mediatico francese sulla guerra e sulla colonizzazione non corrispondeva all'esperienza degli algerini. Questo lo portò a sviluppare il concetto di "campo", che è uno spazio sociale strutturato da posizioni (o posti) le cui proprietà dipendono dalla loro posizione nello spazio e che possono essere analizzate indipendentemente dalle caratteristiche del loro occupante (individuale o collettivo). I campi sono luoghi di lotta per il potere, dove gli attori utilizzano diverse forme di capitale (economico, sociale, culturale) per guadagnare posizioni. Questa esperienza ha influenzato anche la sua teoria della violenza simbolica, in cui sostiene che il potere viene spesso esercitato nella società non con la forza fisica, ma con mezzi più sottili, come la manipolazione di discorsi, idee e simboli. Per Bourdieu, il ruolo del sociologo è quello di rivelare queste strutture di potere spesso nascoste e di scoprire la realtà che si cela dietro il discorso dominante. Egli sostiene che i sociologi devono sempre essere consapevoli del divario tra discorso e realtà e lavorare per colmarlo.
Pierre Bourdieu est connu pour ses recherches approfondies sur les structures de pouvoir et les hiérarchies sociales. Il est convaincu que la société est structurée en différents "champs" - des domaines d'activité comme l'art, l'éducation, la religion, etc. - où les individus luttent pour le pouvoir et le prestige. Ses premiers travaux sur la société algérienne et la culture kabyle ont jeté les bases de sa théorie du pouvoir et de la domination. Il a observé comment les structures sociales traditionnelles et les pratiques culturelles contribuaient à maintenir les hiérarchies sociales existantes et à reproduire les inégalités. Bourdieu a également développé le concept de "capital culturel", qui se réfère à la connaissance, aux compétences, à l'éducation et aux autres biens culturels qu'une personne possède. Il soutenait que le capital culturel joue un rôle crucial dans la détermination de la position sociale d'un individu et contribue à la reproduction des inégalités sociales. Dans ses travaux ultérieurs, Bourdieu a appliqué ces idées à l'étude d'autres sociétés, y compris celle de la France. Il a critiqué le néolibéralisme et a soutenu une position altermondialiste, affirmant que les structures de pouvoir globales contribuent à la reproduction des inégalités à une échelle mondiale. Ainsi, Bourdieu a laissé une marque indélébile sur la sociologie et les sciences sociales, en proposant des outils conceptuels puissants pour analyser les structures de pouvoir et les hiérarchies sociales. 
Pierre Bourdieu a écrit de nombreux ouvrages influents qui ont contribué à façonner la sociologie moderne :


* "Le Déracinement" (1964) : Dans cet ouvrage, Bourdieu examine les conséquences du déracinement de la population rurale algérienne pendant la guerre d'indépendance. Il montre comment ce déracinement a détruit les structures sociales existantes et a conduit à une crise sociale et culturelle.
Pierre Bourdieu è noto per le sue ricerche approfondite sulle strutture di potere e sulle gerarchie sociali. È convinto che la società sia strutturata in diversi "campi" - aree di attività come l'arte, l'istruzione, la religione, eccetera - in cui gli individui lottano per il potere. - in cui gli individui lottano per il potere e il prestigio. I suoi primi lavori sulla società algerina e sulla cultura cabila hanno gettato le basi della sua teoria del potere e del dominio. Ha osservato come le strutture sociali tradizionali e le pratiche culturali contribuiscano a mantenere le gerarchie sociali esistenti e a riprodurre le disuguaglianze. Bourdieu ha anche sviluppato il concetto di "capitale culturale", che si riferisce alle conoscenze, alle competenze, all'istruzione e ad altri beni culturali che una persona possiede. Egli ha sostenuto che il capitale culturale svolge un ruolo cruciale nel determinare la posizione sociale di un individuo e contribuisce alla riproduzione delle disuguaglianze sociali. Nel suo lavoro successivo, Bourdieu ha applicato queste idee allo studio di altre società, tra cui la Francia. Ha criticato il neoliberismo e ha sostenuto una posizione anti-globalizzazione, sostenendo che le strutture di potere globali contribuiscono alla riproduzione delle disuguaglianze su scala mondiale. Bourdieu ha quindi lasciato un segno indelebile nella sociologia e nelle scienze sociali, proponendo potenti strumenti concettuali per analizzare le strutture di potere e le gerarchie sociali.
* "La Distinction" (1979) : Il s'agit peut-être de l'œuvre la plus célèbre de Bourdieu. Il y analyse la façon dont les individus utilisent le goût et la consommation culturelle pour affirmer leur statut social et se distinguer des autres classes sociales. Bourdieu soutient que les préférences en matière de goût ne sont pas simplement des choix individuels, mais sont fortement influencées par le milieu social et le capital culturel.
* "Le Sens Pratique" (1980) : Dans cet ouvrage, Bourdieu développe le concept d'habitus, qu'il définit comme un ensemble de dispositions durables et transférables qui structurent les perceptions, les jugements et les actions des individus.
* "La Misère du Monde" (1993) : C'est une étude de grande envergure sur la souffrance sociale en France à la fin du 20e siècle, basée sur une série d'entretiens avec des individus de divers milieux sociaux.
* "La Domination Masculine" (1998) : Dans cet ouvrage, Bourdieu analyse la manière dont la domination masculine est reproduite dans la société. Il soutient que cette domination est enracinée dans l'habitus, les structures sociales et les pratiques culturelles.


Pierre Bourdieu a passé une grande partie de sa carrière à critiquer les structures de pouvoir et d'inégalité dans la société, et à développer une théorie sociologique qui intègre des éléments de philosophie et de politique. Il a occupé la chaire de sociologie au Collège de France de 1981 jusqu'à sa retraite en 2002, une position prestigieuse qui a renforcé son influence en tant que l'un des principaux penseurs sociaux du 20e siècle. Dans les années 1990 et au début des années 2000, Bourdieu est devenu de plus en plus critique à l'égard de la mondialisation et du néolibéralisme, qu'il voyait comme des forces qui exacerbent les inégalités sociales et économiques. Il s'est aligné sur le mouvement altermondialiste, qui cherche des alternatives à la mondialisation néolibérale, et a participé à des manifestations et à des campagnes de sensibilisation. Bourdieu a insisté sur le rôle de la sociologie en tant que force de critique sociale et a exhorté les sociologues à s'engager activement dans la lutte contre l'injustice sociale. Son travail continue d'influencer de nombreux domaines, dont la sociologie, l'anthropologie, l'éducation, et les études culturelles.
Pierre Bourdieu ha scritto una serie di opere influenti che hanno contribuito a formare la sociologia moderna:


== Le concept d’habitus ==
* "Le Déracinement" (1964): in quest'opera Bourdieu esamina le conseguenze dello sradicamento della popolazione rurale algerina durante la guerra d'indipendenza. Mostra come questo sradicamento abbia distrutto le strutture sociali esistenti e portato a una crisi sociale e culturale.
L'habitus, un concept central dans le travail de Pierre Bourdieu, est un ensemble de dispositions durables et transférables que les individus acquièrent au cours de leur vie à travers leurs expériences sociales. Ces dispositions façonnent les perceptions, les jugements et les actions des individus d'une manière qui est à la fois structurée (par les conditions sociales passées et présentes) et structurante (en orientant l'action et l'expérience futures). L'habitus englobe les attitudes, les croyances, les valeurs et les comportements qui sont typiques d'un groupe social particulier. Il est le produit de l'incorporation de la structure sociale dans le corps de l'individu, qui devient alors capable de naviguer dans le monde social et de comprendre ses règles implicites. Cependant, l'habitus n'est pas un carcan fixe et déterminant. Les individus ont la capacité d'agir et de penser de manière créative en fonction des situations, mais leurs actions et leurs pensées sont structurées par l'habitus qu'ils ont acquis. Les comportements et les attitudes peuvent donc varier en fonction des situations, mais restent largement guidés par l'habitus. Bourdieu soutenait que l'habitus est à la fois le produit de l'histoire et le moyen par lequel l'histoire est reproduite et réinventée dans les pratiques quotidiennes. Il s'agit donc d'un concept dynamique qui fait le lien entre les structures sociales et l'agence individuelle.
* "La Distinction (1979): è forse l'opera più famosa di Bourdieu. In essa analizza il modo in cui gli individui utilizzano il gusto e il consumo culturale per affermare il proprio status sociale e distinguersi dalle altre classi sociali. Bourdieu sostiene che le preferenze di gusto non sono semplicemente scelte individuali, ma sono fortemente influenzate dal background sociale e dal capitale culturale.
* "Le Sens Pratique" (1980): in quest'opera Bourdieu sviluppa il concetto di habitus, che definisce come un insieme di disposizioni durevoli e trasferibili che strutturano le percezioni, i giudizi e le azioni degli individui.
Pierre Bourdieu distingue deux formes d'habitus : primaire et secondaire.
* "La Misère du Monde" (1993): è un ampio studio sulla sofferenza sociale in Francia alla fine del XX secolo, basato su una serie di interviste a individui di diversa estrazione sociale.
* "La Domination Masculine" (1998): In quest'opera Bourdieu analizza il modo in cui il dominio maschile si riproduce nella società. Sostiene che questa dominazione è radicata nell'habitus, nelle strutture sociali e nelle pratiche culturali.


L'habitus primaire est acquis durant les premières années de la vie, au sein de la famille et du milieu social d'origine. Il est donc fortement influencé par la classe sociale, le niveau d'éducation des parents, le genre, etc. C'est au cours de cette phase que l'on apprend et internalise les règles et les normes implicites de notre milieu social, qui deviennent ensuite une seconde nature. L'habitus primaire est considéré comme le plus durable et le plus profondément ancré.
Pierre Bourdieu ha dedicato gran parte della sua carriera a criticare le strutture di potere e disuguaglianza nella società e a sviluppare una teoria sociologica che incorpora elementi di filosofia e politica. Ha ricoperto la cattedra di sociologia al Collège de France dal 1981 fino al suo pensionamento nel 2002, una posizione prestigiosa che ha rafforzato la sua influenza come uno dei principali pensatori sociali del XX secolo. Negli anni Novanta e nei primi anni Duemila, Bourdieu è diventato sempre più critico nei confronti della globalizzazione e del neoliberismo, che considerava forze che esacerbavano le disuguaglianze sociali ed economiche. Si schierò con il movimento antiglobalizzazione, che cercava alternative alla globalizzazione neoliberista, e partecipò a manifestazioni e campagne di sensibilizzazione. Bourdieu ha sottolineato il ruolo della sociologia come forza di critica sociale e ha esortato i sociologi a impegnarsi attivamente nella lotta contro le ingiustizie sociali. Il suo lavoro continua a influenzare molti campi, tra cui la sociologia, l'antropologia, l'educazione e gli studi culturali.


L'habitus secondaire est acquis plus tard, généralement au cours de la scolarisation, de la formation professionnelle, ou d'autres expériences qui impliquent une certaine forme de socialisation (comme entrer dans une nouvelle profession, rejoindre une organisation, etc.). Cet habitus peut compléter, modifier ou même contredire l'habitus primaire, en fonction des circonstances. Par exemple, un individu peut développer un habitus scolaire qui diffère de son habitus familial, en fonction de l'influence de ses professeurs, de ses camarades de classe, etc.
== Il concetto di habitus ==
L'habitus, concetto centrale del lavoro di Pierre Bourdieu, è un insieme di disposizioni durevoli e trasferibili che gli individui acquisiscono nel corso della vita attraverso le loro esperienze sociali. Queste disposizioni modellano le percezioni, i giudizi e le azioni degli individui in un modo che è sia strutturante (grazie alle condizioni sociali passate e presenti) sia strutturante (orientando le azioni e le esperienze future). L'habitus comprende gli atteggiamenti, le credenze, i valori e i comportamenti tipici di un particolare gruppo sociale. È il prodotto dell'incorporazione della struttura sociale nel corpo dell'individuo, che diventa così capace di navigare nel mondo sociale e di comprenderne le regole implicite. Tuttavia, l'habitus non è una camicia di forza fissa e determinante. Gli individui hanno la capacità di agire e pensare in modo creativo a seconda delle situazioni, ma le loro azioni e i loro pensieri sono strutturati dall'habitus che hanno acquisito. Il comportamento e gli atteggiamenti possono quindi variare a seconda della situazione, ma rimangono in gran parte guidati dall'habitus. Bourdieu ha sostenuto che l'habitus è sia il prodotto della storia sia il mezzo con cui la storia viene riprodotta e reinventata nelle pratiche quotidiane. Si tratta quindi di un concetto dinamico che collega le strutture sociali e l'agency individuale.


Il est important de noter que l'habitus n'est pas statique, mais dynamique et adaptable. Les individus peuvent changer d'habitus au cours de leur vie en réponse à de nouvelles expériences et à de nouveaux contextes sociaux. Cependant, l'habitus primaire, étant le plus ancré, tend à avoir une influence durable sur la perception du monde et le comportement des individus.
Pierre Bourdieu distingue due forme di habitus: primario e secondario.


L'habitus, dans la théorie de Pierre Bourdieu, est une sorte de "programme interne" qui guide nos pensées, nos perceptions et nos actions de manière inconsciente. Cette structure interne est influencée par nos expériences passées et notre socialisation, et elle est constamment en train de se remodeler et de s'adapter à de nouvelles situations. Cependant, même si l'habitus peut être comparé à un programme informatique en ce sens qu'il guide notre comportement, il est important de noter que, contrairement à un programme informatique, l'habitus n'est pas rigide ou invariable. Il peut y avoir des "ratés" ou des incohérences dans notre comportement, car l'habitus est influencé par de nombreux facteurs différents, y compris des facteurs individuels et contextuels. De plus, alors que les programmes informatiques sont conçus pour être précis et prévisibles, l'habitus est intrinsèquement flexible et adaptable. En outre, l'habitus n'est pas seulement un mécanisme de reproduction sociale, mais aussi un mécanisme de changement et d'innovation. Il permet aux individus de s'adapter à de nouvelles situations et de développer de nouvelles pratiques et façons de penser. En ce sens, l'habitus est un concept fondamental pour comprendre la dynamique de la vie sociale et la manière dont les individus naviguent dans le monde social.
L'habitus primario si acquisisce nei primi anni di vita, all'interno della famiglia e dell'ambiente sociale di origine. È quindi fortemente influenzato dalla classe sociale, dal livello di istruzione dei genitori, dal sesso e così via. È in questa fase che apprendiamo e interiorizziamo le regole e le norme implicite nel nostro ambiente sociale, che poi diventano una seconda natura. L'habitus primario è considerato il più duraturo e radicato.
La socialisation primaire est le processus par lequel les individus apprennent et intègrent les normes et les valeurs de leur société dès leur plus jeune âge. Cela se fait principalement à travers la famille et l'école. Les individus acquièrent ainsi leur première compréhension du monde, ce qui forme leur habitus primaire. La socialisation secondaire, en revanche, se réfère au processus d'apprentissage qui se produit plus tard dans la vie, lorsque les individus entrent dans de nouveaux environnements sociaux ou adoptent de nouveaux rôles. Cela peut comprendre des contextes tels que le lieu de travail, l'université, ou même des groupes de pairs. Cette socialisation secondaire se superpose et interagit avec l'habitus primaire existant, ajoutant une nouvelle couche de complexité à la manière dont les individus perçoivent et interagissent avec le monde. Il est également important de noter que la socialisation est un processus continu qui se déroule tout au long de la vie. Les individus apprennent et s'adaptent constamment à de nouvelles situations et à de nouveaux environnements, ce qui façonne en permanence leur habitus et leur compréhension du monde.  


L'habitus n'est pas une structure statique, mais est constamment en mouvement et en évolution en réponse aux nouvelles expériences, connaissances et influences. De plus, comme l'habitus est façonné par la socialisation, il peut y avoir des différences générationnelles marquées en raison des variations des influences sociales et culturelles au fil du temps. Les jeunes générations peuvent intégrer dans leur habitus de nouveaux éléments qui ne sont pas présents ou moins prononcés dans l'habitus des générations plus anciennes. Ces différences peuvent parfois conduire à des conflits ou à des malentendus entre les générations. Par exemple, les valeurs des parents peuvent entrer en conflit avec les attitudes plus progressives de leurs enfants, ce qui peut conduire à des tensions. C'est un phénomène que l'on observe souvent en sociologie, où les changements sociaux et culturels à grande échelle se reflètent dans les interactions interpersonnelles et intergénérationnelles. Cela peut se manifester de différentes manières, comme des différences d'opinion sur les questions politiques ou sociales, des différences dans les modes de vie et les comportements, ou même des différences dans l'utilisation de la technologie et des médias.
L'habitus secondario viene acquisito in un secondo momento, di solito durante la scuola, la formazione professionale o altre esperienze che comportano una qualche forma di socializzazione (come l'ingresso in una nuova professione, l'adesione a un'organizzazione, ecc.) Questo habitus può integrare, modificare o addirittura contraddire l'habitus primario, a seconda delle circostanze. Ad esempio, un individuo può sviluppare un habitus scolastico diverso da quello familiare, a seconda dell'influenza degli insegnanti, dei compagni di classe e così via.
Pierre Bourdieu a décrit les mouvements d'habitus en termes de « déclassés » et de « parvenus ». Ces termes se réfèrent à des individus qui ont changé de classe sociale et doivent donc adapter leur habitus à leur nouvelle situation.


* Les "déclassés" désignent ceux qui ont connu une mobilité sociale descendante. Ils peuvent avoir du mal à s'adapter à leur nouvelle situation sociale en raison de la dissonance entre leur habitus (formé dans une classe sociale plus élevée) et leur position sociale actuelle. Ils peuvent continuer à maintenir des comportements, des goûts et des attitudes associés à leur ancienne classe sociale, ce qui peut entraîner des tensions ou des difficultés d'adaptation.
È importante notare che l'habitus non è statico, ma dinamico e adattabile. Gli individui possono cambiare il loro habitus nel corso della vita in risposta a nuove esperienze e a nuovi contesti sociali. Tuttavia, l'habitus primario, essendo il più radicato, tende ad avere un'influenza duratura sulla percezione del mondo e sul comportamento delle persone.
* Les "parvenus", d'autre part, sont ceux qui ont connu une mobilité sociale ascendante. Ils peuvent également rencontrer des défis lors de l'adaptation à leur nouvelle position sociale. Leur habitus, formé dans une classe sociale inférieure, peut ne pas correspondre à leur nouvelle position sociale. Ils peuvent se sentir mal à l'aise ou éprouver un sentiment d'illégitimité dans leur nouvelle classe sociale.


