« Le frontiere dell'Europa » : différence entre les versions

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Il problema della discriminazione mette in evidenza una gerarchia di paesi. Poiché c'è una gradazione tra persone diverse sul grado di legalità per poter entrare nell'Unione Europea, il confine può essere in luoghi diversi. C'è un'esternalizzazione delle competenze. Per chi ha bisogno di un visto, la prima frontiera in Europa è un consolato o un'ambasciata che rilascia un visto Schengen. Il confine non è più necessariamente una distinzione tra interno ed esterno. I confini non sono più solo linee, ma possono anche essere punti. Infatti, la logica dei punti e delle linee coesistono.
Il problema della discriminazione mette in evidenza una gerarchia di paesi. Poiché c'è una gradazione tra persone diverse sul grado di legalità per poter entrare nell'Unione Europea, il confine può essere in luoghi diversi. C'è un'esternalizzazione delle competenze. Per chi ha bisogno di un visto, la prima frontiera in Europa è un consolato o un'ambasciata che rilascia un visto Schengen. Il confine non è più necessariamente una distinzione tra interno ed esterno. I confini non sono più solo linee, ma possono anche essere punti. Infatti, la logica dei punti e delle linee coesistono.


=La stratégie suisse de gestion intégrée des frontières [IBM] : le modèle des quatre filtres=
=La strategia svizzera di gestione integrata delle frontiere [IBM]: il modello dei quattro filtri=
La Suisse n’est pas membre de l’Union européenne, mais membre de l’accord de Schengen faisant partie de la zone de libre circulation des personnes. Se pose la question d’où sont les frontières de la Suisse ? La Suisse est un projet qui s’intègre dans le projet de constitution d’un espace de sécurité intérieur européen lancé en 1999 2000 menant à la constitution d’un espace de justice, liberté et sécurité.  
La Svizzera non è membro dell'Unione Europea, ma è membro dell'Accordo di Schengen e fa parte dello spazio di libera circolazione delle persone. Ci si chiede dove si trovano i confini della Svizzera. La Svizzera fa parte del progetto per la creazione di uno spazio europeo di sicurezza interna, avviato nel 1999 - 2000, che ha portato alla creazione di uno spazio di giustizia, libertà e sicurezza.  


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Version du 24 juin 2020 à 09:51


D'ora in poi, le frontiere sono più articolate intorno a logiche di polizia che vengono fatte a distanza sulla base di dispositivi di sicurezza e di sorveglianza. Intorno a questa modalità c'è una trasformazione delle politiche di gestione delle frontiere.

Dove sono i confini dell'Unione Europea?

Un gruppo di ricerca dell'Unione Europea chiamato "Challenge" si occupa delle trasformazioni e delle sfide della frontiera. Oggi, in Europa, non siamo più in una frontiera lineare. L'immagine della Fortezza Europa non è giusta. Se c'è un problema etico riguardo alle pratiche di frontiera, ci sono alcuni luoghi di arbitrarietà e di eccezione che sono problematici. Fintanto che le pratiche di "frontalizzazione" vengono applicate, esse hanno effetti e in particolare l'abolizione di fatto tra un "richiedente asilo" e un "immigrato clandestino". Il paese in cui viene presentata la domanda di asilo non è obbligato ad accettarla, ma esiste il diritto di chiedere asilo. Nel tentativo di ridurre le distanze tra l'area Schengen e i suoi confini, la logica svanisce. Se la possibilità materiale di presentare domanda di asilo non è possibile, le categorie "richiedente asilo" e "immigrato clandestino" si confondono.

La logica della profilazione basata sulle politiche dei visti non è un problema in quanto tale, poiché il 90% delle persone che richiedono un visto Schengen lo ottengono. Tuttavia, nel tasso di rifiuto, ci si rende conto che alcune categorie di popolazione stanno emergendo sui rifiuti. Questo è legato a rappresentazioni che sono legate a logiche individuali e statistiche. Una logica individuale è pastorale, dove spetta all'individuo dimostrare di non avere colpe per avere il diritto di muoversi liberamente. Tuttavia, non è facile sfuggire a una categoria statistica. Si torna al dibattito tra libertà e sicurezza.

L'Unione europea sta riorganizzando i suoi confini, distinguendo tra chi può muoversi e chi non può. All'interno dell'Unione Europea, all'interno dello spazio Schengen, le frontiere sono diventate invisibili, mentre gli stranieri, cioè le persone al di fuori dello spazio Schengen che si trovano al di fuori della Comunità, sono invisibili. I confini non sono scomparsi. Uno dei problemi della libertà di movimento, fintanto che alcune persone sono escluse, è un ostacolo alla libertà di movimento. Esiste una vera e propria disuguaglianza tra le persone che entreranno nell'Unione Europea.