L'habitus reflète également les expériences de classe, car il est formé par la socialisation et les expériences au sein d'une classe sociale particulière. Cela peut inclure des comportements de classe, des goûts, des attitudes, des préférences, etc. Ces habitudes de classe peuvent être reproduites et renforcées par les institutions sociales, contribuant ainsi à la reproduction sociale des inégalités de classe.
Nella teoria di Pierre Bourdieu, l'habitus è una sorta di "programma interno" che guida inconsciamente i nostri pensieri, le nostre percezioni e le nostre azioni. Questa struttura interna è influenzata dalle nostre esperienze passate e dalla socializzazione, e viene costantemente rimodellata e adattata alle nuove situazioni. Tuttavia, sebbene l'habitus possa essere paragonato a un programma informatico in quanto guida il nostro comportamento, è importante notare che, a differenza di un programma informatico, l'habitus non è rigido o invariabile. Possono esserci "passi falsi" o incoerenze nel nostro comportamento, poiché l'habitus è influenzato da molti fattori diversi, compresi quelli individuali e contestuali. Inoltre, mentre i programmi informatici sono progettati per essere precisi e prevedibili, l'habitus è intrinsecamente flessibile e adattabile. Inoltre, l'habitus non è solo un meccanismo di riproduzione sociale, ma anche un meccanismo di cambiamento e innovazione. Permette agli individui di adattarsi a nuove situazioni e di sviluppare nuove pratiche e modi di pensare. In questo senso, l'habitus è un concetto fondamentale per comprendere le dinamiche della vita sociale e il modo in cui gli individui navigano nel mondo sociale.


Pierre Bourdieu a développé l'idée que les habitus de classe sont en conflit les uns avec les autres, ce qui produit et reproduit des inégalités sociales. Dans sa vision, la société est un "champ" où différents groupes (ou classes) sociaux luttent pour le capital économique, culturel et social Selon Bourdieu, chaque classe a son propre habitus, c'est-à-dire un ensemble de dispositions, de préférences et de comportements qui sont socialement inculqués et qui semblent "naturels" ou "évidents" pour les membres de cette classe. L'habitus est donc à la fois le produit de la position sociale d'un individu et le mécanisme par lequel cette position est perpétuée. L'habitus de classe peut être source de conflit car il détermine non seulement les comportements et les attitudes des individus, mais aussi leurs aspirations et leurs attentes. Par exemple, ceux qui détiennent beaucoup de capital culturel (comme une éducation supérieure) peuvent valoriser et aspirer à des choses différentes de ceux qui ont moins de ce capital. Cela peut conduire à des malentendus, des tensions et des conflits entre différentes classes. De plus, Bourdieu suggère que les individus et les groupes sont constamment engagés dans des luttes symboliques pour définir ce qui est valorisé et respecté dans la société. Ces luttes peuvent contribuer à la reproduction des inégalités sociales en renforçant la légitimité de certaines formes de capital sur d'autres. Par exemple, dans une société où le capital culturel est hautement valorisé, ceux qui ont une éducation supérieure peuvent être en mesure de légitimer leur position privilégiée et de dévaluer les compétences et les contributions de ceux qui ont moins d'éducation.
La socializzazione primaria è il processo attraverso il quale gli individui apprendono e integrano le norme e i valori della loro società fin dalla più tenera età. Ciò avviene principalmente attraverso la famiglia e la scuola. In questo modo, gli individui acquisiscono la loro prima comprensione del mondo, che costituisce il loro habitus primario. La socializzazione secondaria, invece, si riferisce al processo di apprendimento che avviene più tardi nella vita, quando gli individui entrano in nuovi ambienti sociali o adottano nuovi ruoli. Questo può includere contesti come il posto di lavoro, l'università o anche i gruppi di pari. Questa socializzazione secondaria si sovrappone e interagisce con l'habitus primario esistente, aggiungendo un nuovo livello di complessità al modo in cui gli individui percepiscono e interagiscono con il mondo. È inoltre importante notare che la socializzazione è un processo continuo che si svolge nel corso della vita. Gli individui imparano e si adattano costantemente a nuove situazioni e ambienti e questo modella costantemente il loro habitus e la loro comprensione del mondo.


== Champ social et conflictualité : entre reproduction et distinction ==
L'habitus non è una struttura statica, ma si modifica ed evolve costantemente in risposta a nuove esperienze, conoscenze e influenze. Inoltre, poiché l'habitus è plasmato dalla socializzazione, possono esserci marcate differenze generazionali dovute alle variazioni delle influenze sociali e culturali nel tempo. Le generazioni più giovani possono incorporare nel loro habitus nuovi elementi che non sono presenti o sono meno pronunciati nell'habitus delle generazioni più anziane. Queste differenze possono talvolta portare a conflitti o incomprensioni tra le generazioni. Ad esempio, i valori dei genitori possono entrare in conflitto con gli atteggiamenti più progressisti dei figli, provocando tensioni. Si tratta di un fenomeno spesso osservato in sociologia, dove i cambiamenti sociali e culturali su larga scala si riflettono nelle interazioni interpersonali e intergenerazionali. Questo fenomeno può manifestarsi in modi diversi, come ad esempio differenze di opinione su questioni politiche o sociali, differenze di stili di vita e di comportamento, o anche differenze nell'uso della tecnologia e dei media.
{{citation|On peut ainsi représenter le monde social sous la forme d’un espace (à plusieurs dimensions) construit sur la base de principes de différenciation ou de distribution constitués par l’ensemble des propriétés agissantes dans l’univers social considéré. Les agents et les groupes d’agents sont ainsi définis par leurs positions relatives dans cet espace.}}<ref>Bourdieu, P. (1984). Espace social et genèse des "classes". Actes De La Recherche En Sciences Sociales, 52(1), 3-14. doi:10.3406/arss.1984.3327</ref>


Cette citation de Pierre Bourdieu est une excellente représentation de sa vision de la société en tant qu'espace social, structuré autour de différents types de capital - économique, culturel et social. Dans cet espace, les individus et les groupes se positionnent en fonction de leurs différentes ressources ou propriétés, qui définissent leur place dans le champ social. En d'autres termes, l'espace social de Bourdieu est un ensemble de positions structurées dans un champ donné, où chaque position est déterminée par la quantité et le type de capital que possèdent les individus ou les groupes. Ces positions sont relatives, ce qui signifie qu'elles sont définies par rapport aux autres positions dans le champ. Par exemple, dans le champ de l'éducation, une personne ayant un doctorat occupe une position plus élevée que celle ayant uniquement un baccalauréat, en raison de la plus grande quantité de capital culturel (c'est-à-dire l'éducation) que possède la personne titulaire d'un doctorat. Dans cette perspective, les luttes sociales sont vues comme des luttes pour le changement de position dans cet espace social, par l'acquisition ou la conversion de différents types de capital. Les inégalités sociales sont ainsi perçues comme le produit de la distribution inégale de ces différentes formes de capital.  
Pierre Bourdieu ha descritto i movimenti dell'habitus in termini di "déclassés" e "parvenus". Questi termini si riferiscono a individui che hanno cambiato classe sociale e devono quindi adattare il loro habitus alla nuova situazione.


Pour Pierre Bourdieu, l'espace social est un système dynamique et complexe, qui est structuré par la répartition de différents types de "capital" possédés par les individus ou les groupes. Ces capitaux peuvent être économiques (richesse, possessions), culturels (éducation, compétences, connaissances) ou sociaux (relations, réseaux). La position d'un individu ou d'un groupe dans cet espace social est déterminée par la quantité et le type de capital qu'il possède. Les différentes positions dans l'espace social sont relatives les unes aux autres, ce qui signifie que la position d'un individu ou d'un groupe est définie par rapport aux positions des autres. Il est important de noter que cet espace social est en constante évolution. Les individus et les groupes peuvent changer de position en acquérant ou en perdant du capital. De même, les principes qui régissent la distribution du capital peuvent changer avec le temps, en fonction des changements sociaux, économiques et culturels. C'est ce que Bourdieu entend par "conjontures" - les conditions spécifiques d'une période donnée qui influencent la structure de l'espace social.  
* Declassati" si riferisce a coloro che hanno sperimentato una mobilità sociale verso il basso. Possono avere difficoltà ad adattarsi alla nuova situazione sociale a causa della dissonanza tra il loro habitus (formatosi in una classe sociale superiore) e la loro attuale posizione sociale. Possono continuare a mantenere comportamenti, gusti e atteggiamenti associati alla loro precedente classe sociale, il che può portare a tensioni o difficoltà di adattamento.
* I "parvenus", invece, sono coloro che hanno sperimentato una mobilità sociale ascendente. Anche loro possono incontrare difficoltà nell'adattarsi alla loro nuova posizione sociale. Il loro habitus, formatosi in una classe sociale inferiore, potrebbe non corrispondere alla loro nuova posizione sociale. Possono sentirsi a disagio o illegittimi nella loro nuova classe sociale.


Pierre Bourdieu a formulé la "théorie des capitaux" pour expliquer comment les individus et les groupes sociaux se positionnent et interagissent dans l'espace social. Selon Bourdieu, chaque individu ou groupe social dispose d'une certaine quantité de différents types de capitaux, qui sont utilisés pour maintenir ou améliorer leur position dans la société. Ces capitaux comprennent le capital économique, culturel, social et symbolique. Chaque type de capital joue un rôle crucial dans la détermination de la position d'un individu ou d'un groupe dans l'espace social.  
L'habitus riflette anche le esperienze di classe, in quanto è formato dalla socializzazione e dalle esperienze all'interno di una particolare classe sociale. Può includere comportamenti, gusti, atteggiamenti, preferenze e così via. Queste abitudini di classe possono essere riprodotte e rafforzate dalle istituzioni sociali, contribuendo così alla riproduzione sociale delle disuguaglianze di classe.


* Le capital humain renvoie à la somme des compétences, des connaissances et des expériences d'un individu. Il est souvent associé à l'éducation et à la formation, mais il comprend également des compétences non formelles et de l'expérience acquise par le travail ou d'autres activités.
Pierre Bourdieu ha sviluppato l'idea che gli habitus di classe siano in conflitto tra loro, producendo e riproducendo disuguaglianze sociali. Secondo Bourdieu, ogni classe ha il suo habitus, cioè un insieme di disposizioni, preferenze e comportamenti socialmente inculcati che sembrano "naturali" o "ovvi" ai membri di quella classe. L'habitus è quindi sia il prodotto della posizione sociale di un individuo sia il meccanismo con cui tale posizione viene perpetuata. L'habitus di classe può essere fonte di conflitto perché determina non solo il comportamento e gli atteggiamenti delle persone, ma anche le loro aspirazioni e aspettative. Ad esempio, chi dispone di molto capitale culturale (come l'istruzione superiore) può valutare e aspirare a cose diverse da chi ne ha meno. Questo può portare a incomprensioni, tensioni e conflitti tra classi diverse. Inoltre, Bourdieu suggerisce che gli individui e i gruppi sono costantemente impegnati in lotte simboliche per definire ciò che è valutato e rispettato nella società. Queste lotte possono contribuire alla riproduzione delle disuguaglianze sociali, rafforzando la legittimità di alcune forme di capitale rispetto ad altre. Ad esempio, in una società in cui il capitale culturale è molto apprezzato, chi ha un'istruzione superiore può essere in grado di legittimare la propria posizione privilegiata e svalutare le competenze e i contributi di chi ha un'istruzione inferiore.
* Le capital économique est le capital financier et matériel, comprenant tout ce qui peut être mesuré en termes monétaires.
* Le capital culturel se réfère à la connaissance des normes, des valeurs et des compétences de la culture dominante. Il comprend la connaissance des arts, de la littérature, des manières et des normes de comportement et de discours acceptables dans une société donnée.
* Le capital social fait référence aux réseaux et aux connexions qu'un individu peut avoir. Il s'agit des relations de confiance, de l'appartenance à des groupes ou des réseaux, qui peuvent être utilisés pour obtenir des ressources et des avantages.
* Le capital symbolique est une forme de reconnaissance sociale, d'honneur ou de prestige. Il est souvent lié à la possession des autres types de capitaux, car la possession de capital économique, culturel ou social peut souvent conduire à une plus grande reconnaissance et prestige dans la société.


Ces différents types de capital ne sont pas mutuellement exclusifs et ils interagissent souvent les uns avec les autres. Ces différentes formes de capitaux interagissent et peuvent souvent être converties les unes en les autres. Par exemple, une personne peut utiliser son capital économique (richesse) pour acquérir du capital culturel (éducation). De même, une personne qui possède beaucoup de capital social (relations) peut être en mesure d'acquérir du capital économique (en trouvant un emploi bien rémunéré grâce à ses connexions, par exemple).
== Campo sociale e conflitto: tra riproduzione e distinzione ==
"Il mondo sociale può quindi essere rappresentato sotto forma di uno spazio (multidimensionale) costruito sulla base di principi di differenziazione o distribuzione costituiti dall'insieme delle proprietà che operano nell'universo sociale in esame. Gli agenti e i gruppi di agenti sono quindi definiti dalle loro posizioni relative in questo spazio".<ref>Bourdieu, P. (1984). Espace social et genèse des "classes". Actes De La Recherche En Sciences Sociales, 52(1), 3-14. doi:10.3406/arss.1984.3327</ref>


La théorie des capitaux de Bourdieu permet d'expliquer la manière dont les individus et les groupes se positionnent dans la société selon deux critères principaux : la hiérarchisation et la distinction.
Questa citazione di Pierre Bourdieu è un'eccellente rappresentazione della sua visione della società come spazio sociale, strutturato intorno a diversi tipi di capitale - economico, culturale e sociale. All'interno di questo spazio, gli individui e i gruppi si posizionano in base alle loro diverse risorse o proprietà, che definiscono il loro posto nel campo sociale. In altre parole, lo spazio sociale di Bourdieu è un insieme di posizioni strutturate all'interno di un determinato campo, dove ogni posizione è determinata dalla quantità e dal tipo di capitale che gli individui o i gruppi possiedono. Queste posizioni sono relative, cioè sono definite in relazione ad altre posizioni nel campo. Ad esempio, nel campo dell'istruzione, una persona con un dottorato occupa una posizione più elevata rispetto a chi ha solo una laurea, a causa della maggiore quantità di capitale culturale (cioè l'istruzione) che la persona con un dottorato possiede. Da questa prospettiva, le lotte sociali sono viste come lotte per cambiare la propria posizione in questo spazio sociale, attraverso l'acquisizione o la conversione di diversi tipi di capitale. Le disuguaglianze sociali sono quindi viste come il prodotto della distribuzione ineguale di queste diverse forme di capitale.  


# Hiérarchisation : Le volume total du capital détenu par une personne ou un groupe détermine largement leur position dans l'ordre social. Plus une personne ou un groupe possède de capital (qu'il soit économique, culturel, social ou symbolique), plus sa position dans la hiérarchie sociale est élevée.
Per Pierre Bourdieu, lo spazio sociale è un sistema dinamico e complesso, strutturato dalla distribuzione di diversi tipi di "capitale" posseduti da individui o gruppi. Questo capitale può essere economico (ricchezza, beni), culturale (istruzione, competenze, conoscenze) o sociale (relazioni, reti). La posizione di un individuo o di un gruppo in questo spazio sociale è determinata dalla quantità e dal tipo di capitale che possiede. Le diverse posizioni nello spazio sociale sono relative l'una all'altra, il che significa che la posizione di un individuo o di un gruppo è definita in relazione alle posizioni degli altri. È importante notare che questo spazio sociale è in continua evoluzione. Individui e gruppi possono cambiare la loro posizione acquisendo o perdendo capitale. Allo stesso modo, i principi che regolano la distribuzione del capitale possono cambiare nel tempo, in risposta ai cambiamenti sociali, economici e culturali. Questo è ciò che Bourdieu intende per "congiunture": le condizioni specifiche di un determinato periodo che influenzano la struttura dello spazio sociale.
# Distinction : La structure du capital, c'est-à-dire la distribution relative des différents types de capitaux, joue également un rôle important. Par exemple, certaines personnes ou groupes peuvent avoir beaucoup de capital économique mais peu de capital culturel, tandis que d'autres peuvent avoir beaucoup de capital culturel mais peu de capital économique. Ces différences dans la structure du capital peuvent conduire à des différences dans les modes de vie, les goûts, les préférences et les comportements, créant ainsi des distinctions entre différents groupes sociaux.


C'est pourquoi Bourdieu considère que la société est un espace de positions sociales différentes qui sont constamment en jeu et en compétition. Chaque individu ou groupe social utilise ses capitaux pour maintenir ou améliorer sa position dans l'espace social.[[Fichier:Espace social de Bourdieu.svg.png|thumb|center|600x600px|néant]]
Pierre Bourdieu ha formulato la "teoria del capitale" per spiegare come gli individui e i gruppi sociali si posizionano e interagiscono nello spazio sociale. Secondo Bourdieu, ogni individuo o gruppo sociale possiede una certa quantità di diversi tipi di capitale, che vengono utilizzati per mantenere o migliorare la propria posizione nella società. Questi includono il capitale economico, culturale, sociale e simbolico. Ogni tipo di capitale gioca un ruolo cruciale nel determinare la posizione di un individuo o di un gruppo nello spazio sociale.  