Gli accordi di Schengen sono stati negoziati al di fuori dell'Unione europea, ma solo con il Trattato di Amsterdam Schengen è stato aggiunto all'acquis comunitario. Schengen è stato originariamente istituito come misura di compensazione per contrastare il problema che la circolazione delle persone potrebbe sollevare. Schengen è una misura di sicurezza, ma è una misura di compensazione. Schengen è stato pensato prima di tutto per l'immigrazione clandestina. Il modo in cui le cose sono state messe in atto sottolinea il fatto che c'è uno spostamento tra la categoria degli "immigrati clandestini" e la criminalità transfrontaliera.

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Questa mappa evidenzia la logica delle frontiere con la creazione di una gerarchia tra i paesi in funzione del rischio potenziale che le persone provenienti da questi paesi rappresentano all'interno dell'area Schengen. L'idea iniziale è generosa con la libera circolazione. L'Unione Europea come progetto politico aveva lo scopo di avvicinare le persone. L'emergere di logiche di compensazione mette in discussione il progetto iniziale. Con la creazione di questo spazio di libera circolazione, è stata generata l'esclusione. Si tratta di una rappresentazione non normativa, ma descrittiva in termini di misure compensative.

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Il problema della discriminazione mette in evidenza una gerarchia di paesi. Poiché c'è una gradazione tra persone diverse sul grado di legalità per poter entrare nell'Unione Europea, il confine può essere in luoghi diversi. C'è un'esternalizzazione delle competenze. Per chi ha bisogno di un visto, la prima frontiera in Europa è un consolato o un'ambasciata che rilascia un visto Schengen. Il confine non è più necessariamente una distinzione tra interno ed esterno. I confini non sono più solo linee, ma possono anche essere punti. Infatti, la logica dei punti e delle linee coesistono.

La strategia svizzera di gestione integrata delle frontiere [IBM]: il modello dei quattro filtri

La Svizzera non è membro dell'Unione Europea, ma è membro dell'Accordo di Schengen e fa parte dello spazio di libera circolazione delle persone. Ci si chiede dove si trovano i confini della Svizzera. La Svizzera fa parte del progetto per la creazione di uno spazio europeo di sicurezza interna, avviato nel 1999 - 2000, che ha portato alla creazione di uno spazio di giustizia, libertà e sicurezza.

Integrated management of external borders.jpeg

Le modèle IBM Integrated management of external borders est la stratégie Suisse de gestion des frontières. Ce modèle est l’application à la Suisse de façon extrêmement fidèle du programme de Stockholm ayant mené au niveau de l’Union européenne à la stratégie de IBM. Les frontières suisses sont un modèle en filtre qui se divise entre quatre filtres :

  1. Dispositifs dans les États tiers : c’est le personnel des ambassades suisses. La frontière suisse commence à l’ambassade. Cela peut être aussi avec des agents de liaison des douanes qui sont des conseillers en document qui intègrent la frontière suisse dans le pays d’origine. Ce sont des attachés migratoires comme, par exemple, les compagnies aériennes suisses qui est un acteur de la gestion des frontières.
  2. Frontières extérieurs de l’espace Schengen : ce sont tous les États Schengen qui ont une frontière extérieure. L’agence européenne en charge est l’agence FRONTEX qui regroupe des budgets afin de monter des opérations que cela soit avec des moyens militaires, policiers ou encore douaniers. La Suisse est intégrée dans FRONTEX envoyant des douaniers et des policiers s’occuper de la surveillance extérieure des pays de l’Union européenne. La Suisse coopère aussi avec les agences compétentes à Bruxelles afin de s’occuper et contribuer à la gestion des frontières extérieures de Schengen.
  3. Frontière suisse traditionnelles : c’est l’ancienne frontière, mais aussi les aéroports. Des systèmes d’informations sont mis en place dans une logique où ces ceux qui entrent qui doivent montrer qu’ils sont légitimes à entrer. Cela renvoie à l’accord PMR qui est un échange automatique d’informations entre toues les personnes qui voyagent entre l’Union européenne et les États-Unis.
  4. Dispositif dans l’espace intérieur : cela est au sein du territoire dans des lieux ciblés comme une gare.

Dans la logique de filtre, on voit que le monde entier est quasiment ouvert. Est mise en place l’idée de globalisation de la sécurité où l’enjeu de la sécurité est de pouvoir déterminer de manière efficace ceux qui ont le droit de circuler et ceux qui n’ont pas le droit de circuler afin de gérer ces flux de manière efficace. Désormais, les frontières suisses sont un peu partout et plus où on les attendait.

La Suisse est intégrée dans la conception de la sécurité intérieure européenne. La distinction entre sécurité intérieure et extérieure a explosé. En Suisse, la question de la sécurité a fusionné entre sécurité intérieure et extérieure au profit de ceux qui font la sécurité intérieure. Maintenant, il y a une dimension extérieure de la sécurité intérieure qui renvoie à la logique de « homeland security ». L’Europe est la Suisse s’inscrivent dans cette fusion entre l’interne et l’externe.

Le rapport à l’étranger peut être double. Même si l’Europe n’est pas une forteresse, on est avant tout en train de générer des logiques d’exclusion. Une machine intégrative et inclusive génère surtout de l’exclusion.

Annessi

Referenze