== Bilan de la pensée bourdieusienne ==
* Il capitale umano si riferisce alla somma delle competenze, delle conoscenze e dell'esperienza di un individuo. È spesso associato all'istruzione e alla formazione, ma comprende anche le competenze non formali e l'esperienza acquisita attraverso il lavoro o altre attività.
Pour Bourdieu, la société est un espace de lutte, de concurrence et de conflit. Ces conflits n'impliquent pas nécessairement une violence physique ou ouverte, mais plutôt une compétition pour les ressources, le pouvoir, le prestige, la reconnaissance, etc. Les agents sociaux cherchent à maintenir ou à améliorer leur position dans le champ social en utilisant les différents types de capitaux dont ils disposent. Par exemple, ils peuvent utiliser leur capital économique pour acquérir du capital culturel (par exemple, en payant une éducation privée de qualité pour leurs enfants), ou utiliser leur capital social pour obtenir du capital économique (par exemple, en utilisant leurs relations pour obtenir un emploi bien rémunéré). De plus, les capitaux peuvent être utilisés pour exclure d'autres personnes ou groupes de certaines positions ou avantages sociaux. Par exemple, les personnes ayant un haut niveau de capital culturel peuvent utiliser cette ressource pour dévaloriser les goûts et les préférences de ceux qui ont moins de capital culturel, créant ainsi des distinctions sociales. Enfin, il est important de noter que les différents types de capitaux ne sont pas toujours parfaitement alignés ou compatibles. Par exemple, une personne peut avoir beaucoup de capital économique mais peu de capital culturel, ou vice versa. Cela peut conduire à des tensions ou des contradictions au sein de la structure sociale.
* Il capitale economico è il capitale finanziario e fisico, che comprende tutto ciò che può essere misurato in termini monetari.
* Il capitale culturale si riferisce alla conoscenza delle norme, dei valori e delle competenze della cultura dominante. Include la conoscenza delle arti, della letteratura, delle maniere e delle norme di comportamento e di discorso accettabili in una determinata società.
Pierre Bourdieu a élaboré une théorie sociologique qui cherche à dépasser la dichotomie classique entre le marxisme et l'approche fonctionnaliste ou structuraliste. Au lieu de cela, il propose une vision plus nuancée de la stratification sociale qui prend en compte plusieurs types de capitaux, pas seulement le capital économique. Dans la théorie de Bourdieu, le capital économique est certes important, mais il n'est pas le seul facteur déterminant de la position sociale d'un individu. Le capital culturel et le capital social jouent également un rôle majeur. Le capital culturel, par exemple, peut se manifester sous la forme de compétences linguistiques, de diplômes universitaires ou de la connaissance de certaines formes d'art ou de musique. Le capital social, quant à lui, peut se manifester par des relations personnelles, des réseaux de connaissances, etc. La hiérarchisation est un processus par lequel certains groupes sociaux sont classés au-dessus d'autres en fonction de la quantité de capital qu'ils possèdent. La distinction, en revanche, concerne la manière dont le capital est réparti ou structuré. Par exemple, une personne peut avoir une grande quantité de capital économique, mais peu de capital culturel, et vice versa. Le monde social est un champ d’antagonismes et de processus de différenciation, c’est aussi un marché dans lequel on peut jouer. Chacun joue de ses possibilités pour accroitre son capital ou empêcher les autres d’en acquérir. L’enjeu est d’accumuler. Les agents sociaux cherchent toujours à maintenir ou à accroitre le volume de leur capital et donc à maintenir ou à améliorer leur position sociale, d'autre part, les mécanismes de conservation de l’ordre social prédominent en raison de l’importance des stratégies de reproductions.  
* Il capitale sociale si riferisce alle reti e alle connessioni che un individuo può avere. Si tratta di relazioni di fiducia, appartenenza a gruppi o reti, che possono essere utilizzate per ottenere risorse e vantaggi.
* Il capitale simbolico è una forma di riconoscimento sociale, onore o prestigio. È spesso legato al possesso di altri tipi di capitale, poiché il possesso di capitale economico, culturale o sociale può spesso portare a un maggiore riconoscimento e prestigio nella società.
L'analyse de Pierre Bourdieu peut être considérée comme post-marxiste dans le sens où elle cherche à dépasser certaines limitations du marxisme traditionnel tout en continuant à se concentrer sur les questions de pouvoir et de lutte de classes. Le marxisme traditionnel se concentre principalement sur le capital économique (c'est-à-dire les ressources financières et matérielles) comme le principal déterminant de la position sociale et du pouvoir. Selon cette perspective, la classe sociale d'un individu est déterminée par sa position dans les relations de production (par exemple, s'il est un travailleur salarié, un propriétaire de capital, etc.). Bourdieu, cependant, reconnaît que le pouvoir et la domination ne sont pas uniquement basés sur le capital économique. Il introduit les concepts de capital culturel et de capital social comme des formes de pouvoir qui sont également importantes dans la détermination de la position sociale d'un individu. Le capital culturel comprend des choses comme l'éducation, les compétences linguistiques, et la familiarité avec les formes de culture dominantes. Le capital social, d'autre part, comprend des choses comme les relations personnelles, les réseaux de connaissances, et l'appartenance à certains groupes sociaux. Ainsi, bien que Bourdieu s'inspire du marxisme dans son accent sur les structures de pouvoir et de domination, son approche est plus complexe et multidimensionnelle. Il reconnaît que la position sociale d'un individu n'est pas uniquement déterminée par sa position dans l'économie, mais aussi par sa possession de capital culturel et social. C'est pourquoi on peut dire que Bourdieu développe une analyse post-marxiste.  


Chaque classe est caractérisée par la quantité et le type de capital qu'elle détient.  
Questi diversi tipi di capitale non si escludono a vicenda e spesso interagiscono tra loro. Queste diverse forme di capitale interagiscono e spesso possono essere convertite l'una nell'altra. Ad esempio, una persona può utilizzare il proprio capitale economico (ricchezza) per acquisire capitale culturale (istruzione). Allo stesso modo, una persona che possiede molto capitale sociale (relazioni) può essere in grado di acquisire capitale economico (trovando un lavoro ben retribuito grazie alle sue conoscenze, ad esempio).


# La classe dominante possède un capital économique et culturel abondant. Les membres de cette classe ont souvent une éducation élevée et occupent des postes de pouvoir dans la société. Cependant, il peut y avoir des tensions au sein de cette classe selon la nature du capital qui prédomine (économique ou culturel).
La teoria del capitale di Bourdieu spiega come gli individui e i gruppi si posizionano nella società secondo due criteri principali: la gerarchizzazione e la distinzione.
# La petite bourgeoisie est définie par sa position intermédiaire dans la structure sociale. Les membres de cette classe ont généralement un certain niveau d'éducation et d'emploi stable, mais ils n'ont pas le même niveau de richesse ou de pouvoir que la classe dominante. Ils peuvent aspirer à une ascension sociale, et cette aspiration peut parfois créer des tensions et des contradictions.
# Les classes populaires, quant à elles, sont caractérisées par un manque de capital économique et culturel. Les membres de ces classes peuvent avoir du mal à accéder à l'éducation et aux opportunités économiques, et ils sont souvent marginalisés ou exclus des positions de pouvoir dans la société.


Il est important de noter que, selon Bourdieu, la position de classe d'un individu n'est pas simplement une question de revenu ou de richesse, mais dépend également de facteurs tels que l'éducation, le statut social et les réseaux de relations.
* Gerarchizzazione: il volume totale del capitale detenuto da un individuo o da un gruppo determina in larga misura la sua posizione nell'ordine sociale. Più capitale possiede una persona o un gruppo (economico, culturale, sociale o simbolico), più alta è la sua posizione nella gerarchia sociale.
* Distinzione: anche la struttura del capitale, cioè la distribuzione relativa dei diversi tipi di capitale, gioca un ruolo importante. Ad esempio, alcuni individui o gruppi possono avere molto capitale economico ma poco capitale culturale, mentre altri possono avere molto capitale culturale ma poco capitale economico. Queste differenze nella struttura del capitale possono portare a differenze negli stili di vita, nei gusti, nelle preferenze e nei comportamenti, creando distinzioni tra i diversi gruppi sociali.


La position des agents sociaux dans un champ donné, qu'il s'agisse de la politique, de l'éducation, de l'art, etc., est influencée par leur position dans l'espace social plus large. Cette position est déterminée par la quantité et le type de capital qu'ils possèdent. Dans ce contexte, Bourdieu a mis en évidence que les agents sociaux mettent en œuvre des stratégies pour conserver ou augmenter leur capital. Par exemple, ils peuvent chercher à acquérir davantage de capital économique par le biais de l'éducation ou de l'investissement, ou à augmenter leur capital culturel en se cultivant et en se familiarisant avec les arts et les sciences. La notion de reproduction sociale est également centrale dans l'œuvre de Bourdieu. Il soutient que les classes sociales tendent à se reproduire de génération en génération, en grande partie grâce à la transmission du capital. Par exemple, les enfants de la classe dominante ont souvent accès à une éducation de haute qualité et à un réseau social influent, ce qui leur permet d'acquérir un capital économique et culturel important et de maintenir la position de leur famille dans la hiérarchie sociale. En revanche, les enfants des classes populaires ont souvent moins accès à ces ressources, ce qui rend plus difficile leur mobilité sociale. C'est pourquoi Bourdieu a été un critique mordant des systèmes sociaux qui favorisent cette reproduction sociale et perpétuent les inégalités de classe.
Per questo Bourdieu vede la società come uno spazio di posizioni sociali diverse che sono costantemente in gioco e in competizione. Ogni individuo o gruppo sociale utilizza il proprio capitale per mantenere o migliorare la propria posizione nello spazio sociale.[[Fichier:Espace social de Bourdieu.svg.png|thumb|center|600x600px|néant]]


Pierre Bourdieu a décrit plusieurs stratégies d'investissement que les individus et les familles peuvent utiliser pour conserver ou augmenter leur capital. Voici une brève description de chacune :
== Une revue de la pensée bourdieusienne ==
Per Bourdieu, la società è uno spazio di lotta, competizione e conflitto. Questi conflitti non implicano necessariamente la violenza fisica o aperta, ma piuttosto la competizione per le risorse, il potere, il prestigio, il riconoscimento e così via. Gli agenti sociali cercano di mantenere o migliorare la propria posizione nel campo sociale utilizzando i diversi tipi di capitale a loro disposizione. Ad esempio, possono usare il loro capitale economico per acquisire capitale culturale (ad esempio, pagando un'istruzione privata di qualità per i loro figli), o usare il loro capitale sociale per ottenere capitale economico (ad esempio, usando le loro conoscenze per ottenere un lavoro ben pagato). Inoltre, il capitale può essere utilizzato per escludere altre persone o gruppi da determinate posizioni o benefici sociali. Ad esempio, le persone con un alto livello di capitale culturale possono usare questa risorsa per svalutare i gusti e le preferenze di chi ha un capitale culturale inferiore, creando così delle distinzioni sociali. Infine, è importante notare che i diversi tipi di capitale non sono sempre perfettamente allineati o compatibili. Ad esempio, una persona può avere molto capitale economico ma poco capitale culturale, o viceversa. Questo può portare a tensioni o contraddizioni all'interno della struttura sociale.  


# Stratégies d'investissement biologique : Il s'agit des efforts déployés pour améliorer et préserver la santé et la vitalité physiques. Cela pourrait comprendre des choses comme l'attention portée à l'alimentation, l'exercice physique, les soins médicaux, etc. Ces stratégies peuvent améliorer le "capital corporel" d'un individu.
Pierre Bourdieu ha sviluppato una teoria sociologica che cerca di superare la classica dicotomia tra marxismo e approccio funzionalista o strutturalista. Propone invece una visione più sfumata della stratificazione sociale che prende in considerazione diversi tipi di capitale, non solo quello economico. Nella teoria di Bourdieu, il capitale economico è certamente importante, ma non è l'unico fattore che determina la posizione sociale di un individuo. Anche il capitale culturale e il capitale sociale svolgono un ruolo importante. Il capitale culturale, ad esempio, può assumere la forma di competenze linguistiche, titoli universitari o conoscenza di determinate forme d'arte o di musica. Il capitale sociale, invece, può assumere la forma di relazioni personali, reti di conoscenze e così via. La gerarchizzazione è un processo in cui alcuni gruppi sociali vengono classificati al di sopra di altri in base alla quantità di capitale che possiedono. La distinzione, invece, riguarda il modo in cui il capitale è distribuito o strutturato. Ad esempio, una persona può avere molto capitale economico, ma poco capitale culturale e viceversa. Il mondo sociale è un campo di antagonismi e processi di differenziazione; è anche un mercato in cui le persone possono giocare. Ognuno sfrutta le proprie opportunità per aumentare il proprio capitale o per impedire agli altri di acquisirlo. La sfida è accumulare. Gli agenti sociali cercano sempre di mantenere o aumentare il volume del loro capitale e quindi di mantenere o migliorare la loro posizione sociale. D'altra parte, i meccanismi di conservazione dell'ordine sociale predominano a causa dell'importanza delle strategie di riproduzione.
# Stratégies successorales (mariage) : Bourdieu souligne que le mariage a souvent été utilisé comme moyen d'échange ou d'acquisition de capital, qu'il soit économique, culturel ou social. Les mariages peuvent être utilisés pour créer ou renforcer les liens sociaux, acquérir du capital économique ou augmenter le prestige et la reconnaissance sociale.
# Stratégies éducatives : Ces stratégies concernent l'investissement dans l'éducation pour acquérir du capital culturel. Cela peut comprendre des choix tels que le type d'établissement scolaire à fréquenter, les matières à étudier, etc.
# Stratégies économiques : Ces stratégies concernent directement l'acquisition et la préservation du capital économique. Elles peuvent comprendre des décisions concernant l'épargne, l'investissement, l'emploi, etc.
# Stratégies symboliques : Il s'agit des efforts déployés pour acquérir et maintenir du capital symbolique, qui est lié à la reconnaissance, au prestige et à l'honneur. Cela pourrait comprendre des choses comme l'adhésion à certaines organisations, la participation à des activités prestigieuses, etc.


L'efficacité des stratégies de reproduction dépend fortement des ressources disponibles pour les agents, qui peuvent varier en fonction de l'évolution structurelle de la société. Par exemple, l'accès à une éducation de qualité, à un emploi bien rémunéré, à des soins de santé abordables et de qualité, etc., peut avoir une incidence majeure sur la capacité d'un individu à conserver ou à améliorer sa position sociale. De plus, il y a souvent une tension dans la société entre les forces de conservation, qui cherchent à maintenir l'ordre social existant, et les forces de changement, qui cherchent à le transformer. Cette tension peut être source de conflit, mais elle peut aussi stimuler le progrès et l'évolution sociale. Il est également important de noter que, même si les stratégies de reproduction peuvent être efficaces pour maintenir l'ordre social existant, elles peuvent aussi contribuer à la perpétuation des inégalités sociales. C'est pourquoi Bourdieu et d'autres sociologues ont souligné la nécessité d'une critique sociale et d'un changement structurel pour aborder les causes profondes de ces inégalités.
L'analisi di Pierre Bourdieu può essere considerata post-marxista, nel senso che cerca di superare alcuni limiti del marxismo tradizionale, pur continuando a concentrarsi sulle questioni del potere e della lotta di classe. Il marxismo tradizionale si concentra principalmente sul capitale economico (cioè sulle risorse finanziarie e materiali) come principale determinante della posizione sociale e del potere. Secondo questa prospettiva, la classe sociale di un individuo è determinata dalla sua posizione nei rapporti di produzione (ad esempio, se è un salariato, un proprietario di capitale, ecc.) Bourdieu, tuttavia, riconosce che il potere e la dominazione non si basano esclusivamente sul capitale economico. Introduce i concetti di capitale culturale e capitale sociale come forme di potere che sono altrettanto importanti nel determinare la posizione sociale di un individuo. Il capitale culturale comprende elementi come l'istruzione, le competenze linguistiche e la familiarità con le forme di cultura dominanti. Il capitale sociale, invece, comprende elementi come le relazioni personali, le reti di conoscenze e l'appartenenza a determinati gruppi sociali. Sebbene Bourdieu si ispiri al marxismo per quanto riguarda le strutture di potere e di dominazione, il suo approccio è più complesso e multidimensionale. Riconosce che la posizione sociale di un individuo è determinata non solo dalla sua posizione nell'economia, ma anche dal suo possesso di capitale culturale e sociale. Per questo si può dire che Bourdieu sviluppi un'analisi post-marxista.  


== Le pouvoir politique ==
Ogni classe è caratterizzata dalla quantità e dal tipo di capitale che possiede.  
Le pouvoir politique se caractérise par le concept de « '''dépossession''' » . La notion de "dépossession" dans l'analyse de Bourdieu du pouvoir politique est liée à son concept de champ. Un champ est un espace social de compétition dans lequel les individus ou institutions luttent pour le contrôle des ressources spécifiques, ou le "capital", qui est valorisé dans ce domaine particulier.


Dans le champ politique, la dépossession peut se référer à plusieurs phénomènes :
# La classe dominante possiede un abbondante capitale economico e culturale. I membri di questa classe sono spesso altamente istruiti e occupano posizioni di potere nella società. Tuttavia, possono esserci tensioni all'interno di questa classe a seconda della natura del capitale che predomina (economico o culturale).
# La piccola borghesia è definita dalla sua posizione intermedia nella struttura sociale. I membri di questa classe hanno generalmente un certo livello di istruzione e un impiego stabile, ma non hanno lo stesso livello di ricchezza o di potere della classe dominante. Possono aspirare all'avanzamento sociale e questa aspirazione può talvolta creare tensioni e contraddizioni.
# Le classi lavoratrici, invece, sono caratterizzate da una mancanza di capitale economico e culturale. I membri di queste classi possono avere difficoltà ad accedere all'istruzione e alle opportunità economiche e sono spesso emarginati o esclusi dalle posizioni di potere nella società.


# L'exclusion de certaines personnes ou groupes du pouvoir politique : C'est le sens le plus évident de la dépossession. Par exemple, les personnes qui n'ont pas le droit de vote ou qui sont marginalisées dans le système politique sont "dépossédées" de leur capacité à participer pleinement à la vie politique.
È importante notare che, secondo Bourdieu, la posizione di classe di un individuo non è semplicemente una questione di reddito o ricchezza, ma dipende anche da fattori come l'istruzione, lo status sociale e le reti di relazioni.
# La perte de contrôle sur la politique par ceux qui sont censés être en charge : Les politiciens eux-mêmes peuvent se sentir "dépossédés" s'ils estiment qu'ils n'ont pas réellement le contrôle sur les décisions politiques, soit parce qu'ils sont limités par des forces extérieures (comme les lobbys ou l'opinion publique), soit parce qu'ils sont pris dans des dynamiques de pouvoir à l'intérieur de leur propre parti ou organisation.
# La séparation entre les citoyens et la politique : Dans une perspective plus large, Bourdieu a également parlé de la dépossession en termes de la distance croissante entre les citoyens ordinaires et le monde de la politique, qui peut se manifester par un sentiment d'aliénation ou de cynisme envers la politique.


Ces formes de dépossession ne sont pas mutuellement exclusives et peuvent souvent se renforcer mutuellement.{{citation bloc|Le champ de production politique est le lieu, inaccessible au profane, où se fabriquent, dans la concurrence entre professionnels qui s’y trouvent engagés, des formes de perception et d’expression politiquement agissantes et légitimes qui sont offertes aux citoyens ordinaires, réduits au statut de consommateur.}}
La posizione degli agenti sociali in un determinato campo, sia esso la politica, l'istruzione, l'arte, ecc. è influenzata dalla loro posizione nel più ampio spazio sociale. Questa posizione è determinata dalla quantità e dal tipo di capitale che possiedono. In questo contesto, Bourdieu ha dimostrato che gli agenti sociali utilizzano strategie per mantenere o aumentare il proprio capitale. Ad esempio, possono cercare di acquisire più capitale economico attraverso l'istruzione o gli investimenti, o di aumentare il loro capitale culturale coltivando se stessi e familiarizzando con le arti e le scienze. Anche la nozione di riproduzione sociale è centrale nel lavoro di Bourdieu. Egli sostiene che le classi sociali tendono a riprodursi di generazione in generazione, soprattutto attraverso la trasmissione del capitale. Ad esempio, i figli della classe dominante hanno spesso accesso a un'istruzione di alta qualità e a una rete sociale influente, che consente loro di acquisire un capitale economico e culturale significativo e di mantenere la posizione della famiglia nella gerarchia sociale. Al contrario, i figli delle classi popolari hanno spesso meno accesso a queste risorse, rendendo più difficile la loro mobilità sociale. Per questo motivo Bourdieu è stato un critico pungente dei sistemi sociali che incoraggiano questa riproduzione sociale e perpetuano le disuguaglianze di classe.


Cette citation de Bourdieu illustre bien son concept de "champ" et de la manière dont il s'applique à la politique. Selon lui, le champ politique est un espace social spécifique, occupé par des "professionnels" de la politique - c'est-à-dire des politiciens, des stratèges, des conseillers, des lobbyistes, etc. Ces acteurs sont en compétition pour le contrôle des ressources politiques et pour définir la manière dont les questions politiques sont perçues et discutées. Dans le même temps, Bourdieu souligne que le champ politique est "inaccessible au profane". Par là, il entend que les citoyens ordinaires sont souvent tenus à l'écart du processus politique, réduits au rôle de spectateurs ou de consommateurs de la politique plutôt qu'à celui d'acteurs actifs. Ils sont invités à accepter les termes du débat politique tels qu'ils sont définis par les professionnels de la politique, plutôt qu'à participer à leur définition. C'est là que la notion de "dépossession" entre en jeu. Les citoyens ordinaires peuvent se sentir "dépossédés" de leur capacité à influencer le processus politique, soit parce qu'ils sont exclus de la prise de décision, soit parce qu'ils se sentent incapables de comprendre ou de naviguer dans le monde complexe de la politique.
Pierre Bourdieu ha descritto diverse strategie di investimento che gli individui e le famiglie possono utilizzare per preservare o aumentare il proprio capitale. Ecco una breve descrizione di ciascuna di esse:
Bourdieu soutenait que le champ politique, comme tous les champs sociaux, est structuré autour de certaines formes de capital spécifiques. Dans le cas de la politique, cela pourrait inclure le capital social (relations, réseaux), le capital culturel (connaissances, compétences, éducation), et parfois le capital économique. Cela signifie que pour entrer dans le champ politique et réussir en son sein, il faut accumuler ces formes de capital et les utiliser pour naviguer dans le champ. Cela nécessite un certain type d'habitus - un ensemble de dispositions, de comportements et de modes de pensée acquis par l'expérience sociale - qui est à la fois produit par et adapté au champ politique. Dans ce contexte, l'habitus politique serait caractérisé par des compétences telles que la capacité à parler en public, à débattre, à négocier, à comprendre des problèmes complexes, à mobiliser des soutiens, etc. Ceux qui possèdent cet habitus sont donc mieux équipés pour réussir en politique. En outre, Bourdieu soutenait que le champ politique fonctionne également comme un marché, où les politiciens cherchent à "vendre" leurs idées et leurs programmes aux électeurs. Dans ce marché, les électeurs sont souvent traités comme des consommateurs, et les politiciens cherchent à les fidéliser en leur proposant des produits politiques qui répondent à leurs besoins et à leurs préférences. Cependant, cette vision de la politique peut également entraîner l'exclusion et la marginalisation de ceux qui n'ont pas accès aux formes de capital nécessaires pour participer pleinement à la politique, y compris les plus pauvres et les plus marginalisés. Cela peut conduire à une concentration du pouvoir politique entre les mains d'une élite, et à un sentiment d'impuissance et de dépossession parmi les citoyens ordinaires.
On distingue deux caractéristiques, à savoir qu'il y a un divorce sociétal et que la politique devient un « jeu » ce qui fait qu'il y a une solidarité de fait entre les initiés politiques.


Pierre Bourdieu identifie ces deux types de capital politique comme étant essentiels à la réussite dans le champ politique.
# Strategie di investimento biologico: si tratta di sforzi per migliorare e preservare la salute fisica e la vitalità. Si tratta di sforzi per migliorare e preservare la salute fisica e la vitalità, come ad esempio l'attenzione alla dieta, l'esercizio fisico, le cure mediche, ecc. Queste strategie possono migliorare il "capitale corporeo" di un individuo.
# Strategie di eredità (matrimonio): Bourdieu sottolinea che il matrimonio è stato spesso utilizzato come mezzo per scambiare o acquisire capitale, sia esso economico, culturale o sociale. I matrimoni possono essere utilizzati per creare o rafforzare i legami sociali, acquisire capitale economico o aumentare il prestigio e il riconoscimento sociale.
# Strategie educative: si tratta di investire nell'istruzione per acquisire capitale culturale. Possono includere scelte come il tipo di scuola da frequentare, le materie da studiare, ecc.
# Strategie economiche: queste strategie riguardano direttamente l'acquisizione e la conservazione del capitale economico. Possono includere decisioni sui risparmi, sugli investimenti, sull'occupazione, ecc.
# Strategie simboliche: si tratta di sforzi per acquisire e mantenere il capitale simbolico, che è legato al riconoscimento, al prestigio e all'onore. Possono includere l'appartenenza a determinate organizzazioni, la partecipazione ad attività prestigiose, ecc.


# Le capital personnel de notoriété : il s'agit de la reconnaissance et de la visibilité que reçoit un individu au sein du champ politique. Cela peut être le produit de son histoire personnelle, de ses réalisations, de sa réputation, de sa présence médiatique, etc. Il est important de noter que la notoriété peut être positive ou négative, et qu'elle peut varier en fonction du contexte et des perceptions du public.
L'efficacia delle strategie riproduttive dipende fortemente dalle risorse a disposizione degli agenti, che possono variare in base all'evoluzione strutturale della società. Ad esempio, l'accesso a un'istruzione di qualità, a un lavoro ben retribuito, a un'assistenza sanitaria accessibile e di qualità, ecc. può avere un impatto notevole sulla capacità di un individuo di mantenere o migliorare la propria posizione sociale. Inoltre, nella società c'è spesso una tensione tra le forze della conservazione, che cercano di mantenere l'ordine sociale esistente, e le forze del cambiamento, che cercano di trasformarlo. Questa tensione può essere fonte di conflitto, ma può anche stimolare il progresso e l'evoluzione sociale. È anche importante notare che, se le strategie riproduttive possono essere efficaci nel mantenere l'ordine sociale esistente, possono anche contribuire al perpetuarsi delle disuguaglianze sociali. Per questo Bourdieu e altri sociologi hanno sottolineato la necessità di una critica sociale e di un cambiamento strutturale per affrontare le cause profonde di queste disuguaglianze.
# Le capital délégué d'autorité politique : il s'agit du pouvoir et de l'autorité qui sont conférés à un individu par les autres acteurs du champ politique. Cela peut prendre la forme d'un mandat politique, où un individu est élu ou nommé à une position de pouvoir, mais il peut aussi être le produit de relations, d'alliances, de soutiens, etc. C'est une forme de capital qui est souvent en jeu dans les luttes pour le pouvoir au sein du champ politique.


Il convient de noter que ces deux formes de capital sont interdépendantes et peuvent se renforcer mutuellement. Par exemple, une grande notoriété peut aider un individu à obtenir un mandat politique, tandis qu'un mandat politique peut à son tour augmenter la notoriété de l'individu. Cependant, elles peuvent aussi parfois être en tension ou en conflit, comme lorsque la notoriété personnelle d'un individu est en contradiction avec son rôle ou son mandat politique.
== Il potere politico ==
Il potere politico è caratterizzato dal concetto di "espropriazione". La nozione di "espropriazione" nell'analisi del potere politico di Bourdieu è legata al suo concetto di campo. Un campo è uno spazio sociale di competizione in cui gli individui o le istituzioni lottano per il controllo delle risorse specifiche, o "capitale", che viene valorizzato in quel particolare campo.


Selon Pierre Bourdieu, la politique moderne fonctionne de plus en plus comme un marché où prévalent les règles de l'économie de marché. Pour lui, la politique est devenue une profession spécialisée, dominée par une élite qui possède les ressources spécifiques (capital) nécessaires pour réussir dans ce champ. Ces ressources peuvent être économiques, mais elles incluent également des formes de capital culturel et social, comme l'éducation, les compétences, les connexions et le prestige. Dans cette perspective, les professionnels de la politique développent des discours et des techniques spécifiques pour gagner et maintenir leur position dans le champ politique. Ces discours et techniques deviennent des formes de capital en soi, qui peuvent être monopolisées par l'élite politique et utilisées pour exclure ceux qui n'ont pas accès à ces ressources. De plus, Bourdieu souligne que ces discours politiques deviennent souvent si spécialisés et autonomes qu'ils sont difficiles à comprendre pour ceux qui ne sont pas initiés à ce langage, c'est-à-dire les citoyens ordinaires. Cela contribue à l'exclusion des non-professionnels de la politique et à la concentration du pouvoir politique entre les mains d'une élite. Cette analyse de Bourdieu met en évidence la dimension sociale et symbolique du pouvoir politique, et montre comment les inégalités de pouvoir peuvent être reproduites et renforcées à travers les pratiques et discours politiques.
Nel campo politico, l'espropriazione può riferirsi a diversi fenomeni:
# L'esclusione di alcuni individui o gruppi dal potere politico: questo è il significato più ovvio di espropriazione. Ad esempio, le persone che non hanno il diritto di voto o che sono emarginate nel sistema politico sono "espropriate" della loro capacità di partecipare pienamente alla vita politica.
# Perdita di controllo sulla politica da parte di chi dovrebbe essere al comando: i politici stessi possono sentirsi "espropriati" se ritengono di non avere realmente il controllo sulle decisioni politiche, sia perché costretti da forze esterne (come le lobby o l'opinione pubblica), sia perché coinvolti in dinamiche di potere all'interno del proprio partito o organizzazione.
# La separazione tra cittadini e politica: in una prospettiva più ampia, Bourdieu ha parlato di espropriazione anche in termini di crescente distanza tra i cittadini comuni e il mondo della politica, che può manifestarsi in un senso di alienazione o cinismo nei confronti della politica.


= Annexes =
Queste forme di espropriazione non si escludono a vicenda e spesso si rafforzano a vicenda.{{citation bloc|Il campo della produzione politica è il luogo, inaccessibile al profano, in cui, nella competizione tra i professionisti coinvolti, si producono e si offrono forme di percezione ed espressione politicamente attive e legittime ai cittadini comuni, ridotti allo stato di consumatori.}}
 
Questa citazione di Bourdieu illustra bene il suo concetto di "campo" e la sua applicazione alla politica. Secondo Bourdieu, il campo politico è uno spazio sociale specifico occupato da "professionisti" della politica, ovvero politici, strateghi, consulenti, lobbisti e così via. Questi attori competono per il controllo delle risorse politiche e per definire il modo in cui le questioni politiche vengono percepite e discusse. Allo stesso tempo, Bourdieu sottolinea che il campo politico è "inaccessibile ai profani". Con questo intende dire che i cittadini comuni sono spesso tenuti fuori dal processo politico, ridotti al ruolo di spettatori o consumatori della politica piuttosto che di attori attivi. Sono invitati ad accettare i termini del dibattito politico definiti dai professionisti della politica, piuttosto che partecipare alla loro definizione. È qui che entra in gioco la nozione di "spossessamento". I cittadini comuni possono sentirsi "espropriati" della loro capacità di influenzare il processo politico, sia perché sono esclusi dal processo decisionale, sia perché si sentono incapaci di comprendere o di orientarsi nel complesso mondo della politica.
 
Bourdieu sosteneva che il campo politico, come tutti i campi sociali, è strutturato intorno a specifiche forme di capitale. Nel caso della politica, questo potrebbe includere il capitale sociale (relazioni, reti), il capitale culturale (conoscenze, competenze, istruzione) e talvolta il capitale economico. Ciò significa che per entrare e avere successo nel campo politico, è necessario accumulare queste forme di capitale e usarle per navigare nel campo. Ciò richiede un certo tipo di habitus - un insieme di disposizioni, comportamenti e modi di pensare acquisiti attraverso l'esperienza sociale - che è prodotto e adattato al campo politico. In questo contesto, l'habitus politico sarebbe caratterizzato da abilità come la capacità di parlare in pubblico, di discutere, di negoziare, di comprendere questioni complesse, di mobilitare il sostegno e così via. Chi possiede questo habitus è quindi meglio equipaggiato per avere successo in politica. Bourdieu ha anche sostenuto che l'arena politica funziona anche come un mercato, dove i politici cercano di "vendere" le loro idee e i loro programmi agli elettori. In questo mercato, gli elettori sono spesso trattati come consumatori e i politici cercano di conquistare la loro fedeltà offrendo loro prodotti politici che soddisfino le loro esigenze e preferenze. Tuttavia, questa visione della politica può anche portare all'esclusione e all'emarginazione di coloro che non hanno accesso alle forme di capitale necessarie per partecipare pienamente alla politica, compresi i più poveri ed emarginati. Ciò può portare a una concentrazione del potere politico nelle mani di un'élite e a un senso di impotenza e spossessamento tra i cittadini comuni.
 
Ci sono due caratteristiche distintive: c'è un divorzio sociale e la politica diventa un "gioco", quindi c'è una solidarietà di fatto tra gli insider politici.
 
Pierre Bourdieu identifica questi due tipi di capitale politico come essenziali per il successo in politica.
 
# Il capitale personale di notorietà: è il riconoscimento e la visibilità che un individuo riceve all'interno del campo politico. Può essere il prodotto della storia personale, dei risultati ottenuti, della reputazione, della presenza nei media, ecc. È importante notare che la notorietà può essere positiva o negativa e può variare a seconda del contesto e della percezione pubblica.
# Capitale di autorità politica delegata: è il potere e l'autorità conferiti a un individuo da altri attori dell'arena politica. Può assumere la forma di un mandato politico, quando un individuo viene eletto o nominato in una posizione di potere, ma può anche essere il prodotto di relazioni, alleanze, sostegno, ecc. È una forma di capitale che spesso è in gioco nelle lotte per il potere in ambito politico.
 
Va notato che queste due forme di capitale sono interdipendenti e possono rafforzarsi a vicenda. Ad esempio, un alto profilo può aiutare un individuo a ottenere un mandato politico, mentre un mandato politico può a sua volta aumentare il profilo dell'individuo. Tuttavia, a volte possono anche essere in tensione o in conflitto, come quando la reputazione personale di un individuo è in contrasto con il suo ruolo o mandato politico.
 
Secondo Pierre Bourdieu, la politica moderna funziona sempre più come un mercato in cui prevalgono le regole dell'economia di mercato. Per Bourdieu, la politica è diventata una professione specializzata, dominata da un'élite che possiede le risorse specifiche (capitale) necessarie per avere successo in questo campo. Queste risorse possono essere economiche, ma includono anche forme di capitale culturale e sociale, come l'istruzione, le competenze, i legami e il prestigio. Da questa prospettiva, i professionisti della politica sviluppano discorsi e tecniche specifiche per guadagnare e mantenere la loro posizione nel campo politico. Questi discorsi e tecniche diventano forme di capitale in sé, che possono essere monopolizzate dall'élite politica e utilizzate per escludere coloro che non hanno accesso a queste risorse. Inoltre, Bourdieu sottolinea che questi discorsi politici spesso diventano così specializzati e autonomi da essere difficili da comprendere per coloro che non sono iniziati a questo linguaggio, cioè i cittadini comuni. Ciò contribuisce all'esclusione dei non professionisti dalla politica e alla concentrazione del potere politico nelle mani di un'élite. L'analisi di Bourdieu evidenzia la dimensione sociale e simbolica del potere politico e mostra come le disuguaglianze di potere possano essere riprodotte e rafforzate attraverso le pratiche e i discorsi politici.
 
= Appendici =
*G. Desaunay. P. Bourdieu et A. Sayad : [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/tiers_0040-7356_1966_num_7_27_2287 Le déracinement. La crise de l'agriculture traditionnelle en Algérie, Tiers-Monde], 1966, vol. 7, n° 27, pp. 650-651.
*G. Desaunay. P. Bourdieu et A. Sayad : [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/tiers_0040-7356_1966_num_7_27_2287 Le déracinement. La crise de l'agriculture traditionnelle en Algérie, Tiers-Monde], 1966, vol. 7, n° 27, pp. 650-651.


= Références =
= Riferimenti =
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Version actuelle datée du 7 juillet 2023 à 12:07

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La scienza politica è un campo di ricerca in continua evoluzione, con una varietà di teorie e approcci proposti da pensatori importanti come Durkheim e Bourdieu. In questo articolo esamineremo gli approcci alla scienza politica di queste due importanti figure della sociologia e il loro impatto sulla nostra comprensione della politica come fenomeno sociale complesso e dinamico. Inizieremo con un'analisi dell'approccio olistico di Durkheim, che sottolinea l'importanza delle istituzioni e delle norme sociali nella vita politica, prima di esaminare la critica più radicale di Bourdieu, che sottolinea l'influenza del capitale sociale e culturale sulla politica.

Durkheim, considerato il padre fondatore della sociologia, propose un approccio olistico alla politica che sottolineava l'importanza delle istituzioni e delle norme sociali nella vita politica. Secondo Durkheim, la politica è un meccanismo per mantenere la coesione sociale garantendo l'armonia tra individui e gruppi sociali. Egli vedeva la divisione del lavoro politico come una manifestazione della divisione del lavoro sociale e vedeva lo Stato come un simbolo di solidarietà organica. Pierre Bourdieu, invece, ha proposto un approccio più critico alla politica, sottolineando l'influenza del capitale sociale e culturale sulla vita politica. Secondo Bourdieu, la politica è una lotta per il potere che si svolge in un campo politico caratterizzato da disuguaglianze sociali e culturali. Egli ritiene che gli attori politici, come i partiti e gli elettori, siano soggetti a regole e pratiche.

La vita di Émile Durkheim: 1858 - 1917[modifier | modifier le wikicode]

Émile Durkheim (1858-1917) è uno dei fondatori della sociologia moderna. Nato a Épinal, in Lorena, Francia, la sua vita e il suo lavoro furono influenzati dal complesso contesto storico in cui crebbe e lavorò. Durkheim studiò all'École Normale Supérieure di Parigi e divenne professore, insegnando sociologia e pedagogia. Cercò di affermare la sociologia come scienza distinta, con metodi di studio e di ricerca propri. Il suo punto di vista era che le società erano più della somma dei loro individui, ma entità complesse con caratteristiche e leggi proprie. Durkheim visse in un periodo di sconvolgimenti sociali e politici in Francia. La Comune di Parigi, che ebbe luogo nel 1871, fu una rivolta contro il governo francese che fu violentemente repressa. Questo periodo, con le sue tensioni e i suoi conflitti sociali, ha indubbiamente contribuito a formare la visione di Durkheim della società e l'importanza della solidarietà sociale. Durkheim è noto soprattutto per il suo lavoro sull'anomia, il suicidio, la divisione del lavoro sociale, la religione e la solidarietà sociale. Egli sosteneva che le società moderne erano caratterizzate da una solidarietà organica, basata sulla dipendenza reciproca degli individui dovuta alla specializzazione del lavoro. Ciò contrasta con la solidarietà meccanica delle società più tradizionali, basata sulla somiglianza degli individui.

Le prime domande che si pose furono: quali fattori portarono una parte della società a prendere le armi contro i più svantaggiati e cosa portò all'apparente dissoluzione della società? Questa domanda riflette le preoccupazioni di Durkheim riguardo alla coesione sociale e all'ordine morale. Era profondamente preoccupato per le condizioni che potevano portare alla disgregazione sociale, o a quella che lui chiamava anomia - uno stato di mancanza di norme o regole, disorientamento e insicurezza.

Per quanto riguarda la domanda sul perché una parte della società avrebbe accettato di armarsi per attaccare i più poveri, Durkheim avrebbe probabilmente indicato le divisioni sociali ed economiche, nonché l'assenza di solidarietà sociale. Per Durkheim, la solidarietà è il collante che tiene insieme una società e quando questa solidarietà si indebolisce, possono verificarsi conflitti e violenze. Per Durkheim, la coesione sociale si basa su due tipi di solidarietà: la solidarietà meccanica, che si basa sulla somiglianza ed è tipica delle società tradizionali o primitive, e la solidarietà organica, che si basa sulla differenza e sulla dipendenza reciproca ed è tipica delle società moderne e industrializzate. Il passaggio dalla solidarietà meccanica a quella organica può essere tumultuoso e può portare a conflitti sociali. Per quanto riguarda la domanda sul perché non esiste più una società, Durkheim vedeva la società come qualcosa di più di un semplice insieme di individui. Per lui, una società è un sistema complesso di relazioni sociali, norme, valori e credenze. Se questi legami sociali si indeboliscono, ad esempio a causa di un'estrema disuguaglianza economica, di un conflitto politico o di un rapido cambiamento sociale, la società stessa può sembrare disintegrarsi. Questo è ciò che Durkheim chiamò anomia.

Durkheim visse e lavorò in un periodo in cui gli ideali della Repubblica, come la libertà, l'uguaglianza e la fraternità, erano importanti nel pensiero politico e sociale francese. Era anche un periodo in cui il socialismo cominciava a guadagnare influenza come ideologia politica ed economica. Durkheim stesso non era un socialista, ma riconosceva l'importanza delle questioni sociali ed economiche nella formazione della società. Cercò di capire come le società potessero mantenere la loro coesione nonostante le divisioni economiche e sociali e sottolineò l'importanza della solidarietà sociale nel mantenere l'ordine e la stabilità. In questo contesto, Durkheim sviluppò la sua teoria della solidarietà meccanica e organica. Egli sostenne che, nelle società moderne, la coesione sociale dipende meno dalla somiglianza degli individui (come nella solidarietà meccanica) che dalla loro interdipendenza economica e sociale (come nella solidarietà organica). Durkheim sottolineò l'importanza delle istituzioni sociali, come l'istruzione, per promuovere la solidarietà e prevenire l'anomia. Considerava l'istruzione come un mezzo per trasmettere i valori e le norme sociali che legano una società.

Per Durkheim, il legame sociale o la solidarietà sono il collante che tiene insieme una società. Durkheim ha cercato di capire come questi legami vengono creati e mantenuti e come possono essere spezzati, portando a problemi sociali come l'anomia. Durkheim definì due tipi di solidarietà: meccanica e organica. La solidarietà meccanica è tipica delle società tradizionali o primitive, dove gli individui sono molto simili nei valori, nelle credenze e nello stile di vita. La solidarietà organica, invece, è tipica delle società moderne, in cui gli individui sono molto differenziati per il loro lavoro e i loro ruoli sociali, ma sono legati dalla loro dipendenza reciproca. Per Durkheim, lo studio scientifico dei fatti sociali era essenziale per comprendere la società. A suo avviso, i fatti sociali sono fenomeni che esistono indipendentemente dai singoli individui. Sono "esterni" all'individuo e "coercitivi", cioè esercitano una costrizione sull'individuo. Questo include cose come le norme e i valori sociali, le istituzioni sociali, le leggi, i costumi e così via. Comprendendo il funzionamento di questi fatti sociali, Durkheim riteneva che si potesse capire meglio come si tiene insieme la società, come si possono risolvere i conflitti sociali e come si possono prevenire problemi come l'anomia. In questo senso, Durkheim vedeva la sociologia non solo come una scienza, ma anche come uno strumento per migliorare la società.

Le domande poste da Durkheim rimangono attuali. La questione della solidarietà, o di ciò che unisce una società, è ancora al centro dei dibattiti sociologici. Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, dove i cambiamenti economici, politici e tecnologici rimodellano costantemente le nostre società. Capire come questi cambiamenti influenzino la nostra coesione sociale è una questione fondamentale. Durkheim visse in un'epoca di rapidi cambiamenti sociali, con la transizione da una società prevalentemente rurale a una prevalentemente urbana e industriale. Egli vedeva questi cambiamenti come una transizione dalla solidarietà meccanica a quella organica. I "fatti sociali", secondo Durkheim, sono fenomeni che hanno un'esistenza indipendente dagli individui. Egli sosteneva che questi fatti sociali possono essere studiati scientificamente, proprio come i fenomeni naturali della fisica o della biologia. Ciò include non solo istituzioni sociali ovvie come la famiglia o l'istruzione, ma anche fenomeni più astratti come le norme sociali, i valori, le credenze collettive e così via. Quindi, per interpretare un evento (come un conflitto sociale, un cambiamento politico o anche un fenomeno individuale come il suicidio), Durkheim direbbe che dobbiamo comprenderlo in termini di fatti sociali. Ad esempio, nel suo studio sul suicidio, ha cercato di capire come i fattori sociali (come il grado di coesione sociale, le norme religiose, ecc.) influenzino i tassi di suicidio.

Queste opere ci aiutano a capire il mondo di oggi. Ognuna di queste opere ha contribuito ad affermare la sociologia come disciplina scientifica distinta e a definire il suo oggetto di studio: i fatti sociali.

  1. "Sulla divisione del lavoro sociale" (1893): in quest'opera Durkheim esamina come la divisione del lavoro, o la specializzazione dei ruoli nella società, abbia cambiato le relazioni sociali. Egli sostiene che la divisione del lavoro ha portato a una nuova forma di solidarietà, che chiama solidarietà organica, basata sulla dipendenza reciproca piuttosto che sull'identità.
  2. "Le regole del metodo sociologico" (1895): quest'opera è essenzialmente una dichiarazione del metodo scientifico di Durkheim per lo studio dei fatti sociali. In essa definisce i fatti sociali come fenomeni esterni e coercitivi che possono essere studiati oggettivamente, indipendentemente dalle preferenze o dalle credenze individuali.
  3. "Suicidio (1897): In quest'opera, Durkheim applica il suo metodo allo studio di un fenomeno particolare: il suicidio. Dimostra che il suicidio, sebbene spesso considerato un atto profondamente personale, può essere inteso come un fatto sociale influenzato da fattori sociali come la religione, il matrimonio e l'integrazione sociale. Egli divide il suicidio in tre tipi principali: suicidio egoistico, suicidio altruistico e suicidio anomico.

Questo lavoro ha gettato le basi della sociologia come disciplina accademica e continua a influenzare il modo in cui oggi comprendiamo la società. Illustra l'approccio di Durkheim, secondo cui la sociologia dovrebbe concentrarsi sulle strutture e sulle forze sociali piuttosto che sulle azioni individuali.

Durkheim non era un "pensatore", nel senso che non si limitava a riflettere astrattamente sulle idee, ma era un attento osservatore della società che cercava di capire le forze e le strutture che la modellano. Per lui la sociologia è una scienza empirica che deve basarsi sull'osservazione e sull'analisi sistematica dei fatti sociali. Cercò di identificare le strutture e le forze sociali alla base dei fenomeni osservabili, come la divisione del lavoro, il suicidio o la religione. Durkheim si concentrò sulle contraddizioni e sulle tensioni della società, come il conflitto tra individuo e collettività o tra tradizione e modernismo. Egli vedeva queste contraddizioni come forze trainanti del cambiamento sociale. Se Durkheim era certamente un pensatore - le sue idee hanno influenzato profondamente la sociologia e altre discipline - era anche un osservatore e un analista della società. Il suo obiettivo era quello di comprendere la società in modo empirico e scientifico, basandosi su fatti osservabili piuttosto che su speculazioni teoriche.

L'affare Dreyfus ebbe un impatto significativo su Durkheim e sul suo lavoro. L'apparente ingiustizia della situazione - un ufficiale dell'esercito francese, Alfred Dreyfus, accusato ingiustamente di spionaggio, soprattutto a causa del suo background etnico e religioso - evidenziò per Durkheim i pericoli dell'irrazionalità e dell'intolleranza nella società. Questo lo portò a riflettere maggiormente sulla questione della moralità e dell'etica nelle relazioni sociali. Per Durkheim, la società non è solo un insieme di individui, ma un sistema morale ed etico. L'affare Dreyfus evidenziò per lui la necessità di un sistema di giustizia equo e imparziale che rispettasse i diritti dell'individuo. Durkheim fu anche fortemente influenzato dalla laïcité, un'idea chiave della Repubblica francese che separa la Chiesa dallo Stato. Pur riconoscendo l'importanza del ruolo svolto dalla religione nel creare solidarietà e senso di comunità, Durkheim sosteneva che il laicismo fosse necessario per preservare la libertà individuale ed evitare conflitti religiosi. Per quanto riguarda il socialismo, Durkheim considerava la solidarietà un elemento chiave di questa filosofia. Per lui, il socialismo non riguardava solo l'uguaglianza economica, ma anche la solidarietà sociale - il riconoscimento che tutti i membri della società sono interconnessi e dipendenti gli uni dagli altri. Egli riteneva che quando gli individui fossero diventati consapevoli di questa interconnessione, avrebbero agito in modo più solidale e altruistico. Pur sostenendo l'importanza della solidarietà e della giustizia sociale, Durkheim non era un militante o un rivoluzionario. Il suo contributo principale è stato quello di fornire un'analisi sociologica di questi temi, aiutando a capire come si crea e si mantiene la solidarietà in una società complessa e diversificata.

Émile Durkheim divenne professore di sociologia all'Università di Bordeaux nel 1887, diventando così uno dei primi professori di sociologia in Francia. Durkheim si occupò di questioni di moralità ed etica e fu profondamente colpito dagli eventi della Prima guerra mondiale. Suo figlio André fu ucciso in azione nel 1916, e questo fu un colpo devastante per Durkheim. Questo tragico evento ebbe un impatto significativo su di lui e probabilmente influenzò il suo lavoro sui temi della guerra, del conflitto e della coesione sociale. Durkheim morì nel 1917, apparentemente per esaurimento e dolore in seguito alla morte del figlio. Il suo lavoro ha continuato ad avere una grande influenza sulla sociologia e su altre discipline delle scienze sociali anche molto tempo dopo la sua morte, ed è ancora oggi molto letto e citato.

Il fatto sociale[modifier | modifier le wikicode]

Nelle "Regole del metodo sociologico", Durkheim definisce i fatti sociali come modi di agire, di pensare e di sentire che sono esterni all'individuo e che sono dotati di un potere di coercizione in virtù del quale gli vengono imposti. Per Durkheim è essenziale che i fatti sociali siano considerati come cose, cioè come entità oggettive che possono essere studiate indipendentemente dalle percezioni e dalle valutazioni individuali. Per lui, i fatti sociali hanno una realtà propria, distinta da quella degli individui che compongono la società. Sono "generali" nel senso che non si limitano alle azioni individuali, ma rappresentano modelli di comportamento comuni a un gruppo, a una società o a una cultura. I fatti sociali hanno un'esistenza propria, indipendente dalle loro manifestazioni individuali. Possono assumere la forma di leggi, costumi, credenze, mode, valori, ecc. che influenzano e vincolano il comportamento degli individui. Un altro aspetto importante della definizione di Durkheim è che questi fenomeni sono sufficientemente frequenti e diffusi da essere considerati "collettivi". Queste idee hanno avuto un ruolo fondamentale nell'affermare la sociologia come disciplina scientifica distinta dalla psicologia o dalla filosofia. Concentrandosi sui fatti sociali, Durkheim ha permesso alla sociologia di concentrarsi sulle strutture e sui processi sociali che danno forma al comportamento umano.

I modi di agire possono essere condizionati da fattori sia individuali che collettivi. Durkheim riconosceva che gli individui hanno percezioni, esperienze e caratteristiche individuali che influenzano il loro comportamento. Tuttavia, sosteneva anche che le azioni individuali sono modellate e guidate da determinanti collettive, ossia norme, valori, costumi e aspettative condivise all'interno di una determinata società. Durkheim ha sottolineato che gli individui sono socialmente integrati e agiscono secondo le norme e le aspettative del loro gruppo sociale. Queste norme e aspettative forniscono modelli di comportamento o "risposte standard" che sono comunemente accettate e osservate in una determinata società. Queste reazioni standard possono includere comportamenti, atteggiamenti, valori, credenze o modi di pensare condivisi da molti membri della società. Pertanto, i modi di agire sono influenzati sia da fattori individuali, come le esperienze e le percezioni soggettive, sia da determinanti collettive, come le norme sociali e le aspettative condivise. Durkheim riteneva che l'analisi dei fatti sociali dovesse tenere conto di questa complessa interazione tra individuo e collettività, al fine di comprendere appieno il comportamento e le azioni in una determinata società.

Secondo Durkheim, i fatti sociali soddisfano quattro criteri:

  • Esternalità: secondo Durkheim, i fatti sociali sono esterni agli individui. Sono il prodotto della società nel suo complesso e non di azioni o decisioni individuali. Esistono indipendentemente da ogni singolo individuo e perdurano anche dopo la sua morte. Inoltre, i fatti sociali hanno una forza vincolante sugli individui. Essi dettano il modo in cui gli individui devono comportarsi in diverse situazioni e contesti sociali. Se un individuo non rispetta queste norme e regole sociali, può essere punito dalla società. Inoltre, i fatti sociali hanno una certa permanenza nel tempo. Sono più duraturi della vita di un individuo. Possono cambiare ed evolversi nel tempo, ma non scompaiono facilmente. Questa permanenza conferisce alla vita sociale una certa stabilità e prevedibilità. Infine, l'esteriorità dei fatti sociali significa che sono indipendenti dalla volontà e dal controllo degli individui. Gli individui non possono semplicemente decidere di cambiare un fatto sociale a loro piacimento. Devono conformarsi a questi fatti sociali, che lo vogliano o meno.
  • Coercizione: la coercizione è una caratteristica essenziale dei fatti sociali. Viene esercitata sugli individui in vari modi e a diversi livelli, anche attraverso norme sociali, leggi, regole, aspettative, rituali, tradizioni e costumi. La coercizione, nel contesto della teoria di Durkheim, non è necessariamente negativa o oppressiva. È un mezzo con cui la società assicura la sua coerenza e il suo ordine. Facilita il coordinamento e la cooperazione tra gli individui e contribuisce a mantenere la stabilità sociale. Ad esempio, le norme sociali obbligano gli individui a comportarsi in un certo modo in determinate situazioni. Se un individuo infrange queste norme, può essere punito dalla società, attraverso sanzioni formali (ad esempio, sanzioni legali) o informali (ad esempio, disapprovazione sociale). La coercizione può anche assumere la forma di influenze più sottili, come la pressione a conformarsi alle aspettative sociali o a seguire certe tradizioni o usanze. Ad esempio, l'aspettativa sociale che gli individui si sposino e abbiano figli può essere considerata una forma di coercizione. La coercizione è una forza che modella il comportamento delle persone e garantisce la coesione sociale. È onnipresente nella società e influenza tutti gli aspetti della vita sociale.
  • Generalità: Durkheim ha sottolineato la generalità come una delle caratteristiche chiave di un fatto sociale. Perché un fenomeno possa essere considerato un fatto sociale, deve essere diffuso in una società in un determinato momento. Ciò significa che i fatti sociali non sono eventi isolati o comportamenti individuali, ma modelli di comportamento ampiamente condivisi dai membri di una società. Ad esempio, usi, costumi, leggi, norme sociali, istituzioni, modi di pensare, ecc. sono tutti esempi di fatti sociali perché sono comuni alla maggior parte dei membri di una società. Generalità non significa che ogni individuo di una società si conformi necessariamente al fatto sociale, ma piuttosto che il fatto sociale è generalmente accettato e praticato dalla maggioranza. Ad esempio, anche se non tutti in una società aderiscono necessariamente alle stesse credenze religiose, la religione stessa è un fatto sociale perché è un'istituzione ampiamente accettata e praticata nella società. Inoltre, la generalità di un fatto sociale può variare da società a società e da periodo a periodo. Ad esempio, ciò che viene considerato una norma sociale accettabile può variare da una società all'altra e da un'epoca all'altra. Questo dimostra che i fatti sociali sono dinamici e si evolvono con il tempo e il contesto sociale.
  • Il criterio storico: il criterio storico è un altro elemento essenziale nella definizione di Durkheim dei fatti sociali. Perché un fenomeno possa essere considerato un fatto sociale, non solo deve essere diffuso, ma deve anche avere una certa durata nel tempo. Un nuovo fenomeno o tendenza diventa un fatto sociale solo quando ha avuto il tempo di diffondersi ampiamente nella società e di integrarsi nelle sue strutture e pratiche. In altre parole, un fenomeno sociale deve essere radicato nella storia della società. L'importanza del criterio storico è legata alla nozione di stabilità dei fatti sociali. Anche se possono cambiare ed evolversi nel tempo, i fatti sociali hanno generalmente una certa permanenza e resistono a rapidi cambiamenti. Un esempio di applicazione del criterio storico nell'analisi dei fatti sociali potrebbe essere l'evoluzione dell'uso della tecnologia digitale e di Internet. All'inizio, Internet e i computer erano utilizzati principalmente da ricercatori informatici e professionisti della tecnologia. Nel corso del tempo, tuttavia, il loro utilizzo si è diffuso in tutti gli strati della società. Oggi, l'uso di Internet e delle tecnologie digitali è un fatto sociale in sé - trascende gli individui e i gruppi e ha una forza coercitiva, che costringe le persone a usarlo per la comunicazione, il lavoro, l'istruzione, ecc. È anche un esempio di come i fatti sociali possano evolversi e cambiare nel tempo. Con lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie digitali, cambiano anche le norme e i comportamenti associati al loro utilizzo. Per esempio, qualche decennio fa era pratica comune spedire lettere per posta. Oggi questa pratica è molto meno diffusa, sostituita da comunicazioni elettroniche come e-mail e messaggi istantanei. La diffusione di Internet e della tecnologia digitale è quindi un esempio di fatto sociale che è emerso e si è sviluppato nel tempo. Un nuovo fenomeno o tendenza diventa un fatto sociale solo quando ha avuto il tempo di diffondersi ampiamente nella società e di integrarsi nelle sue strutture e pratiche. In altre parole, un fenomeno sociale deve essere radicato nella storia della società. L'importanza del criterio storico è legata alla nozione di stabilità dei fatti sociali. Anche se possono cambiare ed evolversi nel tempo, i fatti sociali hanno generalmente una certa permanenza e resistono a rapidi cambiamenti.

Durkheim sosteneva che, per studiare scientificamente i fatti sociali, essi dovevano essere trattati come "cose" (o "oggetti"). Con questo non intendeva dire che fossero materiali o tangibili nello stesso senso degli oggetti fisici, ma piuttosto che dovevano essere considerati come entità indipendenti dalle nostre percezioni individuali o dai nostri giudizi di valore. Secondo Durkheim, i fatti sociali hanno una realtà che esiste indipendentemente dall'individuo. Sono esterni all'individuo e lo vincolano. Hanno caratteristiche che possono essere osservate, descritte e analizzate. Non sono semplicemente idee o percezioni nella nostra mente, ma aspetti concreti della realtà sociale che hanno un'influenza reale sul nostro comportamento. Per studiare i fatti sociali, quindi, dobbiamo adottare un approccio oggettivo e scientifico. Dobbiamo osservarli e analizzarli in modo imparziale, senza lasciare che i nostri pregiudizi o opinioni personali influenzino la nostra comprensione. Dobbiamo misurarli e quantificarli il più possibile, utilizzare metodi rigorosi per verificare le nostre ipotesi e teorie ed essere sempre pronti a rivedere le nostre idee alla luce di nuove prove. Significa anche che dobbiamo sforzarci di comprendere i fatti sociali in modo sistematico e olistico, tenendo conto di tutti i fattori rilevanti e cercando di scoprire le leggi sottostanti che li governano. Non dobbiamo limitarci a spiegare i fatti sociali in termini di motivazioni o intenzioni individuali, ma cercare di capire come essi siano prodotti e mantenuti da strutture e processi sociali più ampi.

Secondo Durkheim, ciò che "fa la società" è una combinazione di fatti sociali che si manifestano attraverso le istituzioni, le norme, i valori, le regole, le pratiche, le credenze e i comportamenti condivisi dai membri di una comunità. Sono questi fatti sociali che creano la struttura e l'ordine della società e regolano le interazioni tra gli individui. Le rappresentazioni collettive, una nozione importante nella teoria di Durkheim, svolgono un ruolo centrale nella formazione della società. Le rappresentazioni collettive sono idee, credenze o valori condivisi dai membri di una società. Sono il prodotto dell'interazione sociale e contribuiscono a formare la coscienza collettiva, cioè il quadro comune di pensiero e comprensione che unisce i membri di una società. Forniscono una base comune per la comunicazione e l'interazione e creano un senso di appartenenza e di identità collettiva. Ad esempio, in una determinata società può esistere una rappresentazione collettiva dell'importanza dell'istruzione. Questa rappresentazione collettiva può manifestarsi attraverso istituzioni sociali come il sistema educativo, norme sociali come l'aspettativa che i bambini vadano a scuola e comportamenti individuali come lo studio e l'apprendimento. Per Durkheim, quindi, ciò che "fa la società" è l'insieme dei fatti sociali, comprese le rappresentazioni collettive, che danno struttura e ordine alla vita sociale e che uniscono gli individui in una comunità coerente e funzionale.

Durkheim ha tracciato un'importante distinzione tra rappresentazioni individuali e rappresentazioni collettive. Le rappresentazioni individuali, note anche come "pre-nozioni", sono le idee, le credenze e le percezioni che un individuo ha in base alla sua esperienza personale e all'interpretazione soggettiva del suo ambiente. Sono uniche per ogni individuo e in continua evoluzione. Le rappresentazioni collettive, invece, sono idee, credenze e valori condivisi dai membri di una società. Sono il prodotto dell'interazione sociale e sono incorporate nelle istituzioni, nelle norme e nelle pratiche della società. Sono relativamente stabili e durature e trascendono gli individui. Le rappresentazioni collettive svolgono un ruolo centrale nella formazione e nel mantenimento della società. Forniscono un quadro comune di pensiero e comprensione che unisce i membri di una società e ne guida le interazioni. Sono anche un elemento chiave dei fatti sociali, che sono i fenomeni che derivano dall'attività collettiva e che esercitano un vincolo sugli individui. Tuttavia, Durkheim insisteva sul fatto che, per studiare i fatti sociali in modo scientifico, era necessario andare oltre le rappresentazioni individuali e concentrarsi sulle rappresentazioni collettive. Le rappresentazioni individuali sono troppo variabili e soggettive per fornire una base all'analisi sociologica. Le rappresentazioni collettive, invece, possono essere osservate, misurate e analizzate e possono aiutarci a comprendere le strutture e i processi sociali.

L'idea che il crimine abbia una funzione nella società può sembrare controintuitiva, ma è centrale nella teoria di Durkheim. Per Durkheim, il crimine è un fatto sociale e, come tutti i fatti sociali, ha una funzione nella società. Ecco come la vede:

  1. Normalità del crimine: Durkheim sosteneva che il crimine è un fenomeno normale perché esiste in tutte le società. La sua esistenza universale suggerisce che svolge determinate funzioni sociali o è una conseguenza inevitabile della vita sociale.
  2. Rafforzamento di norme e valori: il crimine svolge un ruolo importante nel rafforzare le norme e i valori sociali. Quando viene commesso un crimine, la società spesso reagisce con indignazione e punizione, il che rafforza l'adesione alla norma violata e ricorda a tutti i membri della società l'importanza di rispettare le norme.
  3. Funzione di cambiamento sociale: il crimine può anche svolgere un ruolo nel cambiamento sociale. In alcune circostanze, gli atti criminali possono evidenziare l'ingiustizia o l'inadeguatezza delle norme esistenti e possono portare a un cambiamento di tali norme.
  4. Funzione di coesione sociale: infine, il crimine può promuovere la coesione sociale creando un senso di unità tra i membri della società contro il criminale.

Durkheim non giustifica né glorifica il crimine. Al contrario, cerca di comprenderne il ruolo sociologico. A suo avviso, una società priva di crimini è impossibile perché ci saranno sempre individui che deviano dalle norme sociali. Inoltre, una società senza devianza sarebbe sterile e incapace di cambiare ed evolversi.

Le forme di solidarietà sociale[modifier | modifier le wikicode]

La cosa fondamentale è lavorare sull'organizzazione della comunità. Qual è la posta in gioco nelle nostre società moderne? Nelle società moderne c'è una divisione del lavoro più marcata, con una maggiore specializzazione e differenziazione dei ruoli e dei compiti. Questo porta a una maggiore indipendenza individuale, nel senso che ogni persona ha un ruolo specifico e distinto. Questa indipendenza si traduce anche in una maggiore libertà individuale e in una maggiore varietà di modi di vivere la propria vita. Allo stesso tempo, però, questa specializzazione comporta una maggiore dipendenza tra gli individui. Ad esempio, un individuo può essere un medico eccellente, ma dipende da altre persone per la produzione di cibo, la costruzione di case, la gestione delle infrastrutture della città e così via. In altre parole, sebbene ogni individuo possa avere un ruolo più indipendente, la società nel suo complesso funziona grazie a una forte interdipendenza tra i suoi membri. È questo paradosso che sta alla base della solidarietà organica: mentre ogni individuo diventa più distinto e indipendente, la società nel suo complesso diventa più integrata e interconnessa.

Durkheim ha sviluppato il concetto di anomia per descrivere una condizione sociale in cui si verifica una rottura o una diminuzione delle norme e dei valori che regolano il comportamento degli individui in una società. L'anomia si verifica spesso in periodi di rapido cambiamento sociale o di crisi, quando le vecchie norme vengono stravolte e le nuove non sono ancora state stabilite. Questo può portare a confusione, sentimenti di insicurezza e un aumento di comportamenti come la criminalità e il suicidio. L'anomia può essere vista come un sintomo della transizione da una solidarietà meccanica a una organica in una società. Quando la solidarietà meccanica, basata sulla somiglianza e sulla conformità a un insieme comune di norme e valori, inizia a rompersi, gli individui possono sentirsi persi e disorientati. La solidarietà organica, basata sull'interdipendenza e sulla specializzazione dei ruoli, non è ancora pienamente consolidata e lascia un vuoto normativo. Questo può accadere soprattutto nelle società moderne, dove i cambiamenti sociali sono spesso rapidi e dirompenti. Ad esempio, l'ascesa dell'industrializzazione e del capitalismo nel XIX e XX secolo ha creato condizioni di anomia, poiché le società hanno lottato per adattare le loro norme e i loro valori a questi nuovi sistemi economici. L'anomia è quindi un concetto chiave per capire come le società gestiscono il cambiamento e la transizione e come possono fallire nel farlo. È un'indicazione della tensione tra individuo e società e della necessità di un equilibrio tra libertà individuale e coesione sociale.

La distinzione tra solidarietà meccanica e organica è centrale nel lavoro di Émile Durkheim. Queste due forme di solidarietà riflettono diversi tipi di società, con strutture sociali, norme e valori distinti.

La solidarietà meccanica caratterizza in genere le società tradizionali o premoderne, come quelle agricole o tribali, dove esiste una grande somiglianza tra gli individui in termini di valori, credenze e stili di vita. In queste società, la coesione sociale è mantenuta dalla condivisione di una coscienza collettiva - un insieme comune di credenze e valori morali che sono profondamente interiorizzati da ogni individuo.

La solidarietà organica è invece tipica delle società moderne o postmoderne, caratterizzate da una grande diversità e specializzazione dei ruoli. In queste società, la coesione sociale si basa sull'interdipendenza economica e sociale degli individui. Gli individui sono legati tra loro non da somiglianze, ma da differenze: dipendono l'uno dall'altro per servizi e competenze specializzate che non possono fornire da soli.

Il passaggio dalla solidarietà meccanica a quella organica rappresenta quindi la transizione da una società tradizionale a una moderna. È un processo che può essere dirompente e conflittuale, poiché comporta un cambiamento radicale nella struttura sociale e nel modo in cui gli individui percepiscono se stessi e le loro relazioni con gli altri. Tuttavia, secondo Durkheim, questo processo è anche necessario per l'adattamento e la sopravvivenza delle società in un mondo in costante cambiamento.

Il posto della religione[modifier | modifier le wikicode]

Per Émile Durkheim, la religione svolge un ruolo fondamentale nella società. Ha studiato la religione come fenomeno sociale nel suo libro "Les formes élémentaires de la vie religieuse", pubblicato nel 1912. Per Durkheim, la religione è un fatto sociale in quanto è praticata da un gruppo di persone ed esercita un vincolo sull'individuo. Durkheim sosteneva che la religione fosse essenziale per garantire la coesione sociale, la solidarietà e l'armonia nella società, creando un insieme comune di credenze e pratiche. La religione contribuisce alla formazione della coscienza collettiva, che è una forza unificante all'interno della società. Durkheim suggerisce anche che la religione funziona come fonte di significato e di orientamento per gli individui, fornendo una struttura per comprendere il mondo e il loro posto in esso. Per quanto riguarda la secolarizzazione, Durkheim visse in un periodo in cui la società occidentale stava sperimentando un declino dell'influenza della religione sulla vita pubblica, un processo spesso definito secolarizzazione. Tuttavia, anche se la religione stava perdendo la sua influenza istituzionale, Durkheim riconosceva che gli esseri umani avevano ancora bisogno di rituali e credenze per dare un senso alla loro vita. Di conseguenza, anche in una società secolarizzata, le funzioni sociologiche della religione (coesione sociale, significato, orientamento) possono essere soddisfatte da altre forme di credenze e pratiche, come le ideologie politiche, il nazionalismo, l'umanitarismo, la scienza, ecc.

Dal punto di vista di Durkheim, la religione svolge un ruolo cruciale nella formazione dei valori morali di una società e nel mantenimento della coesione sociale. Per Durkheim, la religione è un sistema di credenze e pratiche che uniscono gli individui in un'unica comunità morale, quella che lui chiama Chiesa. La religione crea un insieme condiviso di norme e valori che guidano il comportamento individuale e aiutano a regolare la vita sociale. Queste norme e valori condivisi diventano parte della coscienza collettiva, un insieme di idee e sentimenti comuni a tutti i membri di una società che agiscono come forza unificante. La religione fornisce anche un quadro per rituali e cerimonie che rafforzano il senso di comunità e di appartenenza. Questi rituali religiosi uniscono le persone, permettendo loro di esprimere collettivamente le proprie credenze e i propri sentimenti e di rafforzare la solidarietà e la coesione.

Durkheim ha sottolineato la continua importanza della religione nella società, anche in contesti apparentemente secolarizzati. Egli sosteneva che, sebbene le istituzioni religiose tradizionali possano perdere importanza o influenza, gli aspetti fondamentali della religione continuano a strutturare le nostre società. In altre parole, mentre le forme esplicite di religione possono diminuire in alcune società, i principi e i valori che un tempo erano racchiusi nelle credenze religiose possono continuare a influenzare la cultura sociale, le norme e i comportamenti. Questi principi e valori possono essere incorporati in altre istituzioni sociali, come la legge, l'istruzione, la politica, o anche nelle norme e nei valori della società in generale. Inoltre, il concetto di "sacro" di Durkheim non si limita alla religione in senso tradizionale. Per Durkheim, il sacro si riferisce a tutto ciò che viene messo da parte, venerato o considerato inviolabile in una società. Può includere simboli, idee o valori considerati essenziali per l'identità collettiva di una società. Quindi, anche quando non esiste una religione tradizionale, possono esistere altre forme di sacralità in una società.

Per quanto riguarda il "crimine religioso", Durkheim lo considera una violazione del sacro, una trasgressione delle norme e dei valori considerati essenziali per l'ordine morale di una società. Questo può includere non solo i crimini contro la religione, ma anche qualsiasi azione che violi i principi morali fondamentali di una società. Secondo Durkheim, il trattamento del crimine in una società - la sua individuazione, la condanna e la punizione - è un mezzo importante attraverso il quale una società riafferma i suoi standard morali e rafforza la coesione sociale.

Il "crimine religioso" è un crimine contro le cose collettive (autorità pubblica, morale, tradizioni, religione). Il crimine religioso è la forma principale di crimine in una società in via di sviluppo. Per Durkheim, il "crimine religioso" può essere visto come un attacco al sacro, una violazione delle norme collettive condivise dalla società, siano esse l'autorità pubblica, la morale, le tradizioni o la religione stessa. In una società tradizionale o in via di sviluppo, le norme e i valori sono spesso saldamente ancorati alla religione, e quindi qualsiasi trasgressione di queste norme è considerata un crimine religioso. In altre parole, il reato non è solo una violazione di una legge secolare, ma anche di una legge divina o di una norma morale sacra. Detto questo, è importante notare che anche quando la società diventa più secolarizzata, le norme e i valori di origine religiosa possono continuare a esercitare un'influenza, anche se ora sono incorporati in istituzioni secolari come la legge o l'istruzione. Pertanto, anche in assenza di un esplicito credo religioso, le azioni che violano tali norme e valori possono ancora essere considerate gravi trasgressioni morali, o addirittura "crimini", nel senso più ampio del termine.

La teoria della socializzazione[modifier | modifier le wikicode]

Émile Durkheim, uno dei padri fondatori della sociologia, ha dato un contributo significativo alla comprensione della socializzazione. Egli ha distinto due processi principali di socializzazione: l'integrazione sociale e la regolazione sociale.

L'integrazione sociale è il processo attraverso il quale gli individui si associano, si connettono e collaborano per formare una società. È il processo attraverso il quale gli individui o i gruppi vengono accettati nella società e come si adattano e adottano i suoi valori, le sue norme e i suoi costumi.

  1. Coscienza e credenze condivise: in una società, gli individui spesso condividono credenze, valori e prospettive comuni che danno forma alla loro coscienza collettiva. Questa coscienza collettiva funge da forza vincolante per unire gli individui e aiutarli a lavorare insieme verso obiettivi comuni.
  2. Interazioni con gli altri: l'integrazione sociale implica anche la partecipazione a interazioni sociali. Ciò può avvenire in diversi contesti, come la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, ecc. Queste interazioni consentono agli individui di apprendere e adottare le norme sociali e i comportamenti attesi.
  3. Obiettivi condivisi: Le società hanno spesso scopi e obiettivi comuni che servono a unire i loro membri. Questi obiettivi possono variare a seconda del contesto, ad esempio obiettivi politici in una società politica o economici in una società commerciale.

L'integrazione sociale, favorendo la coesione e l'armonia, svolge un ruolo cruciale nel mantenere la stabilità sociale e nel promuovere il benessere di tutti i membri della società. Tuttavia, è anche importante notare che l'integrazione sociale può talvolta inibire l'individualità e la libertà personale, poiché richiede la conformità alle norme e ai valori del gruppo.

La regolazione sociale svolge un ruolo essenziale nel mantenere l'ordine e la stabilità di una società. È l'insieme dei meccanismi con cui la società esercita una sorta di controllo sui suoi membri, stabilendo e facendo rispettare norme di comportamento. La regolazione sociale opera a diversi livelli. Può essere imposta da istituzioni formali, come leggi e regolamenti governativi, o può essere il risultato di norme sociali informali, come le aspettative e i comportamenti accettabili in una determinata cultura. Questi meccanismi di regolazione sociale aiutano a guidare il comportamento degli individui in modo da promuovere la coesione e la cooperazione all'interno della società. Inoltre, aiutano a prevenire o gestire i conflitti e a mantenere un certo equilibrio sociale. In breve, l'integrazione e la regolazione sociale sono due processi chiave che contribuiscono a definire la struttura e il funzionamento di una società. Contribuiscono a mantenere l'ordine, a promuovere la cooperazione e a garantire la sopravvivenza e il benessere del gruppo nel suo complesso.

Émile Durkheim ha dato un contributo fondamentale alla comprensione della società e del cambiamento sociale. Le sue teorie sulla solidarietà sociale, l'integrazione, la regolamentazione e il ruolo delle istituzioni sociali, tra le altre, continuano a influenzare la sociologia contemporanea. Secondo Durkheim, nella società moderna la solidarietà è organica. Ciò significa che i membri della società dipendono gli uni dagli altri a causa della complessità e della divisione del lavoro. Ogni individuo ha un ruolo specializzato da svolgere e tutti questi ruoli sono interdipendenti se la società deve funzionare correttamente. Durkheim ha anche sottolineato l'importanza di obiettivi comuni, principi di giustizia e simbolismo condiviso per la coesione sociale. Gli obiettivi comuni danno significato e scopo alla vita in società, i principi di giustizia garantiscono equità e uguaglianza e i simboli condivisi facilitano la comunicazione e l'identificazione comune. Infine, Durkheim ha anche riconosciuto che il cambiamento sociale è una parte inevitabile di qualsiasi società. Egli sosteneva che il cambiamento sociale è generalmente il risultato di cambiamenti nella divisione del lavoro e nella densità dinamica (cioè il numero di individui e il loro grado di interazione). Questi cambiamenti possono portare a nuovi tipi di solidarietà sociale, a nuove norme e valori e a nuove forme di organizzazione sociale.

Nel suo libro "Le Suicide" del 1897, Émile Durkheim ha postulato che il suicidio non è semplicemente un atto individuale di disperazione derivante da problemi personali. Egli sosteneva invece che il suicidio è un fenomeno sociale, influenzato da fattori sociali e culturali.

Durkheim identificò quattro tipi di suicidio, ognuno dei quali è il risultato di diversi livelli di integrazione e regolazione sociale:

  1. Suicidio egoistico: si verifica quando gli individui non sono sufficientemente integrati nella società. Può sentirsi isolato o alienato, il che può portare al suicidio.
  2. Suicidio altruistico: si verifica quando gli individui sono troppo integrati nella società, al punto da sacrificarsi per il bene del gruppo. È più comune nelle società tradizionali, dove gli obblighi verso la famiglia o la comunità sono fondamentali.
  3. Suicidio anomico: si verifica quando le norme sociali sono deboli o confuse, lasciando gli individui senza guida o sostegno. Può verificarsi in periodi di grandi cambiamenti sociali o economici.
  4. Suicidio fatalista: questa tipologia è meno sviluppata da Durkheim, ma descrive situazioni in cui l'individuo è sovra-regolato, in cui le aspettative nei suoi confronti sono così alte e opprimenti da spingerlo al suicidio.

In questo modo, Durkheim ha dimostrato che il suicidio non è solo un atto personale, ma è anche fortemente influenzato da fattori sociali. Ciò evidenzia l'importanza della coesione e della regolamentazione sociale nella prevenzione del suicidio.

Per Durkheim, il suicidio è un fenomeno sociale che deriva da una mancanza o da un eccesso di socializzazione. Quando c'è una mancanza di socializzazione, l'individuo può sentirsi isolato, scollegato dalla società, il che può portare a un sentimento di anomia e infine al suicidio. Questo è ciò che Durkheim chiama suicidio egoistico o anomico. D'altra parte, anche un'eccessiva socializzazione può portare al suicidio. In questi casi, l'individuo può sentirsi sopraffatto dalle norme e dalle aspettative sociali, al punto da sacrificarsi per il bene della comunità. Questo è ciò che Durkheim chiama suicidio altruistico. La società moderna, secondo Durkheim, ha difficoltà a mantenere un equilibrio tra integrazione sociale (l'individuo si sente parte della società) e regolazione sociale (l'individuo rispetta le norme e le regole della società). L'equilibrio tra questi due fattori è fondamentale per prevenire il suicidio e garantire la coesione sociale. In breve, l'analisi di Durkheim sul suicidio mette in evidenza l'importanza della socializzazione e dell'equilibrio sociale per prevenire i comportamenti autodistruttivi e mantenere la coesione sociale.

Pierre Bourdieu: per una teoria politica del mondo sociale[modifier | modifier le wikicode]

Pierre Bourdieu: 1930 - 2002[modifier | modifier le wikicode]

Pierre Bourdieu.

Pierre Bourdieu, influente sociologo francese, ha prestato servizio in Algeria durante la guerra d'indipendenza. Questa esperienza ha avuto un'influenza significativa sul suo lavoro e sulle sue idee. Bourdieu fu particolarmente colpito dalle differenze tra il discorso ufficiale della Francia sulla situazione in Algeria e la realtà che osservò sul campo. Trovò che il discorso politico e mediatico francese sulla guerra e sulla colonizzazione non corrispondeva all'esperienza degli algerini. Questo lo portò a sviluppare il concetto di "campo", che è uno spazio sociale strutturato da posizioni (o posti) le cui proprietà dipendono dalla loro posizione nello spazio e che possono essere analizzate indipendentemente dalle caratteristiche del loro occupante (individuale o collettivo). I campi sono luoghi di lotta per il potere, dove gli attori utilizzano diverse forme di capitale (economico, sociale, culturale) per guadagnare posizioni. Questa esperienza ha influenzato anche la sua teoria della violenza simbolica, in cui sostiene che il potere viene spesso esercitato nella società non con la forza fisica, ma con mezzi più sottili, come la manipolazione di discorsi, idee e simboli. Per Bourdieu, il ruolo del sociologo è quello di rivelare queste strutture di potere spesso nascoste e di scoprire la realtà che si cela dietro il discorso dominante. Egli sostiene che i sociologi devono sempre essere consapevoli del divario tra discorso e realtà e lavorare per colmarlo.

Pierre Bourdieu è noto per le sue ricerche approfondite sulle strutture di potere e sulle gerarchie sociali. È convinto che la società sia strutturata in diversi "campi" - aree di attività come l'arte, l'istruzione, la religione, eccetera - in cui gli individui lottano per il potere. - in cui gli individui lottano per il potere e il prestigio. I suoi primi lavori sulla società algerina e sulla cultura cabila hanno gettato le basi della sua teoria del potere e del dominio. Ha osservato come le strutture sociali tradizionali e le pratiche culturali contribuiscano a mantenere le gerarchie sociali esistenti e a riprodurre le disuguaglianze. Bourdieu ha anche sviluppato il concetto di "capitale culturale", che si riferisce alle conoscenze, alle competenze, all'istruzione e ad altri beni culturali che una persona possiede. Egli ha sostenuto che il capitale culturale svolge un ruolo cruciale nel determinare la posizione sociale di un individuo e contribuisce alla riproduzione delle disuguaglianze sociali. Nel suo lavoro successivo, Bourdieu ha applicato queste idee allo studio di altre società, tra cui la Francia. Ha criticato il neoliberismo e ha sostenuto una posizione anti-globalizzazione, sostenendo che le strutture di potere globali contribuiscono alla riproduzione delle disuguaglianze su scala mondiale. Bourdieu ha quindi lasciato un segno indelebile nella sociologia e nelle scienze sociali, proponendo potenti strumenti concettuali per analizzare le strutture di potere e le gerarchie sociali.

Pierre Bourdieu ha scritto una serie di opere influenti che hanno contribuito a formare la sociologia moderna:

  • "Le Déracinement" (1964): in quest'opera Bourdieu esamina le conseguenze dello sradicamento della popolazione rurale algerina durante la guerra d'indipendenza. Mostra come questo sradicamento abbia distrutto le strutture sociali esistenti e portato a una crisi sociale e culturale.
  • "La Distinction (1979): è forse l'opera più famosa di Bourdieu. In essa analizza il modo in cui gli individui utilizzano il gusto e il consumo culturale per affermare il proprio status sociale e distinguersi dalle altre classi sociali. Bourdieu sostiene che le preferenze di gusto non sono semplicemente scelte individuali, ma sono fortemente influenzate dal background sociale e dal capitale culturale.
  • "Le Sens Pratique" (1980): in quest'opera Bourdieu sviluppa il concetto di habitus, che definisce come un insieme di disposizioni durevoli e trasferibili che strutturano le percezioni, i giudizi e le azioni degli individui.
  • "La Misère du Monde" (1993): è un ampio studio sulla sofferenza sociale in Francia alla fine del XX secolo, basato su una serie di interviste a individui di diversa estrazione sociale.
  • "La Domination Masculine" (1998): In quest'opera Bourdieu analizza il modo in cui il dominio maschile si riproduce nella società. Sostiene che questa dominazione è radicata nell'habitus, nelle strutture sociali e nelle pratiche culturali.

Pierre Bourdieu ha dedicato gran parte della sua carriera a criticare le strutture di potere e disuguaglianza nella società e a sviluppare una teoria sociologica che incorpora elementi di filosofia e politica. Ha ricoperto la cattedra di sociologia al Collège de France dal 1981 fino al suo pensionamento nel 2002, una posizione prestigiosa che ha rafforzato la sua influenza come uno dei principali pensatori sociali del XX secolo. Negli anni Novanta e nei primi anni Duemila, Bourdieu è diventato sempre più critico nei confronti della globalizzazione e del neoliberismo, che considerava forze che esacerbavano le disuguaglianze sociali ed economiche. Si schierò con il movimento antiglobalizzazione, che cercava alternative alla globalizzazione neoliberista, e partecipò a manifestazioni e campagne di sensibilizzazione. Bourdieu ha sottolineato il ruolo della sociologia come forza di critica sociale e ha esortato i sociologi a impegnarsi attivamente nella lotta contro le ingiustizie sociali. Il suo lavoro continua a influenzare molti campi, tra cui la sociologia, l'antropologia, l'educazione e gli studi culturali.

Il concetto di habitus[modifier | modifier le wikicode]

L'habitus, concetto centrale del lavoro di Pierre Bourdieu, è un insieme di disposizioni durevoli e trasferibili che gli individui acquisiscono nel corso della vita attraverso le loro esperienze sociali. Queste disposizioni modellano le percezioni, i giudizi e le azioni degli individui in un modo che è sia strutturante (grazie alle condizioni sociali passate e presenti) sia strutturante (orientando le azioni e le esperienze future). L'habitus comprende gli atteggiamenti, le credenze, i valori e i comportamenti tipici di un particolare gruppo sociale. È il prodotto dell'incorporazione della struttura sociale nel corpo dell'individuo, che diventa così capace di navigare nel mondo sociale e di comprenderne le regole implicite. Tuttavia, l'habitus non è una camicia di forza fissa e determinante. Gli individui hanno la capacità di agire e pensare in modo creativo a seconda delle situazioni, ma le loro azioni e i loro pensieri sono strutturati dall'habitus che hanno acquisito. Il comportamento e gli atteggiamenti possono quindi variare a seconda della situazione, ma rimangono in gran parte guidati dall'habitus. Bourdieu ha sostenuto che l'habitus è sia il prodotto della storia sia il mezzo con cui la storia viene riprodotta e reinventata nelle pratiche quotidiane. Si tratta quindi di un concetto dinamico che collega le strutture sociali e l'agency individuale.

Pierre Bourdieu distingue due forme di habitus: primario e secondario.

L'habitus primario si acquisisce nei primi anni di vita, all'interno della famiglia e dell'ambiente sociale di origine. È quindi fortemente influenzato dalla classe sociale, dal livello di istruzione dei genitori, dal sesso e così via. È in questa fase che apprendiamo e interiorizziamo le regole e le norme implicite nel nostro ambiente sociale, che poi diventano una seconda natura. L'habitus primario è considerato il più duraturo e radicato.

L'habitus secondario viene acquisito in un secondo momento, di solito durante la scuola, la formazione professionale o altre esperienze che comportano una qualche forma di socializzazione (come l'ingresso in una nuova professione, l'adesione a un'organizzazione, ecc.) Questo habitus può integrare, modificare o addirittura contraddire l'habitus primario, a seconda delle circostanze. Ad esempio, un individuo può sviluppare un habitus scolastico diverso da quello familiare, a seconda dell'influenza degli insegnanti, dei compagni di classe e così via.

È importante notare che l'habitus non è statico, ma dinamico e adattabile. Gli individui possono cambiare il loro habitus nel corso della vita in risposta a nuove esperienze e a nuovi contesti sociali. Tuttavia, l'habitus primario, essendo il più radicato, tende ad avere un'influenza duratura sulla percezione del mondo e sul comportamento delle persone.

Nella teoria di Pierre Bourdieu, l'habitus è una sorta di "programma interno" che guida inconsciamente i nostri pensieri, le nostre percezioni e le nostre azioni. Questa struttura interna è influenzata dalle nostre esperienze passate e dalla socializzazione, e viene costantemente rimodellata e adattata alle nuove situazioni. Tuttavia, sebbene l'habitus possa essere paragonato a un programma informatico in quanto guida il nostro comportamento, è importante notare che, a differenza di un programma informatico, l'habitus non è rigido o invariabile. Possono esserci "passi falsi" o incoerenze nel nostro comportamento, poiché l'habitus è influenzato da molti fattori diversi, compresi quelli individuali e contestuali. Inoltre, mentre i programmi informatici sono progettati per essere precisi e prevedibili, l'habitus è intrinsecamente flessibile e adattabile. Inoltre, l'habitus non è solo un meccanismo di riproduzione sociale, ma anche un meccanismo di cambiamento e innovazione. Permette agli individui di adattarsi a nuove situazioni e di sviluppare nuove pratiche e modi di pensare. In questo senso, l'habitus è un concetto fondamentale per comprendere le dinamiche della vita sociale e il modo in cui gli individui navigano nel mondo sociale.

La socializzazione primaria è il processo attraverso il quale gli individui apprendono e integrano le norme e i valori della loro società fin dalla più tenera età. Ciò avviene principalmente attraverso la famiglia e la scuola. In questo modo, gli individui acquisiscono la loro prima comprensione del mondo, che costituisce il loro habitus primario. La socializzazione secondaria, invece, si riferisce al processo di apprendimento che avviene più tardi nella vita, quando gli individui entrano in nuovi ambienti sociali o adottano nuovi ruoli. Questo può includere contesti come il posto di lavoro, l'università o anche i gruppi di pari. Questa socializzazione secondaria si sovrappone e interagisce con l'habitus primario esistente, aggiungendo un nuovo livello di complessità al modo in cui gli individui percepiscono e interagiscono con il mondo. È inoltre importante notare che la socializzazione è un processo continuo che si svolge nel corso della vita. Gli individui imparano e si adattano costantemente a nuove situazioni e ambienti e questo modella costantemente il loro habitus e la loro comprensione del mondo.

L'habitus non è una struttura statica, ma si modifica ed evolve costantemente in risposta a nuove esperienze, conoscenze e influenze. Inoltre, poiché l'habitus è plasmato dalla socializzazione, possono esserci marcate differenze generazionali dovute alle variazioni delle influenze sociali e culturali nel tempo. Le generazioni più giovani possono incorporare nel loro habitus nuovi elementi che non sono presenti o sono meno pronunciati nell'habitus delle generazioni più anziane. Queste differenze possono talvolta portare a conflitti o incomprensioni tra le generazioni. Ad esempio, i valori dei genitori possono entrare in conflitto con gli atteggiamenti più progressisti dei figli, provocando tensioni. Si tratta di un fenomeno spesso osservato in sociologia, dove i cambiamenti sociali e culturali su larga scala si riflettono nelle interazioni interpersonali e intergenerazionali. Questo fenomeno può manifestarsi in modi diversi, come ad esempio differenze di opinione su questioni politiche o sociali, differenze di stili di vita e di comportamento, o anche differenze nell'uso della tecnologia e dei media.

Pierre Bourdieu ha descritto i movimenti dell'habitus in termini di "déclassés" e "parvenus". Questi termini si riferiscono a individui che hanno cambiato classe sociale e devono quindi adattare il loro habitus alla nuova situazione.

  • Declassati" si riferisce a coloro che hanno sperimentato una mobilità sociale verso il basso. Possono avere difficoltà ad adattarsi alla nuova situazione sociale a causa della dissonanza tra il loro habitus (formatosi in una classe sociale superiore) e la loro attuale posizione sociale. Possono continuare a mantenere comportamenti, gusti e atteggiamenti associati alla loro precedente classe sociale, il che può portare a tensioni o difficoltà di adattamento.
  • I "parvenus", invece, sono coloro che hanno sperimentato una mobilità sociale ascendente. Anche loro possono incontrare difficoltà nell'adattarsi alla loro nuova posizione sociale. Il loro habitus, formatosi in una classe sociale inferiore, potrebbe non corrispondere alla loro nuova posizione sociale. Possono sentirsi a disagio o illegittimi nella loro nuova classe sociale.

L'habitus riflette anche le esperienze di classe, in quanto è formato dalla socializzazione e dalle esperienze all'interno di una particolare classe sociale. Può includere comportamenti, gusti, atteggiamenti, preferenze e così via. Queste abitudini di classe possono essere riprodotte e rafforzate dalle istituzioni sociali, contribuendo così alla riproduzione sociale delle disuguaglianze di classe.

Pierre Bourdieu ha sviluppato l'idea che gli habitus di classe siano in conflitto tra loro, producendo e riproducendo disuguaglianze sociali. Secondo Bourdieu, ogni classe ha il suo habitus, cioè un insieme di disposizioni, preferenze e comportamenti socialmente inculcati che sembrano "naturali" o "ovvi" ai membri di quella classe. L'habitus è quindi sia il prodotto della posizione sociale di un individuo sia il meccanismo con cui tale posizione viene perpetuata. L'habitus di classe può essere fonte di conflitto perché determina non solo il comportamento e gli atteggiamenti delle persone, ma anche le loro aspirazioni e aspettative. Ad esempio, chi dispone di molto capitale culturale (come l'istruzione superiore) può valutare e aspirare a cose diverse da chi ne ha meno. Questo può portare a incomprensioni, tensioni e conflitti tra classi diverse. Inoltre, Bourdieu suggerisce che gli individui e i gruppi sono costantemente impegnati in lotte simboliche per definire ciò che è valutato e rispettato nella società. Queste lotte possono contribuire alla riproduzione delle disuguaglianze sociali, rafforzando la legittimità di alcune forme di capitale rispetto ad altre. Ad esempio, in una società in cui il capitale culturale è molto apprezzato, chi ha un'istruzione superiore può essere in grado di legittimare la propria posizione privilegiata e svalutare le competenze e i contributi di chi ha un'istruzione inferiore.

Campo sociale e conflitto: tra riproduzione e distinzione[modifier | modifier le wikicode]

"Il mondo sociale può quindi essere rappresentato sotto forma di uno spazio (multidimensionale) costruito sulla base di principi di differenziazione o distribuzione costituiti dall'insieme delle proprietà che operano nell'universo sociale in esame. Gli agenti e i gruppi di agenti sono quindi definiti dalle loro posizioni relative in questo spazio".[1]

Questa citazione di Pierre Bourdieu è un'eccellente rappresentazione della sua visione della società come spazio sociale, strutturato intorno a diversi tipi di capitale - economico, culturale e sociale. All'interno di questo spazio, gli individui e i gruppi si posizionano in base alle loro diverse risorse o proprietà, che definiscono il loro posto nel campo sociale. In altre parole, lo spazio sociale di Bourdieu è un insieme di posizioni strutturate all'interno di un determinato campo, dove ogni posizione è determinata dalla quantità e dal tipo di capitale che gli individui o i gruppi possiedono. Queste posizioni sono relative, cioè sono definite in relazione ad altre posizioni nel campo. Ad esempio, nel campo dell'istruzione, una persona con un dottorato occupa una posizione più elevata rispetto a chi ha solo una laurea, a causa della maggiore quantità di capitale culturale (cioè l'istruzione) che la persona con un dottorato possiede. Da questa prospettiva, le lotte sociali sono viste come lotte per cambiare la propria posizione in questo spazio sociale, attraverso l'acquisizione o la conversione di diversi tipi di capitale. Le disuguaglianze sociali sono quindi viste come il prodotto della distribuzione ineguale di queste diverse forme di capitale.

Per Pierre Bourdieu, lo spazio sociale è un sistema dinamico e complesso, strutturato dalla distribuzione di diversi tipi di "capitale" posseduti da individui o gruppi. Questo capitale può essere economico (ricchezza, beni), culturale (istruzione, competenze, conoscenze) o sociale (relazioni, reti). La posizione di un individuo o di un gruppo in questo spazio sociale è determinata dalla quantità e dal tipo di capitale che possiede. Le diverse posizioni nello spazio sociale sono relative l'una all'altra, il che significa che la posizione di un individuo o di un gruppo è definita in relazione alle posizioni degli altri. È importante notare che questo spazio sociale è in continua evoluzione. Individui e gruppi possono cambiare la loro posizione acquisendo o perdendo capitale. Allo stesso modo, i principi che regolano la distribuzione del capitale possono cambiare nel tempo, in risposta ai cambiamenti sociali, economici e culturali. Questo è ciò che Bourdieu intende per "congiunture": le condizioni specifiche di un determinato periodo che influenzano la struttura dello spazio sociale.

Pierre Bourdieu ha formulato la "teoria del capitale" per spiegare come gli individui e i gruppi sociali si posizionano e interagiscono nello spazio sociale. Secondo Bourdieu, ogni individuo o gruppo sociale possiede una certa quantità di diversi tipi di capitale, che vengono utilizzati per mantenere o migliorare la propria posizione nella società. Questi includono il capitale economico, culturale, sociale e simbolico. Ogni tipo di capitale gioca un ruolo cruciale nel determinare la posizione di un individuo o di un gruppo nello spazio sociale.

  • Il capitale umano si riferisce alla somma delle competenze, delle conoscenze e dell'esperienza di un individuo. È spesso associato all'istruzione e alla formazione, ma comprende anche le competenze non formali e l'esperienza acquisita attraverso il lavoro o altre attività.
  • Il capitale economico è il capitale finanziario e fisico, che comprende tutto ciò che può essere misurato in termini monetari.
  • Il capitale culturale si riferisce alla conoscenza delle norme, dei valori e delle competenze della cultura dominante. Include la conoscenza delle arti, della letteratura, delle maniere e delle norme di comportamento e di discorso accettabili in una determinata società.
  • Il capitale sociale si riferisce alle reti e alle connessioni che un individuo può avere. Si tratta di relazioni di fiducia, appartenenza a gruppi o reti, che possono essere utilizzate per ottenere risorse e vantaggi.
  • Il capitale simbolico è una forma di riconoscimento sociale, onore o prestigio. È spesso legato al possesso di altri tipi di capitale, poiché il possesso di capitale economico, culturale o sociale può spesso portare a un maggiore riconoscimento e prestigio nella società.

Questi diversi tipi di capitale non si escludono a vicenda e spesso interagiscono tra loro. Queste diverse forme di capitale interagiscono e spesso possono essere convertite l'una nell'altra. Ad esempio, una persona può utilizzare il proprio capitale economico (ricchezza) per acquisire capitale culturale (istruzione). Allo stesso modo, una persona che possiede molto capitale sociale (relazioni) può essere in grado di acquisire capitale economico (trovando un lavoro ben retribuito grazie alle sue conoscenze, ad esempio).

La teoria del capitale di Bourdieu spiega come gli individui e i gruppi si posizionano nella società secondo due criteri principali: la gerarchizzazione e la distinzione.

  • Gerarchizzazione: il volume totale del capitale detenuto da un individuo o da un gruppo determina in larga misura la sua posizione nell'ordine sociale. Più capitale possiede una persona o un gruppo (economico, culturale, sociale o simbolico), più alta è la sua posizione nella gerarchia sociale.
  • Distinzione: anche la struttura del capitale, cioè la distribuzione relativa dei diversi tipi di capitale, gioca un ruolo importante. Ad esempio, alcuni individui o gruppi possono avere molto capitale economico ma poco capitale culturale, mentre altri possono avere molto capitale culturale ma poco capitale economico. Queste differenze nella struttura del capitale possono portare a differenze negli stili di vita, nei gusti, nelle preferenze e nei comportamenti, creando distinzioni tra i diversi gruppi sociali.

Per questo Bourdieu vede la società come uno spazio di posizioni sociali diverse che sono costantemente in gioco e in competizione. Ogni individuo o gruppo sociale utilizza il proprio capitale per mantenere o migliorare la propria posizione nello spazio sociale.

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Une revue de la pensée bourdieusienne[modifier | modifier le wikicode]

Per Bourdieu, la società è uno spazio di lotta, competizione e conflitto. Questi conflitti non implicano necessariamente la violenza fisica o aperta, ma piuttosto la competizione per le risorse, il potere, il prestigio, il riconoscimento e così via. Gli agenti sociali cercano di mantenere o migliorare la propria posizione nel campo sociale utilizzando i diversi tipi di capitale a loro disposizione. Ad esempio, possono usare il loro capitale economico per acquisire capitale culturale (ad esempio, pagando un'istruzione privata di qualità per i loro figli), o usare il loro capitale sociale per ottenere capitale economico (ad esempio, usando le loro conoscenze per ottenere un lavoro ben pagato). Inoltre, il capitale può essere utilizzato per escludere altre persone o gruppi da determinate posizioni o benefici sociali. Ad esempio, le persone con un alto livello di capitale culturale possono usare questa risorsa per svalutare i gusti e le preferenze di chi ha un capitale culturale inferiore, creando così delle distinzioni sociali. Infine, è importante notare che i diversi tipi di capitale non sono sempre perfettamente allineati o compatibili. Ad esempio, una persona può avere molto capitale economico ma poco capitale culturale, o viceversa. Questo può portare a tensioni o contraddizioni all'interno della struttura sociale.

Pierre Bourdieu ha sviluppato una teoria sociologica che cerca di superare la classica dicotomia tra marxismo e approccio funzionalista o strutturalista. Propone invece una visione più sfumata della stratificazione sociale che prende in considerazione diversi tipi di capitale, non solo quello economico. Nella teoria di Bourdieu, il capitale economico è certamente importante, ma non è l'unico fattore che determina la posizione sociale di un individuo. Anche il capitale culturale e il capitale sociale svolgono un ruolo importante. Il capitale culturale, ad esempio, può assumere la forma di competenze linguistiche, titoli universitari o conoscenza di determinate forme d'arte o di musica. Il capitale sociale, invece, può assumere la forma di relazioni personali, reti di conoscenze e così via. La gerarchizzazione è un processo in cui alcuni gruppi sociali vengono classificati al di sopra di altri in base alla quantità di capitale che possiedono. La distinzione, invece, riguarda il modo in cui il capitale è distribuito o strutturato. Ad esempio, una persona può avere molto capitale economico, ma poco capitale culturale e viceversa. Il mondo sociale è un campo di antagonismi e processi di differenziazione; è anche un mercato in cui le persone possono giocare. Ognuno sfrutta le proprie opportunità per aumentare il proprio capitale o per impedire agli altri di acquisirlo. La sfida è accumulare. Gli agenti sociali cercano sempre di mantenere o aumentare il volume del loro capitale e quindi di mantenere o migliorare la loro posizione sociale. D'altra parte, i meccanismi di conservazione dell'ordine sociale predominano a causa dell'importanza delle strategie di riproduzione.

L'analisi di Pierre Bourdieu può essere considerata post-marxista, nel senso che cerca di superare alcuni limiti del marxismo tradizionale, pur continuando a concentrarsi sulle questioni del potere e della lotta di classe. Il marxismo tradizionale si concentra principalmente sul capitale economico (cioè sulle risorse finanziarie e materiali) come principale determinante della posizione sociale e del potere. Secondo questa prospettiva, la classe sociale di un individuo è determinata dalla sua posizione nei rapporti di produzione (ad esempio, se è un salariato, un proprietario di capitale, ecc.) Bourdieu, tuttavia, riconosce che il potere e la dominazione non si basano esclusivamente sul capitale economico. Introduce i concetti di capitale culturale e capitale sociale come forme di potere che sono altrettanto importanti nel determinare la posizione sociale di un individuo. Il capitale culturale comprende elementi come l'istruzione, le competenze linguistiche e la familiarità con le forme di cultura dominanti. Il capitale sociale, invece, comprende elementi come le relazioni personali, le reti di conoscenze e l'appartenenza a determinati gruppi sociali. Sebbene Bourdieu si ispiri al marxismo per quanto riguarda le strutture di potere e di dominazione, il suo approccio è più complesso e multidimensionale. Riconosce che la posizione sociale di un individuo è determinata non solo dalla sua posizione nell'economia, ma anche dal suo possesso di capitale culturale e sociale. Per questo si può dire che Bourdieu sviluppi un'analisi post-marxista.

Ogni classe è caratterizzata dalla quantità e dal tipo di capitale che possiede.

  1. La classe dominante possiede un abbondante capitale economico e culturale. I membri di questa classe sono spesso altamente istruiti e occupano posizioni di potere nella società. Tuttavia, possono esserci tensioni all'interno di questa classe a seconda della natura del capitale che predomina (economico o culturale).
  2. La piccola borghesia è definita dalla sua posizione intermedia nella struttura sociale. I membri di questa classe hanno generalmente un certo livello di istruzione e un impiego stabile, ma non hanno lo stesso livello di ricchezza o di potere della classe dominante. Possono aspirare all'avanzamento sociale e questa aspirazione può talvolta creare tensioni e contraddizioni.
  3. Le classi lavoratrici, invece, sono caratterizzate da una mancanza di capitale economico e culturale. I membri di queste classi possono avere difficoltà ad accedere all'istruzione e alle opportunità economiche e sono spesso emarginati o esclusi dalle posizioni di potere nella società.

È importante notare che, secondo Bourdieu, la posizione di classe di un individuo non è semplicemente una questione di reddito o ricchezza, ma dipende anche da fattori come l'istruzione, lo status sociale e le reti di relazioni.

La posizione degli agenti sociali in un determinato campo, sia esso la politica, l'istruzione, l'arte, ecc. è influenzata dalla loro posizione nel più ampio spazio sociale. Questa posizione è determinata dalla quantità e dal tipo di capitale che possiedono. In questo contesto, Bourdieu ha dimostrato che gli agenti sociali utilizzano strategie per mantenere o aumentare il proprio capitale. Ad esempio, possono cercare di acquisire più capitale economico attraverso l'istruzione o gli investimenti, o di aumentare il loro capitale culturale coltivando se stessi e familiarizzando con le arti e le scienze. Anche la nozione di riproduzione sociale è centrale nel lavoro di Bourdieu. Egli sostiene che le classi sociali tendono a riprodursi di generazione in generazione, soprattutto attraverso la trasmissione del capitale. Ad esempio, i figli della classe dominante hanno spesso accesso a un'istruzione di alta qualità e a una rete sociale influente, che consente loro di acquisire un capitale economico e culturale significativo e di mantenere la posizione della famiglia nella gerarchia sociale. Al contrario, i figli delle classi popolari hanno spesso meno accesso a queste risorse, rendendo più difficile la loro mobilità sociale. Per questo motivo Bourdieu è stato un critico pungente dei sistemi sociali che incoraggiano questa riproduzione sociale e perpetuano le disuguaglianze di classe.

Pierre Bourdieu ha descritto diverse strategie di investimento che gli individui e le famiglie possono utilizzare per preservare o aumentare il proprio capitale. Ecco una breve descrizione di ciascuna di esse:

  1. Strategie di investimento biologico: si tratta di sforzi per migliorare e preservare la salute fisica e la vitalità. Si tratta di sforzi per migliorare e preservare la salute fisica e la vitalità, come ad esempio l'attenzione alla dieta, l'esercizio fisico, le cure mediche, ecc. Queste strategie possono migliorare il "capitale corporeo" di un individuo.
  2. Strategie di eredità (matrimonio): Bourdieu sottolinea che il matrimonio è stato spesso utilizzato come mezzo per scambiare o acquisire capitale, sia esso economico, culturale o sociale. I matrimoni possono essere utilizzati per creare o rafforzare i legami sociali, acquisire capitale economico o aumentare il prestigio e il riconoscimento sociale.
  3. Strategie educative: si tratta di investire nell'istruzione per acquisire capitale culturale. Possono includere scelte come il tipo di scuola da frequentare, le materie da studiare, ecc.
  4. Strategie economiche: queste strategie riguardano direttamente l'acquisizione e la conservazione del capitale economico. Possono includere decisioni sui risparmi, sugli investimenti, sull'occupazione, ecc.
  5. Strategie simboliche: si tratta di sforzi per acquisire e mantenere il capitale simbolico, che è legato al riconoscimento, al prestigio e all'onore. Possono includere l'appartenenza a determinate organizzazioni, la partecipazione ad attività prestigiose, ecc.

L'efficacia delle strategie riproduttive dipende fortemente dalle risorse a disposizione degli agenti, che possono variare in base all'evoluzione strutturale della società. Ad esempio, l'accesso a un'istruzione di qualità, a un lavoro ben retribuito, a un'assistenza sanitaria accessibile e di qualità, ecc. può avere un impatto notevole sulla capacità di un individuo di mantenere o migliorare la propria posizione sociale. Inoltre, nella società c'è spesso una tensione tra le forze della conservazione, che cercano di mantenere l'ordine sociale esistente, e le forze del cambiamento, che cercano di trasformarlo. Questa tensione può essere fonte di conflitto, ma può anche stimolare il progresso e l'evoluzione sociale. È anche importante notare che, se le strategie riproduttive possono essere efficaci nel mantenere l'ordine sociale esistente, possono anche contribuire al perpetuarsi delle disuguaglianze sociali. Per questo Bourdieu e altri sociologi hanno sottolineato la necessità di una critica sociale e di un cambiamento strutturale per affrontare le cause profonde di queste disuguaglianze.

Il potere politico[modifier | modifier le wikicode]

Il potere politico è caratterizzato dal concetto di "espropriazione". La nozione di "espropriazione" nell'analisi del potere politico di Bourdieu è legata al suo concetto di campo. Un campo è uno spazio sociale di competizione in cui gli individui o le istituzioni lottano per il controllo delle risorse specifiche, o "capitale", che viene valorizzato in quel particolare campo.

Nel campo politico, l'espropriazione può riferirsi a diversi fenomeni:

  1. L'esclusione di alcuni individui o gruppi dal potere politico: questo è il significato più ovvio di espropriazione. Ad esempio, le persone che non hanno il diritto di voto o che sono emarginate nel sistema politico sono "espropriate" della loro capacità di partecipare pienamente alla vita politica.
  2. Perdita di controllo sulla politica da parte di chi dovrebbe essere al comando: i politici stessi possono sentirsi "espropriati" se ritengono di non avere realmente il controllo sulle decisioni politiche, sia perché costretti da forze esterne (come le lobby o l'opinione pubblica), sia perché coinvolti in dinamiche di potere all'interno del proprio partito o organizzazione.
  3. La separazione tra cittadini e politica: in una prospettiva più ampia, Bourdieu ha parlato di espropriazione anche in termini di crescente distanza tra i cittadini comuni e il mondo della politica, che può manifestarsi in un senso di alienazione o cinismo nei confronti della politica.

Queste forme di espropriazione non si escludono a vicenda e spesso si rafforzano a vicenda.

« Il campo della produzione politica è il luogo, inaccessibile al profano, in cui, nella competizione tra i professionisti coinvolti, si producono e si offrono forme di percezione ed espressione politicamente attive e legittime ai cittadini comuni, ridotti allo stato di consumatori. »

Questa citazione di Bourdieu illustra bene il suo concetto di "campo" e la sua applicazione alla politica. Secondo Bourdieu, il campo politico è uno spazio sociale specifico occupato da "professionisti" della politica, ovvero politici, strateghi, consulenti, lobbisti e così via. Questi attori competono per il controllo delle risorse politiche e per definire il modo in cui le questioni politiche vengono percepite e discusse. Allo stesso tempo, Bourdieu sottolinea che il campo politico è "inaccessibile ai profani". Con questo intende dire che i cittadini comuni sono spesso tenuti fuori dal processo politico, ridotti al ruolo di spettatori o consumatori della politica piuttosto che di attori attivi. Sono invitati ad accettare i termini del dibattito politico definiti dai professionisti della politica, piuttosto che partecipare alla loro definizione. È qui che entra in gioco la nozione di "spossessamento". I cittadini comuni possono sentirsi "espropriati" della loro capacità di influenzare il processo politico, sia perché sono esclusi dal processo decisionale, sia perché si sentono incapaci di comprendere o di orientarsi nel complesso mondo della politica.

Bourdieu sosteneva che il campo politico, come tutti i campi sociali, è strutturato intorno a specifiche forme di capitale. Nel caso della politica, questo potrebbe includere il capitale sociale (relazioni, reti), il capitale culturale (conoscenze, competenze, istruzione) e talvolta il capitale economico. Ciò significa che per entrare e avere successo nel campo politico, è necessario accumulare queste forme di capitale e usarle per navigare nel campo. Ciò richiede un certo tipo di habitus - un insieme di disposizioni, comportamenti e modi di pensare acquisiti attraverso l'esperienza sociale - che è prodotto e adattato al campo politico. In questo contesto, l'habitus politico sarebbe caratterizzato da abilità come la capacità di parlare in pubblico, di discutere, di negoziare, di comprendere questioni complesse, di mobilitare il sostegno e così via. Chi possiede questo habitus è quindi meglio equipaggiato per avere successo in politica. Bourdieu ha anche sostenuto che l'arena politica funziona anche come un mercato, dove i politici cercano di "vendere" le loro idee e i loro programmi agli elettori. In questo mercato, gli elettori sono spesso trattati come consumatori e i politici cercano di conquistare la loro fedeltà offrendo loro prodotti politici che soddisfino le loro esigenze e preferenze. Tuttavia, questa visione della politica può anche portare all'esclusione e all'emarginazione di coloro che non hanno accesso alle forme di capitale necessarie per partecipare pienamente alla politica, compresi i più poveri ed emarginati. Ciò può portare a una concentrazione del potere politico nelle mani di un'élite e a un senso di impotenza e spossessamento tra i cittadini comuni.

Ci sono due caratteristiche distintive: c'è un divorzio sociale e la politica diventa un "gioco", quindi c'è una solidarietà di fatto tra gli insider politici.

Pierre Bourdieu identifica questi due tipi di capitale politico come essenziali per il successo in politica.

  1. Il capitale personale di notorietà: è il riconoscimento e la visibilità che un individuo riceve all'interno del campo politico. Può essere il prodotto della storia personale, dei risultati ottenuti, della reputazione, della presenza nei media, ecc. È importante notare che la notorietà può essere positiva o negativa e può variare a seconda del contesto e della percezione pubblica.
  2. Capitale di autorità politica delegata: è il potere e l'autorità conferiti a un individuo da altri attori dell'arena politica. Può assumere la forma di un mandato politico, quando un individuo viene eletto o nominato in una posizione di potere, ma può anche essere il prodotto di relazioni, alleanze, sostegno, ecc. È una forma di capitale che spesso è in gioco nelle lotte per il potere in ambito politico.

Va notato che queste due forme di capitale sono interdipendenti e possono rafforzarsi a vicenda. Ad esempio, un alto profilo può aiutare un individuo a ottenere un mandato politico, mentre un mandato politico può a sua volta aumentare il profilo dell'individuo. Tuttavia, a volte possono anche essere in tensione o in conflitto, come quando la reputazione personale di un individuo è in contrasto con il suo ruolo o mandato politico.

Secondo Pierre Bourdieu, la politica moderna funziona sempre più come un mercato in cui prevalgono le regole dell'economia di mercato. Per Bourdieu, la politica è diventata una professione specializzata, dominata da un'élite che possiede le risorse specifiche (capitale) necessarie per avere successo in questo campo. Queste risorse possono essere economiche, ma includono anche forme di capitale culturale e sociale, come l'istruzione, le competenze, i legami e il prestigio. Da questa prospettiva, i professionisti della politica sviluppano discorsi e tecniche specifiche per guadagnare e mantenere la loro posizione nel campo politico. Questi discorsi e tecniche diventano forme di capitale in sé, che possono essere monopolizzate dall'élite politica e utilizzate per escludere coloro che non hanno accesso a queste risorse. Inoltre, Bourdieu sottolinea che questi discorsi politici spesso diventano così specializzati e autonomi da essere difficili da comprendere per coloro che non sono iniziati a questo linguaggio, cioè i cittadini comuni. Ciò contribuisce all'esclusione dei non professionisti dalla politica e alla concentrazione del potere politico nelle mani di un'élite. L'analisi di Bourdieu evidenzia la dimensione sociale e simbolica del potere politico e mostra come le disuguaglianze di potere possano essere riprodotte e rafforzate attraverso le pratiche e i discorsi politici.

Appendici[modifier | modifier le wikicode]

Riferimenti[modifier | modifier le wikicode]

  1. Bourdieu, P. (1984). Espace social et genèse des "classes". Actes De La Recherche En Sciences Sociales, 52(1), 3-14. doi:10.3406/arss.1984.3327